Per la tutela dei lavoratori e delle imprese, sindacati e associazioni imprenditoriali chiedono priorità di vaccinazione a chi opera nel settore
Priorità di vaccinazione una volta ultimata la fase mirata alla tutela degli operatori sanitari, forze pubbliche e soggetti fragili. La richiedono le Parti Sociali firmatarie dei contratti nazionali di settore: le associazioni imprenditoriali Federdistribuzione, Confcommercio, Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori, Confesercenti, Associazione Nazionale Cooperative Dettaglianti e i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Il motivo sta nel particolare lavoro a contatto con il pubblico di chi opera nel settore Commercio.
Perché la priorità di vaccinazione
I lavoratori del settore del commercio meritano una particolare attenzione nell’attuazione del Piano di Vaccinazione anti Covid-19 nell’ambito del piano strategico definito dal Ministero della Salute, considerando in primo luogo la necessità di tutela delle attività che continuano a garantire il servizio senza soluzione di continuità dall’inizio della pandemia. Per questa ragione le Parti sociali chiedono alle istituzioni che venga ad essi assicurata priorità di vaccinazione contro Sars-Cov-2/Covid-19, tenendo conto che fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria le imprese e i lavoratori del commercio hanno dovuto fronteggiare, più che in altri settori, le pesanti ricadute della pandemia.
La richiesta di priorità di vaccinazione
Il settore alimentare è stato chiamato dal legislatore a garantire in sicurezza la continuità di un servizio fondamentale per il Paese, mentre il settore non alimentare ha pesantemente subìto le restrizioni del lockdown e ha dovuto affrontare i drammatici effetti del crollo dei ricavi.
La normativa emergenziale ha richiesto, e richiede tuttora, elevati standard di sicurezza a tutti gli operatori del settore per garantire l’apertura delle attività commerciali e per tutelare, allo stesso tempo, lavoratori e clienti. Imprese e lavoratori, ognuno per la propria parte, hanno collaborato in tutti questi mesi con sacrificio e senso di responsabilità, investendo risorse e assicurando impegno e professionalità. Le Parti Sociali ritengono che a questo straordinario impegno dei lavoratori e delle aziende debba ora affiancarsi un concreto e fattivo riconoscimento del ruolo strategico del settore da parte delle istituzioni, un riconoscimento che contribuisca a generare fiducia e concrete prospettive di ripresa e ritorno alla normalità.
Valorizzazione dei lavoratori e priorità di vaccinazione per contenere il contagio
Le Parti Sociali aggiungono: Siamo convinti che ciò debba avvenire attraverso la valorizzazione dei lavoratori che quotidianamente svolgono la propria attività all’interno di tutti i punti di vendita e negozi del Paese nonostante le preoccupazioni legate ad una possibile esposizione al rischio. Riteniamo che il segno più concreto di riconoscimento possa essere individuato nella regolamentazione del Piano. Questa azione, nel quadro della lotta alla pandemia, contribuirà al contenimento del contagio e permetterà a tutto il settore del commercio, già pesantemente colpito dal lockdown, di iniziare un percorso di resilienza e ripresa a favore di tutta la comunità in condizioni di piena tutela della salute di tutti.
La conclusione della richiesta di priorità di vaccinazione
Riteniamo la vaccinazione, unitamente alle misure di prevenzione da continuare ad osservare in seno ai punti vendita, uno strumento utile a garantire l’esercizio in piena sicurezza delle attività sia con riferimento agli addetti coinvolti sia riguardo alla generalità della popolazione, anche a tutela dei soggetti che non possono essere vaccinati.
Siamo certi che la nostra richiesta riceverà la giusta attenzione e accoglienza auspicando, al contempo, la più alta adesione dei lavoratori del settore alla campagna vaccinale in corso.
La foto di copertina è di M. Sideri