Pensioni

Toscana: le nuove linee guida per la CIG

Ass. Simoncini

Toscana: le nuove linee guida per la CIG

La giunta regionale toscana ha approvato le nuove linee guida relative alla Cassa Integrazione in Deroga che permetteranno di avere istruttorie più snelle, tempi più veloci e percorsi formativi mirati

L’assessore al lavoro Gianfranco Simoncini ha ricordato che lo Stato non garantisce la copertura finanziaria per tutto il 2013 e che il Ministero del Lavoro e l’INPS stanno causando ritardi sui pagamenti delle spettanze delle lavoratrici e dei lavoratori.

Sempre più difficile la situazione per chi lavora in Italia. L’istituto degli ammortizzatori sociali che dovrebbe aiutare lavoratrici e lavoratori di aziende in difficoltà se non riesce a essere subito operativo perde di efficacia. Per questo motivo molte regioni hanno deciso di aiutare direttamente chi ne ha bisogno e diritto impegnandosi con fondi propri dal momento che dallo Stato e dall’INPS centrale arrivano troppo spesso notizie che portano a sconvolgimenti e ritardi nei pagamenti.

Per quanto riguarda la Toscana, l’assessore al lavoro Gianfranco Simoncini ha parlato molto chiaramente: “se sembra in via di definitiva soluzione sulla base anche dell’impegno della Regione Toscana il problema dei pagamento dei residui del 2012 ad una parte dei lavoratori, nonostante l’impegno degli uffici regionali e dell’Inps Toscana ci vorrà ancora un po’ di tempo per smaltire l’arretrato accumulatosi ad inizio anno per il blocco delle procedure attivato da Roma. È anche in considerazione di tali problematiche che si sono decise le nuove procedure. Gli ammortizzatori sociali in deroga hanno, come noto, la funzione di estendere strumenti di tutela del reddito a lavoratori che, in base alla normativa a regime, ne sarebbero esclusi. Da quando la competenza della gestione è passata alla Regione, questo strumento si è rivelato essenziale per fronteggiare un’emergenza di cui ancora, purtroppo, non intravediamo la fine. È per questo che, per rendere più fluido un processo che interessa volumi sempre più importanti di domande e coinvolge migliaia di lavoratori, abbiamo pensato, anche a seguito di osservazioni e richieste delle parti sociali, ad una serie di accorgimenti tecnici per rendere più facile sia per le aziende che per i lavoratori accedere ai benefici previsti”.

Una delle prime novità delle linee guida appena approvate consiste nella decisione di richiedere alle aziende di presentare le domande entro 20 giorni dall’inizio del periodo di sospensione dal lavoro e non – come previsto precedentemente – entro la fine del periodo. Ciò consentirà una più immediata gestione delle autorizzazioni e maggiore tempestività nell’erogazione delle risorse da parte dell’Inps.

Sempre per ridurre i tempi e l’abuso di documenti cartacei, si prevede che le aziende possano inviare per posta raccomandata soltanto la prima pagina della domanda (con firma e marca da bollo), mentre il resto sarà scaricato dagli uffici direttamente dalla procedura on line.

La delibera approvata dalla giunta ridefinisce anche gli interventi di politica attiva, vale a dire le azioni formative e di riqualificazione dei lavoratori. Se fino ad oggi tutti i lavoratori in cassa integrazione o mobilità erano tenuti a frequentare interventi di politica attiva (corsi e iniziative formative), da oggi si è deciso di limitare gli interventi ai lavoratori per cui non è previsto il rientro in azienda al termine della cassa.
In generale i lavoratori, per attivare le iniziative di politica attiva, non dovranno più andare al centro per l’impiego entro 48 ore dall’avvio del periodo di cassa integrazione, ma entro 5 giorni.
Sono esentati anche coloro che hanno già effettuato almeno tre interventi di politica attiva, come pure coloro che sono prossimi alla pensione.
Resta il fatto che tutti i lavoratori, su base volontaria, possono comunque accedere alle attività proposte dalle Province.

Secondo l’assessore Simonci “questi minori vincoli sulle politiche attive permetteranno di concentrarsi maggiormente sui lavoratori che rischiano di perdere il posto e hanno quindi bisogno di aggiornare le proprie competenze, anche costruendo percorsi individualizzati, per ricollocarsi sul mercato”.
Si ricorda che dal mese di maggio dell’anno 2009 è direttamente la Regione, con il servizio lavoro, a gestire le domande di cassa integrazione in deroga.

Ad oggi sono pervenute 44.724 richieste di autorizzazione, per 68.135 lavoratori coinvolti e oltre 76 milioni di ore. Da ottobre 2010 invece la Regione autorizza anche la mobilità in deroga, e a tutt’oggi ne sono state presentate 4.563 richieste.
Per quanto concerne l’anno in corso, da gennaio ad oggi la Regione Toscana ha già ricevuto 4.927 domande di cassa integrazione in deroga, per un totale di 21.591 lavoratori, mentre le nuove domande di mobilità sono state 426, cui si aggiungono quelle autorizzate a cavallo fra il 2012 e il 2013, che sono in tutto 1043.

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