Varate 4 piattaforme unitarie per il rinnovo del contratto di lavoro 2013-2015
Chimica-farmaceutica, gomma-plastica, gas-acqua, energia-petrolio: ecco le quattro piattaforme che i sindacati presenteranno unitariamente alle associazioni imprenditoriali di Confindustria per il rapido avvio delle trattative
Gli scorsi giorni a Roma si sono riuniti per l’assemblea nazionale i quadri e delegati Uilcem-Uil, Filctem-Cgil e Femca Cisl per discutere del rinnovo del contratto nazionale del lavoro 2013-2015 (l’attuale contratto scadrà il 31 dicembre 2012).
L’assemblea ha concluso i lavori con l’intervento di Paolo Pirani, segretario confederale della UIL, che ha spiegato il motivo del varo delle quattro piattaforme: “è l’inizio di un percorso in cui il sindacato unitariamente si rimette in cammino attorno a problemi concreti. Ho timore che potremmo trovarci a breve di fronte a scenari ancora più pesanti: non sono casuali alcune scelte operate dal Governo negli ultimi giorni; non è casuale la nomina del direttore del Tesoro al Ministero dell’Economia; non è casuale la dichiarazione del Presidente del Consiglio Monti contro la concertazione e il ruolo dei sindacati. Del resto sono sotto gli occhi di tutti alcune misure inefficaci del Governo: non è vero che tutti i sacrifici cui abbiamo contribuito siano stati utili, si veda la riforma previdenziale. Stiamo assistendo al progressivo impoverimento dei lavoratori e alla crescita dell’incertezza sulla tutela dei posti di lavoro”.
Per quanto riguarda il settore gas-acqua, che conta oltre 50mila lavoratori, verrà immediatamente presentata la piattaforma per il rapido avvio delle trattative alla Confindustria e alla Confservizi. Un settore a rischio in quanto – in particolare nel settore idrico – mancante di una nuova normativa derivante dal risultato referendario e, inoltre, a causa della spending review che apre problemi a tutte le aziende del servizio pubblico e potrebbe portare, con una politica di tagli lineari come quella attuale, ad avere meno servizi.
Dice ancora Paolo Pirani: “vogliamo più servizi e più qualità della spesa. La scelta unitaria è un bene che va salvaguardato. Proprio perché c’è la crisi bisogna mantenere salda la barra delle scelte contrattuali. Esiste un problema concreto: il problema del salario. In Europa noi abbiamo il primato dei salari più bassi e le tasse più alte, perciò dobbiamo rilanciare con forza la battaglia sulle tasse del lavoro, contro l’obbrobrio che ha tolto la detassazione sul salario di produttività. E’ una politica che va rovesciata con la contrattazione chiamando gli imprenditori alla sfida di tornare a crescere. La scelta unitaria è un segnale importante perché, varando la riforma contrattuale, vogliamo dare dignità e valore al lavoro”.