Politica e donne

Senato: depositata mozione sui 70 anni del diritto di voto delle donne

senato-riunione

Nel testo 43 parlamentari chiedono al governo di promuovere iniziative di ampio respiro per ricordare il ruolo delle madri costituenti e rafforzare l’empowerment femminile

Promuovere dentro e fuori le scuole iniziative di ampio respiro per ricordare le 21 madri costituenti, rafforzando la tutela dei diritti femminili e il loro empowerment in tutti i settori. Con questi obiettivi ben 43 senatori e senatrici bipartisan hanno presentato in Aula a Palazzo Madama una mozione (in allegato in calce all’articolo) che impegna il governo “a ricordare le figure delle 21 donne costituenti; a istituire, nelle scuole di ogni ordine e grado, programmi educativi destinati al riconoscimento e alla valorizzazione delle donne nelle discipline umanistiche e scientifiche”; e a rafforzare la tutela dei diritti femminili e il loro empowerment “in tutti i settori, affrontando le cause strutturali della discriminazione basata sul genere”.

I parlamentari hanno scelto una data simbolica per presentare la mozione: l’8 marzo, per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche, ma anche le discriminazioni e le violenze cui l’universo femminile è stato ed è ancora oggetto; e il 2016 perché il 2 giugno ricorrerà il settantesimo anniversario della nascita della Repubblica italiana e del voto alle donne.

È stato il Decreto legislativo luogotenenziale 2 febbraio 1945, n. 23, a estendere il diritto di voto, in forte ritardo rispetto ad altri Paesi: Nuova Zelanda (1893), Finlandia (1906), Norvegia (1913), Canada (1917), Gran Bretagna (1918) e Germania (1919); prima dell’Italia anche Turchia, Mongolia, Filippine, Cuba e Thailandia. Ma nel provvedimento non era ancora previsto l’elettorato passivo: le donne potevano sì votare, ma non essere elette. Per fortuna l’anno seguente fu sancito il principio dell’uguaglianza tra i sessi per l’esercizio dei diritti politici.

Eccole, le nostre Madri costituenti: Adele Bej, Nadia Gallico Spano, Nilde Jotti, Teresa Mattei, Angiola Minella, Rita Montagnana, Teresa Noce, Elettra Pollastrini e Maria Maddalena Rossi (Pci); Laura Bianchini, Elisabetta Conci, Filomena Delli Castelli, Maria De Unterrichter Jervolino, Maria Federici, Angela Gotelli, Angela Guidi Cingolani, Maria Nicotra e Vittoria Titomanlio (Dc); Angelina Merlin e Bianca Bianchi (Psi); Ottavia Penna Buscemi (lista ‘Uomo Qualunque’). Quasi tutte laureate, molte di loro insegnanti, qualcuna giornalista-pubblicista, una sindacalista e una casalinga. Donne giovani ma coraggiose, che hanno aperto la strada al cambiamento. Madri di un sogno non ancora del tutto realizzato.

In allegato il testo della mozione
(dar)

 

Potrebbe interessarti