Ambiente

Liguria ai primi posti per l’utilizzo dei fondi europei

utilizzo dei fondi in Liguria

Liguria ai primi posti per l’utilizzo dei fondi europei

Fondi utilizzati degnamente, considerando che gli ultimi 8,5 milioni di euro arrivati saranno utilizzati per le smart city e le energie rinnovabili. In pratica per rendere le città “intelligenti”, ovvero anzitutto sostenibili per l’ambiente

La Liguria non ha mai dovuto restituire fondi strutturali a Bruxelles perché rimasti inutilizzati – fatto che avrebbe comportato il non riceverne altri in futuro, come è accaduto per altre regioni italiane. Inoltre ha avuto ulteriori fondi tematici che verranno utilizzati in maniera etica. Vediamo come.

Le nuove smart city italiane dovrebbero essere tutte così: verdi, se si seguisse il buon esempio di questa regione e di poche altre.
La Liguria sta infatti utilizzando i fondi ad essa destinati usando maggiormente le energie rinnovabili, realizzando la riqualificazione energetica, ma anche inaugurando nuove professioni legate alle autostrade del mare e alla logistica sostenibile, utilizzando tecnologie verdi per le navi Ro-Ro (quelle che trasportano automobili, camion o vagoni ferroviari).

Altri progetti che la Regione ha presentato riguardano il sostegno ai pescatori ma anche la creazione di un atlante web dei musei del territorio destinati a chi non può viaggiare. Questi sono alcuni dei progetti presentati dalla Regione in partenariato con i Comuni liguri, l’Università di Genova, il Porto di Genova, il Registro Italiano Navale. Ed hanno ottenuti i finanziamenti dell’Unione Europea permettendo che nelle casse regionali entrassero 8,5 milioni di euro di fondi tematici.

In particolare, indica una nota della Regione, partiranno grazie a questi fondi 7 progetti, tra i quali:

Trainmos

per questo progetto l’Unione Europea ha stanziato 1.255.000 euro. Si tratta del primo master riconosciuto a livello europeo legato alle nuove professioni delle Autostrade del mare.
Esso prevede il coinvolgimento di sette università europee (quelle di Genova, Madrid, Lisbona, Brema, Atene, Goteborg e Napier, in Scozia).
Al termine del corso è previsto uno stage dei partecipanti presso le aziende coinvolte nei circa 20 progetti di autostrade del mare approvati dalla commissione europea.
Coordinatore del progetto è l’Ateneo di Madrid. Per la Liguria sono coinvolti, oltre alla Regione, l’Università di Genova, il consorzio RINA, il gruppo Grimaldi, il Comune e il Porto di Genova, Confitarma e l’Accademia del Mare.

Costa

È il progetto dedicato all’utilizzo del gas liquefatto nel Mar Mediterraneo. Il cofinanziamento europeo è di 1,5 milioni di euro (il costo complessivo è di 3 milioni di euro).
Si tratta di uno studio sull’uso nel Mediterraneo del gas naturale liquefatto, successivo allo studio lanciato l’anno scorso sul Baltico, a seguito delle direttive europee più stringenti in campo ambientale-marittimo e su prototipi innovativi di tecnologie verdi per navi Ro-Ro.

Smart City

Per realizzare le città intelligenti è previsto un finanziamento di 5,5 milioni di euro.
Sono iniziative volute dalla Regione Liguria e dal Comune di Genova legate al tele-riscaldamento e al tele-raffreddamento.
In particolare, Genova progetterà una rete energetica locale alle Gavette, Staglieno, presso la stazione di arrivo del metano nell’impianto gestito da Genova reti Gas in Valbisagno.
Come spiegano, “saranno realizzati un impianto di turbo-espansione e una centrale di co-generazione nel sito dell’officina delle Gavette. Con la centrale sarà realizzata una nuova rete di tele-riscaldamento che dovrebbe servire le utenze industriali, commerciali e residenziali della zona”.
Le città coinvolte, oltre a Genova, sono Goteborg, Colonia, Rotterdam e Londra.
Nell’ambito dello stesso progetto è prevista la riqualificazione energetica della diga di Begato, attraverso il rifacimento dell’impianto energetico dell’edificio, la riqualificazione dei percorsi e il cambiamento dei sistemi di consumo. La ricaduta sarà una riqualificazione del social housing, sia dal punto di vista dell’ottimizzazione delle risorse, sia da quello della qualità della vita.

AIDA

Un progetto coordinato dal dipartimento salute e servizi sociali della Regione Liguria e dall’Agenzia regionale della sanità, per il quale sono stati stanziati 209mila euro.
L’ambito è quello dell’invecchiamento attivo e del socio-sanitario.
Il progetto ha una durata di 24 mesi e coinvolgerà anche la Regione Veneto. Esso prevede la realizzazione di un sistema informativo nazionale, d’intesa con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, sui servizi per la non autosufficienza. “A questo proposito” spiegano nella nota “verrà proposto un modello organizzativo che affronti le condizioni di cronicità e disabilità, attraverso risposte erogate dai servizi pubblici e dal privato sociale per sostenere l’anziano non auto-sufficiente con una spesa equa individuata anche attraverso un’analisi comparata di 12 regioni italiane”.

L’assessore al bilancio Pippo Rossetti, mostrando soddisfazione per i risultati raggiunti, ha detto: “L’Italia è uno dei Paesi che prende meno risorse dall’Europa sui fondi non strutturali, un ritardo dovuto alla difficoltà nazionale a fare sistema. Come Liguria vogliamo colmare il divario partecipando in modo adeguato alle reti che producono progetti. E a questo proposito stiamo valutando la possibilità di aumentare il personale dedicato a Bruxelles su materie  strategiche come il turismo, la cultura, i trasporti”.

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