Pari opportunità

Università: Bologna guida progetto internazionale di uguaglianza di genere

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Sviluppare strumenti per promuovere l’avanzamento di carriera di ricercatrici e ricercatori contribuendo a ridurre lo spreco di talenti, correggere le disuguaglianze di genere nei processi decisionali, integrare le variabili sesso/genere nei programmi e nei contenuti di ricerca per favorire l’eccellenza. Sono questi gli obiettivi del progetto ‘Plotina: Promoting Gender Balance and Inclusion in Research, Innovation and Training’, partito ufficialmente il 24 febbraio con un kick-off meeting ospitato all’Università di Bologna

L’iniziativa, coordinata dalla prof.ssa Tullia Gallina Toschi, presidente del Comitato Unico di Garanzia e delegata del Rettore per il benessere lavorativo, vede l’Alma Mater Studiorum nel ruolo di leader di un consorzio internazionale di uguaglianza di genere: lo storico ateneo si occuperà di elaborare, attuare e valutare piani di ‘gender equality’ costruiti su misura per ciascuna delle organizzazioni di ricerca coinvolte, utilizzando strategie innovative e sostenibili. Il progetto quadriennale, l’unico a coordinamento italiano ad essere stato finanziato dal Programma Quadro europeo Horizon 2020, concorrerà a creare un cambiamento culturale fondato su ambienti di lavoro più inclusivi e rispettosi delle differenze. Plotina si propone di coinvolgere tutti i soggetti appartenenti alla comunità accademica, dagli organi di governo (Rettore, Senato Accademico e CdA) ai direttori di dipartimento e i presidenti delle scuole, passando per docenti, personale tecnico-amministrativo, dottorandi e assegnisti, mentre gli studenti saranno beneficiari indiretti delle attività e dei risultati sviluppati. Gli strumenti forniti saranno resi disponibili su una piattaforma di progetto open-source, in modo che anche altre organizzazioni di ricerca e istituzioni di istruzione e formazione possano usufruire liberamente dei risultati realizzati.

Il Consorzio Plotina rappresenta la diversità delle Organizzazioni di Ricerca (RPO) europee e dei loro contesti sociali e, oltre all’Università di Bologna, comprende: la University of Warwick (Regno Unito), la Mondragon Unibertsitatea (Spagna), l’Instituto Superior de Economia e Gestao (Portogallo), il Kemijski Institut (Slovenia), la Ozyegin Universitesi (Turchia), il Zentrum fur Soziale Innovation GMBH (Austria), il Jump Forum (Belgio), il Centro Studi Progetto Donna e Diversity MGMT (Italia) e Elhuyar – Zubize SL (Spagna).

(D.C.)

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