Imprenditoria Imprenditoria femminile

Da settembre Fondo per aziende femminili

Un fondo diretto alle aziende femminili e attivazione del Comitato Impresa Donna sono fra le novità previste per settembre 2021

Buone notizie per le aziende femminili: il Governo Draghi a partire da settembre attiverà il Fondo a sostegno dell’imprenditoria femminile, per stimolare la nascita di start up e imprese sostenibili guidate da donne. Lo ha annunciato la viceministra dello Sviluppo economico Alessandra Todde in occasione dell’evento “Le città delle donne, le imprese femminili motore del rilancio dell’economia” promosso dall’Università di Genova e organizzato dagli Stati generali delle donne (https://www.donnainaffari.it/2021/08/imprese-femminili-e-po-side-event-g20/) che si è tenuto mercoledì 25 agosto.

Sostegni per le aziende femminili
I decreti attuativi per il Fondo (finanziato con 20 milioni di euro nel 2021 e 20 milioni nel 2022) e l’attivazione del “Comitato impresa donna” sono in fase di registrazione alla Corte dei Conti. “Il fondo finanzierà interventi per sostenere l’avvio delle attività, investimenti e rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale delle imprese femminili” ha detto Alessandra Todde, “con una specifica attenzione ai settori di alta tecnologia, programmi di formazione e orientamento a favore dell’imprenditorialità femminile”. Il Comitato impresa donna avrà il compito di attuare le linee di indirizzo per l’utilizzo delle risorse del fondo. “Durante la pandemia Covid è stato registrato un rallentamento della nascita di imprese femminili” ha proseguito Todde, “il peso delle incombenze del periodo è ricaduto particolarmente sulle donne, che hanno sacrificato il lavoro per rispondere. In questo momento occorre dotare l’Italia di strumenti per recuperare il deficit di crescita dell’imprenditorialità femminile, che rappresenta un potenziale ancora inespresso su cui puntare per il rilancio dell’economia del Paese. In Italia oggi solo il 22% delle imprese sono femminili, solo un’attività imprenditoriale su cinque è guidata da una donna”.

Aziende femminili e pari opportunità
La Ministra per le pari opportunità, Elena Bonetti ha invece rimarcato come per la prima volta nella storia del G20 giovedì 26 agosto a Santa Margherita Ligure si terrà una conferenza speciale sul tema dell’empowerment femminile, per volontà della presidenza italiana che lo ha posto da subito come uno degli asset fondamentali per l’azione del Governo. Secondo la Ministra Bonetti obiettivo del G20 è quello di “valorizzare il protagonismo delle donne nelle nostre società a partire dai temi della formazione, ma anche una valorizzazione maggiore e compiuta nel mondo del lavoro, in particolare con un accento sull’imprenditoria femminile. Le donne hanno pagato un prezzo particolare a causa della pandemia. Crediamo che la valorizzazione dell’imprenditoria femminile in un’alleanza con i percorsi di formazione sia davvero strategica e possa rappresentare una chiave di volta”.

Studenti liguri e aziende femminili
La Regione Liguria invece ha annunciato che pubblicherà un bando per erogare agli studenti universitari laureati dei voucher per accedere a master e corsi di perfezionamento post-laurea. Lo ha annunciato l’assessora alla Formazione della Regione Liguria Ilaria Cavo. “Sono voucher che andremo a erogare con una premialità agli studenti liguri che vogliono perfezionare i loro percorsi di studi”, ha detto Ilaria Cavo, “mi aspetto che ci sia una grande risposta femminile da parte delle nostre ragazze laureate che vogliono andare a specializzarsi, sono certa che ci sarà”. I destinatari del voucher sono i laureati residenti in Regione Liguria che non hanno ancora compiuto 35 anni al momento della presentazione della domanda. Complessivamente sono stanziate risorse pari a 600 mila euro a valere sul Fondo sociale europeo.

Situazione donne in Afghanistan, le ricadute per la parità di genere internazionale
Infine, uno sguardo sulla situazione internazionale e le ricadute della crisi in Afghanistan nell’intervento della vice ministra alle infrastrutture Teresa Bellanova. “Torniamo ad agire dietro le quinte in Afghanistan, come abbiamo già fatto, aiutiamo a creare una coscienza politica afghana, aiutiamo le donne a sentirsi libere di pensare e dire quello in cui credono. La politica nazionale e internazionale deve rafforzare il lavoro delle diplomazie e moltiplicare i corridoi umanitari”, ha dichiarato Teresa Bellanova, “Non lo dico pensando solo alle scene drammatiche che continuano a essere trasmesse senza sosta dall’aeroporto di Kabul, ma anche al pezzo di popolazione civile fatta di uomini e soprattutto di donne, che ha scelto di restare in Afghanistan per continuare a sfidare il fondamentalismo affermando con un coraggio indomabile, che continueranno a insegnare a leggere e scrivere alle bambine e alle madri, perché solo un Governo democratico e laico può garantire al popolo afghano la sicurezza, l’indipendenza, l’uguaglianza di genere e la fine delle discriminazioni”.

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