L’artigianato nella moda italiana vale 21 miliardi ma subisce una flessione dell’8%. Necessari sostegni mirati per salvare il Made in Italy
Sebbene il comparto stia attraversando una fase delicata, sostegni mirati all’artigianato nella moda è il messaggio lanciato con urgenza per spingere il settore. Infatti, con circa 40.000 imprese attive nel 2024, l’artigianato moda rappresenta oltre il 41% del settore e genera circa 21 miliardi di fatturato. Tuttavia, la flessione dell’8,1% rispetto all’anno precedente desta preoccupazione. Inoltre, l’aumento dei costi (+10,4% per l’energia) e il calo dell’export (-5,3%) aggravano la crisi.
I distretti trainano ancora
Anche se la crisi è evidente, alcuni distretti produttivi continuano a resistere. La Lombardia, ad esempio, guida con 9.000 imprese e 5,5 miliardi di fatturato, mentre Toscana e Veneto si distinguono per produttività e qualità. Inoltre, la Toscana detiene il primato per fatturato medio (645.000 euro), grazie a settori come la pelletteria e la concia. D’altra parte, le regioni del Sud soffrono di mercati meno remunerativi, con Campania e Puglia che registrano i dati più bassi.
Sfide economiche e digitali
Poiché la competitività del settore è messa alla prova, la digitalizzazione emerge come un’urgenza. Tuttavia, solo il 15% delle imprese artigiane ha avviato un processo di trasformazione digitale. Parallelamente, la contraffazione provoca perdite stimate in 1,7 miliardi di euro l’anno, soprattutto in regioni chiave come Lombardia e Toscana. Questi ostacoli, sebbene noti, richiedono ora interventi strutturali e mirati.
Politiche concrete per il rilancio
Pertanto, il futuro del settore dipende da scelte politiche coraggiose. Secondo Unimpresa, servono incentivi fiscali, investimenti nella formazione tecnica e sostegno al ricambio generazionale. Altrimenti, il rischio è che molte microimprese spariscano nel silenzio. Inoltre, occorre valorizzare il legame tra territorio e saper fare, affinché la necessità di sostegni non resti solo un allarme ma diventi il punto di partenza per un rilancio duraturo.
Conclusioni e prospettive
Infine, per salvaguardare la qualità artigiana italiana, è fondamentale proteggere la sua filiera produttiva. Queste botteghe non sono solo imprese, ma custodi di cultura, lavoro e creatività. Quindi, è il momento di trasformare il sostegno in azione concreta, per non perdere il tessuto autentico del Made in Italy.