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Nuovo sviluppo alla filiera del settore auto/moto/camper in Toscana

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Nuovo sviluppo alla filiera del settore auto/moto/camper in Toscana

La Regione Toscana ha dato il via un Progetto Integrato di Sviluppo (PIS) per sostenere il settore della meccanica e della componentistica per auto. Verrà sviluppata una filiera per il trasferimento tecnologico e l’innovazione

7mila imprese con 73mila addetti, il 20% del settore manifatturiero, in crisi. Un settore in espansione ma che soffre dell’attuale situazione economica generale e che, come spiega la Regione, va consolidato.

Il PIS meccanica ha a disposizione vari strumenti finanziari, trasversali: risorse della Regione, risorse del POR CREO FESR 2007-2013, accordi e protocolli specifici. Il nuovo Cluster rappresenta uno dei Progetti Integrati di Sviluppo del PRS 2011-2015, un risultato importante che conferma la validità della strategia che la Regione ha iniziato a tracciare negli ultimi anni. Come ha detto l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini, “in quattro anni abbiamo erogato alle imprese toscane del settore circa 200 milioni di euro, che hanno attivato investimenti per circa 400 milioni, quasi il doppio. L’individuazione di questi settori è in sintonia con il requisito della ‘specializzazione intelligente’ che chiede l’Unione europea nell’ambito della politica di coesione per il periodo 2014-20 e che noi, con il PRS, avevamo già avviato. Anche per questo la prossima stagione dei fondi strutturali sarà essenziale per sostenere il comparto”.

Il PIS meccanica vuol dare forza alle imprese del settore in linea con l’intento della Regione Toscana di concentrare le risorse su alcuni precisi filoni che siano legati a lavori e territori specifici. In quest’ottica, questo progetto si propone di consolidare il comparto a partire da alcuni settori di nicchia diffusi sul territorio sviluppando il trasferimento tecnologico e l’innovazione di processo e prodotto. Si partirà dalla cameristica, dall’automotive e dai settori auto e moto.
Il motivo lo spiega lo stesso assessore Simoncini: “quello della meccanica e in particolare della componentistica auto è un settore strategico per la Toscana. La crisi del mercato dell’auto ha colpito duramente tutta la filiera. Il comparto oggi ha bisogno di interventi di sostegno, riqualificazione, innovazione a tutela della presenza produttiva e dell’occupazione. Per questo abbiamo deciso di concentrare su di esso le forze, stabilendo priorità a favore del settore all’interno dei nostri interventi a sostegno del sistema produttivo”.

Camper

Per quanto riguarda il comparto della camperistica toscano, bisogna ricordare che esso produce circa l’80% della produzione nazionale, con un fatturato annuo di oltre 200 milioni e circa 1300 addetti.
Riguardo al polo della componentistica auto, segnaliamo che quello di Livorno e Collesalvetti costituisce uno dei cinque poli nazionali della subfornitura meccanica.
E anche la presenza della meccanica in Toscana è significativa: il suo peso all’interno del manifatturiero regionale supera il 20%, con le sue 7mila imprese e i suoi 73mila addetti (in media oltre 10 addetti  per impresa).
Da considerare anche il peso del settore nelle esportazioni, che appare in crescita: nonostante la crisi è passato dal 3,2% degli anni ’90 al 5,1% del 2011.

Adesso la Regione è aperta a un confronto con le categorie e le imprese per comprendere gli effetti e l’efficacia dei PIS, dal momento che diversi interventi sono già stati attivati, come il Bando unico Ricerca e Sviluppo 2012 che ha permesso di finanziare 20 progetti del settore meccanica grazia a un contributo complessivo di quasi 14 milioni per 37 milioni di investimenti ammessi.
Ci sono poi stati altri bandi dedicati al comparto, come quello per l’ingegneria finanziaria, quello per l’aggregazione di imprese (sostegno all’integrazione), quello per il sostegno all’internazionalizzazione. A tali bandi, che hanno mosso milioni di euro, bisogna ricordare gli incentivi per i tirocinii dei lavoratori del settore meccanica (tirocinii di cui hanno beneficiato centinaia di lavoratori).

Il presente PIS prevede anche protocolli d’intesa, come quello sulla filiera produttiva della camperistica per il sostegno a ricerca e sviluppo, innovazione ed efficienza energetica, promozione di contratti di rete e accordi di filiera, formazione dei lavoratori per affrontare le nuove sfide del mercato, implementazione dell’ internazionalizzazione, miglioramento dei servizi post vendita e infrastrutture, creazione di un tavolo di coordinamento nazionale per una normativa mirata e il supporto alle infrastrutture.

Un altro protocollo firmato, con Polo di innovazione 12 e Università di Pisa, è il Continental per l’automotive; sempre per lo stesso comparto firmati: il protocollo Nuovo Pignone (con Pontlab, Unifi e Unipi per sviluppo e consolidamento presenza); l’accordo con il Polo Sant’Anna Valdera (istituto di biorobotica); il protocollo per la mobilità a idrogeno (Unipi, Sant’Anna, Pont-Tech, Comune di Pontedera per progetti di mobilità a idrogeno). A questi va aggiunta la richiesta di riconoscimento al ministero dello sviluppo economico di area di crisi industriale complessa per la componentistica e l’area urbana di Livorno e Collesalvetti.

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