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Imprese: sono i distretti il punto di forza dell’industria italiana

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Intesa Sanpaolo presenta l’ottavo Rapporto annuale su economia e finanza: dal 2008 cresce del 6% il fatturato delle aziende radicate sul territorio

Le imprese distrettuali crescono più e meglio delle altre: nell’ultimo biennio il fatturato è aumentato in media d’anno dell’1,9% e tra il 2008 e il 2015 sono quasi 6 i punti percentuali di incremento in più. Insomma, hanno completamente recuperato quanto perso durante la crisi e sono tornate ai livelli di fatturato del 2008. E’ quanto emerge dall’ottavo Rapporto annuale di Intesa San Paolo sull’economia e la finanza dei distretti industriali, che analizza i bilanci degli ultimi sei anni di quasi 13mila imprese appartenenti a 147 distretti industriali e di 35.250 imprese non distrettuali attive negli stessi settori di specializzazione.

Ma cosa si intende esattamente per impresa distrettuale? Semplice: si tratta di un’azienda ben radicata sul territorio. I distretti sono sistemi manifatturieri locali, formati da imprese artigiane e industriali – spesso di piccole e piccolissime dimensioni – legate fra loro da strette relazioni.

Tornando al Rapporto, le imprese distrettuali più dinamiche hanno evidenziato una crescita degli occupati più elevata. Questi risultati possono essere spiegati anche dall’organizzazione distrettuale, che favorisce la mobilità interna ai distretti, tra un’impresa e un’altra, e il passaggio da imprese in difficoltà a imprese in espansione.

Per i tecnici di Intesa Sanpaolo si sta affermando una nuova generazione vincente di medie imprese, capaci in sei anni di aumentare fatturato (+10%) e addetti (+5% circa), di rafforzare i propri livelli di produttività del lavoro e di redditività, facendo leva anche su una struttura patrimoniale più solida. Export e innovazione sono tra i fattori di competitività delle imprese distrettuali: non solo è più alta la quota di aziende che esportano (38,4 contro 29,4%), ma è anche più elevata la percentuale di imprese dotate di marchi registrati a livello internazionale (32,7 contro 25,8%). Inoltre 50 imprese su 100 vantano un brevetto (contro le 42 non distrettuali).

Previsioni per il futuro? La presenza di nuovi attori altamente dinamici e di esternalità positive rappresenteranno fattori di competitività importanti per i distretti industriali. Nel biennio 2016-17, secondo le previsioni del Rapporto, si prospetta una crescita media annua del fatturato pari al 2,7%, sostenuta dalla domanda interna, con una maggiore espansione per i beni di investimento.

(Dar)

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