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Revisione del settore della formazione universitaria

Androulla Vassiliou

Revisione del settore della formazione universitaria

Istituito dalla Commissione Europea un nuovo gruppo di alto livello che dovrà portare allo sviluppo di eccellenze nell’insegnamento, sviluppando conoscenze e competenze di chi studia come di chi lavora nel settore

Una decisione che ha fatto seguito alla constatazione di quanto gli investimenti negli Stati membri per modernizzare il settore fossero insufficienti. Verrà pertanto effettuata una revisione triennale (2013-2015) a livello europeo che i singoli Stati dovranno recepire ed adottare.

Il gruppo di lavoro è guidato dall’ex presidente della Repubblica d’Irlanda, Mary McAleese, e si concentrerà dapprima sulle modalità migliori per raggiungere l’eccellenza nell’insegnamento nelle università, in seguito prenderà in considerazione i nuovi sviluppi possibili di tali modalità stante l’attuale era digitale. Tra i compiti del gruppo c’è dunque quello di identificare le migliori pratiche di insegnamento superiore, di trovare soluzioni creative ai problemi finora riscontrati, di formulare raccomandazioni ai politici europei ma anche alle università e alle scuole universitarie professionali.

Il mandato durerà fino al 2015 e la prima relazione del gruppo è attesa per il prossimo anno, il 2013. Tra i Paesi europei rappresentati all’interno del gruppo di lavoro, c’è anche l’Italia, nella persona del prof. Alessandro Schiesaro, ordinario alla facoltà di scienze umanistiche della Sapienza di Roma.
A partire da ora e per i prossimi tre anni, il gruppo consulterà esperti del settore dell’istruzione superiore, delle amministrazioni e delle imprese, ma anche studenti e docenti.

Nel presentare questa iniziativa, la commissaria per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, 
Androulla Vassiliou, ha dichiarato: “tutti ricordano un insegnante che li ha ispirati o motivati. Con l’aiuto del gruppo di alto livello voglio garantire che ogni studente, indipendentemente dal luogo in cui vive o studia in Europa, possa approfittare di un insegnamento di eccellenza. Questa è una precondizione per l’innovazione, i posti di lavoro e la crescita.  L’eccellenza nell’insegnamento è inoltre uno degli elementi cruciali per identificare e promuovere percorsi sostenibili che ci permettano di superare la crisi attuale”.

Mary McAleeseMary McAleese ha aggiunto: “sono molto onorata di presiedere questo gruppo. Ho a cuore l’Europa e le sue giovani generazioni, colpite così duramente dalla crisi.  Il nostro gruppo si dedicherà a trovare soluzioni per migliorare l’eccellenza dell’insegnamento nelle nostre università per far sì che i giovani abbiano la migliore istruzione e le migliori opportunità lavorative”.

Questa iniziativa fa parte di una strategia più ampia per la modernizzazione dell’istruzione superiore negli Stati membri. Infatti, la Commissione Europea ha già ottenuto di rendere più semplice per gli studenti studiare all’estero e avere il riconoscimento delle loro qualifiche in tutta Europa. Presto inoltre verrà pubblicato (a partire dal 2013) il sistema europeo di classifica pluridimensionale delle università, che renderà più semplice il confronto tra gli atenei e permetterà agli studenti di fare una scelta consapevole al momento dell’iscrizione.
Grazie a questo sistema, la Commissione potrà seguire il progresso delle università in relazione agli aspetti presi in esame dalla valutazione, ovvero: qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento, ricerca, trasferimento delle conoscenze, strategie di promozione internazionale e ruolo delle università nello sviluppo regionale.

L’istruzione superiore ha un ruolo di primo piano nella strategia della Commissione per sostenere la crescita e l’occupazione in Europa. Anche se attualmente nell’Unione ci sono circa 4mila istituti di formazione superiore, con oltre 19 milioni di studenti di cui si prendono cura 1,5 membri dello staff formativo, e che alcune università europee sono considerate le migliori al mondo, il potenziale formativo non è ancora abbastanza sviluppato: i curricula spesso non sono aggiornati, troppi pochi giovani si iscrivono alle università, non ci sono abbastanza adulti che abbiano compiuto studi universitari, gli istituti universitari non hanno risorse sufficienti per attivare i programmi desiderati.

Per ovviare a questi problemi, l’agenda europea per la modernizzazione dell’istruzione superiore era stata approvata dal Consiglio dei Ministri europei a novembre 2011 e che con essa venivano identificate le aree prioritarie in cui gli Stati membri dovevano – e devono – impegnarsi prioritariamente. Tra queste:
il miglioramento della qualità e della pertinenza dell’istruzione superiore al fine di aumentare la corrispondenza tra i curricula e le esigenze degli studenti, dei datori di lavoro e delle professioni del futuro;
l’aumento del numero degli studenti.
Inoltre l’Agenda incoraggia, per raggiungere tali obiettivi, un cooperazione sempre più intensa tra università, imprese e centri di ricerca.

 

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