Dalle Regioni Marche

Osservatorio Trend Marche, report artigianato

Osservatorio Trend Marche: il 2021 dovrà essere l’anno della ripartenza secondo il report sull’artigianato marchigiano e le micro e piccole imprese

Realizzato da Cna e Confartigianato, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, il report dell’Osservatorio Trend Marche mira a fare il punto sullo stato delle micro e piccole imprese legate a Cna e Confartigianato Marche.
Alla presentazione dei risultati dell’Osservatorio Trend Marche relativo al 2020, sono intervenuti fra gli altri il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’assessore regionale alle Attività economiche Mirco Carloni, il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori e i presidenti di Cna Marche e Confartigianato Marche Gino Sabatini e Giuseppe Mazzarella.

Artigianato e micro e piccole imprese, una situazione difficile.
Secondo quanto emerso dall’Osservatorio Trend Marche, potrebbe essere alto (circa 3.000) il numero delle aziende a rischio default nel 2021, quasi la metà delle quali potrebbero fallire a causa delle restrizioni dovute al Covid.

I dati dell’Osservatorio Trend Marche
Durante il 2020 il sistema produttivo marchigiano ha perso 1.188 imprese attive mentre gli occupati, già ad ottobre 2020 risultavano diminuiti di 34.540 unità.
Le imprese sono diminuite soprattutto nei settori agricoltura e commercio. Relativamente meglio il comparto del manifatturiero (-296 di cui 164 concentrate nel calzaturiero). Molto male, invece, l’artigianato, settore in cui la crisi da Covid ha pesantemente influito con una perdita di 548 imprese, soprattutto nella provincia di Ancona.
Secondo i dati dell’Osservatorio Trend Marche, continua il calo delle imprese individuali (-2.019) e aumentano le società di capitale (+847) che sono ormai il 20,9% delle aziende marchigiane in attività.

Il commento dell’Università di Urbino ai dati dell’Osservatorio Trend Marche
Secondo quanto affermato dal professor Ilario Favaretto dell’Università di Urbino, “nei primi nove mesi del 2020 i ricavi delle imprese artigiane delle Marche sono diminuiti del 17,1%rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I risultati peggiori per i ricavi dall’estero (-25%) mentre va meglio per i ricavi delle imprese conto terzi (-6,8). Pesante la situazione degli investimenti, crollati del 57,8 per cento, con una punta di meno 72% per le imprese manifatturiere e del 58,3% per i servizi. Calano solo dell’1,1% gli investimenti nelle costruzioni”. Ma gli artigiani e le micro e piccole imprese delle Marche hanno reagito e messo in atto processi di adattamento.

L’indagine dell’Università Politecnica delle Marche
“Secondo una nostra indagine” ha informato il Magnifico Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori, “il 30%delle imprese ha diversificato e introdotto servizi aggiuntivi, utilizzando gli strumenti digitali per la vendita. Il 20%ha riorganizzato i processi produttivi e modificato i modelli organizzativi. Molte anche le imprese che hanno ricercato nuovi mercati, anche in termini di riorganizzazione digitale. C’è stato, da parte degli artigiani e delle micro e piccole imprese, un maggior accesso al credito, mentre è forte la richiesta di sospensione della tassazione e la possibilità di ottenere sgravi fiscali”

Il futuro nelle Marche è digitale e sostenibile
Ha parlato di digitalizzazione, sostenibilità e di rilancio Cristina Balbo, direttore regionale Emilia Romagna e Marche Intesa Sanpaolo: “l’economia marchigiana è stata inevitabilmente impattata dalla pandemia, che ha colpito i suoi settori tradizionali innestandosi su di un tessuto già indebolito. Non di meno già in questa fase, in cui ad una perdurante incertezza si affianca l’ottimismo scaturito dall’arrivo dei primi vaccini, si evidenziano segni di reattività del tessuto produttivo, conscio che la crisi porta anche all’accelerazione di processi fautori di opportunità, legati innanzitutto alla digitalizzazione ed alla sostenibilità ambientale e sociale In questo contesto – continua Balbo – sia nella prima fase di ‘resistenza’ che in quella attuale dove è prioritario lavorare sugli asset del rilancio, come prima banca italiana siamo consapevoli dell’importanza del nostro ruolo al fianco delle imprese e come parte di un fondamentale gioco di squadra sui territori”.

Le Marche di domani guardano all’Europa
Le conclusioni della conferenza di presentazione dei dati dell’Osservatorio Trend Marche sono state affidate al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli secondo il quale “bisogna partire dal sostegno delle imprese condizionate fortemente dalla crisi pandemica. Fare in modo che le micro, piccole e medie imprese resistano nel trattenere la propria capacità competitiva ma allo stesso tempo saper guardare avanti, a nuovi distretti, a nuove filiere, a come razionalizzare, innovare, digitalizzare, riuscire a fare squadra in un territorio dove purtroppo c’è stata frammentazione. Il piccolo può diventare medio e grande se ci si crede e si lavora tutti in un’unica direzione, se l’azione è comune tra amministrazione regionale, corpi intermedi, imprese e banche, in una visione prospettica, condivisa e concertata. Anche le infrastrutture materiali e immateriali sono essenziali per la crescita mettendo in campo tutte le risorse, a partire da quelle del Recovery Plan e del settennio europeo”.

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