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I dati Istat sull’occupazione

I dati Istat sull’occupazione

 

Usciti i nuovi dati relativi al mese di settembre 2012 che fotografano la situazione lavorativa del nostro Paese

Il numero degli occupati è in diminuzione rispetto ad agosto ma invariato rispetto alla media annuale. I disoccupati aumentano sia rispetto al mese precedente che rispetto alla media annua. Il tasso di disoccupazione sale del 2%. Oltre il 35% dei disoccupati è di età compresa tra i 15 e i 24 anni.

Ancora nessuna buona notizia sul fronte occupazionale in Italia, dove la disoccupazione soprattutto giovanile continua a crescere. Un dato pseudo-positivo potrebbe essere quello risultato dal tasso di inattività; infatti il numero di persone inattive (ovvero che non hanno lavoro né tentano di trovarlo) è risultato leggermente in calo su base annuale. Ciò significa che il numero di disoccupati è cresciuto anche perché si sono messi alla ricerca di un lavoro coloro che precedentemente non lo facevano. Non si tratta pertanto di un dato positivo, ma della constatazione che il bisogno di denaro per andare avanti ha colpito anche chi finora riusciva ad arrangiarsi in qualche modo con l’ausilio dei parenti. È evidente pertanto che la crisi sta mettendo sempre più in ginocchio intere famiglie.

I dati pubblicati dall’Istat mostrano un numero di occupati pari a 22milioni e 937mila nel mese di settembre 2012, con un calo di 57mila unità (-0,2%) – tutti uomini – rispetto al mese precedente.
Il tasso di occupazione passa pertanto al 56,9%: un calo di 0,1 punti rispetto al mese precedente ma stabile nei dodici mesi.

Di disoccupati in Italia nel mese di settembre ce n’erano 2milioni e 774mila, il 2,3% in più rispetto al mese di agosto (pari a 62mila persone tutte di genere maschile). Rispetto all’annualità si tratta di un aumento pesante, pari al 24,9% (corrispondente a 554mila persone).

Risultano in cerca di lavoro, tra i giovani (età 15-24 anni) 608mila persone, che rappresentano il 10,1% della popolazione giovanile. L’aumento dei giovani disoccupati rispetto al mese precedente è dell’1,3% ma su base annuale l’aumento è del 4,7%.

Gli individui inattivi sono il 36,3% della popolazione in età lavorativa, in diminuzione dell’1,3% su base annua.

 

Differenze di genere

A settembre l’occupazione maschile segna una variazione negativa sia in termini congiunturali (-0,6%) sia su base annua (-1,5%). L’occupazione femminile aumenta dello 0,3% rispetto al mese precedente e del 2,2% nei dodici mesi.
Il tasso di occupazione maschile, pari al 66,4%, cala rispetto ad agosto di 0,4 punti percentuali e su base annua di 1,0 punti. Quello femminile, pari al 47,4%, cresce di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 1,1 punti rispetto a dodici mesi prima.

L’aumento congiunturale della disoccupazione interessa prevalentemente la componente maschile (+4,0%) e, in misura modesta, quella femminile (+0,3%). In termini tendenziali cresce sia la disoccupazione maschile (+29,0%) sia quella femminile (+20,5%).
Il tasso di disoccupazione maschile, pari al 10,1%, cresce nel confronto con agosto di 0,4 punti percentuali e di 2,2 punti nei dodici mesi; quello femminile, pari all’11,8%, resta invariato rispetto al mese precedente e aumenta di 1,6 punti rispetto a settembre 2011.
La sostanziale stabilità del numero di inattivi nel confronto congiunturale è sintesi dell’aumento della componente maschile (+0,4%) e del calo di quella femminile (-0,3%). Nei dodici mesi si osserva un calo sia tra i maschi (-2,3%) sia tra le femmine (-4,5%).

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