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Praticantato forense: ora anche a INAIL

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Praticantato forense: ora anche all’INAIL

I giovani laureati in giurisprudenza che vogliano intraprendere la carriera professionale potranno effettuare il proprio tirocinio anche presso l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro

La formazione teorico-pratica utile all’esercizio della professione di avvocato si potrà espletare in affiancamento a un avvocato dell’istituto che farà da tutor, una volta superata una prova selettiva per titoli indetta ogni anno con bando pubblico.

Il tirocinante potrà collaborare alla stesura di atti e svolgere ricerche di dottrina e giurisprudenza. Secondo quanto dichiarato dall’Inail, inoltre, potrà persino partecipare alle udienze dinanzi alla magistratura civile, penale e amministrativa.

Il praticantato professionale durerà al massimo però solo dodici mesi, mentre quello per poter accedere all’esame di abilitazione è di diciotto mesi complessivi, quindi il tirocinante dovrà completarlo altrove (o, viceversa, completarlo all’Inail dopo aver effettuato altrove i primi sei mesi). 

Da segnalare il fatto che, a partire dal settimo mese, al praticante verrà corrisposto un rimborso forfettario mensile di 450 euro.

Per partecipare al bando di quest’anno, i requisiti dovranno essere gli stessi richiesti per l’iscrizione nell’elenco dei praticanti avvocati tenuto dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati. I praticanti dovranno essere cittadini italiani o di un altro Stato membro dell’UE. Inoltre, dovranno iscriversi al registro speciale dei praticanti come prescrive la legge in materia, oppure esservi già iscritti ma da non più di sei mesi.

Si potrà presentare la domanda presso una sola Avvocatura (generale o territoriale) tra quelle segnalate nel bando, in cui ci sono posti disponibili.

L’avvocato generale dell’Inail, Luigi La Peccerella, così spiega l’iniziativa: “la pratica forense presso l’Avvocatura dell’Inail è stata voluta per contribuire alla formazione di professionisti adeguatamente specializzati in una materia di rilevanza costituzionale, quale è quella della tutela della salute e sicurezza sul lavoro. In termini più generali, la finalità dell’apertura alla pratica forense è orientata a rendere disponibili le tradizioni e l’esperienza di una delle più antiche Avvocature pubbliche presenti in Italia, affinché possano essere utili alla formazione della futura classe forense, il cui contributo è indispensabile per l’efficace gestione della giustizia”.

 

Il regolamento che disciplina il tirocinio è stato approvato nel  mese di febbraio. La nuova disposizione è stata avviata con una determinazione dello stesso Presidente dell’Inail, Massimo De Felice, per permettere ai giovani laureati di mettere a frutto un’esperienza con una delle più antiche avvocature pubbliche d’Italia. 

La pratica forense consente al futuro avvocato di apprendere come il diritto venga elaborato negli studi legali e nelle aule di giustizia in modo da poter conseguire le capacità necessarie all’esercizio della futura attività e alla gestione di uno studio e, insieme, di apprendere e rispettare i principi etici e le regole deontologiche.

Si può accedere al praticantato professionale dopo aver conseguito una laurea specialistica o magistrale (o una laurea del vecchio ordinamento) in giurisprudenza. I titoli che verranno presentati con la domanda di ammissione, saranno valutati da un’apposita Commissione composta dall’avvocato generale dell’Inail e da un avvocato e un dirigente dell’Istituto indicati dal direttore generale. 

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