Normative

Statuto del lavoro autonomo. Le opportunità femminili

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Un convegno al Senato sulle opportunità soprattutto al femminile contenute nel Disegno di Legge al vaglio delle commissioni parlamentari

di Serena Selvarolo

Si è svolto lo scorso 21 aprile a Roma, presso il Senato della Repubblica, il convegno “Statuto del Lavoro Autonomo e opportunità per le Lavoratrici Autonome e le Imprenditrici” organizzato da Confassociazioni e Fidapa-BPW Italy, la Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari.

Dopo i saluti di Irma Berrone, presidente Fidapa-BPW Italy Sezione Roma Campidoglio, ci sono stati gli interventi di diversi rappresentanti di sindacati e associazioni, come Luana Bellacosa, responsabile coordinamento pari opportunità Roma e Lazio UIL Nazionale, la quale ha presentato alla platea qualche dato della situazione occupazionale femminile della Capitale: “a Roma è presente il 14,5% di disoccupazione femminile e proseguono le difficoltà delle donne nel raggiungere posizioni dirigenziali. Inoltre, anche sul fronte delle retribuzioni a parità di ruoli le donne sono discriminate guadagnando il 14,4% in meno rispetto agli uomini”. È necessario apportare un cambiamento nelle politiche generali del governo del Paese, soprattutto a favore delle donne e della famiglia che subiscono in modo preponderante le carenze del welfare nazionale. Bellacosa ha auspicato, in conclusione, politiche sempre più “Women friendly”.

Presenti anche i rappresentanti della CGIL, della CISL e dell’ACTA – associazione di freelance che ha ricordato quanto sia stato importante il concerto delle molte associazioni per la presentazione della legge sul lavoro autonomo, che punta alla richiesta di equità, di eliminazione di discriminazioni e all’estensione di diritti che dovrebbero essere universali per tutte le tipologie di lavoratori.

Ancora Simonetta Cavalieri, presidente Social Innovation Society, ha ricordato l’importanza di una formazione olistica per i professionisti anche non appartenenti ad ordini professionali, mentre Andrea Dili di Confprofessioni Lazio ha posto l’accento sull’importanza dell’accesso ai fondi europei da parte dei professionisti.

La filosofia e le attività di FIDAPA, co-organizzatrice dell’evento, sono state presentate dalla sua presidente nazionale, Pia Petrucci, e da Anna Amati, responsabile nazionale Task Force Imprenditoria FIDAPA-BPW Italy. Secondo quest’ultima, oggi solo le imprese innovative creano occupazione, la task force Fidapa è nata nel momento in cui i lavori tradizionali hanno iniziato a perdere occupazione, con la task force, composta da 11.200 donne in Italia, viene svolto un lavoro continuo sul mentoring, sulle attività formative e informative sui territori. “Le donne devono capire dove va il lavoro e dove c’è il lavoro, bisogna valorizzare le imprenditrici e le lavoratrici che non riescono ad emergere e crescere, puntare su di loro genera nuova occupazione”.

La Vicepresidente di Confassociazioni, Federica De Pasquale, delegata alle pari opportunità, ha sottolineato il profondo e necessario cambiamento che lo Statuto porterà nel far valere diritti ad oggi inesistenti per i lavoratori e le lavoratrici autonome e soprattutto per queste ultime, che vivono una condizione di svantaggio enorme rispetto alle colleghe dipendenti pubbliche e private.

Parlando di donne, la parola è passata alla Senatrice Maria Spilabotte, Vicepresidente della Commissione Lavoro e Previdenza Sociale del Senato della Repubblica, che nel suo intervento ha sottolineato come le donne, in questa legislatura, siano salite per la prima volta nelle classifiche europee tra i primi posti a livello di rappresentanza facendo fronte comune e riuscendo, come prima cosa, a far approvare la Convenzione di Istanbul, che traccia le linee guida sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.

Il Disegno di Legge sul lavoro autonomo è un passo importante per un mondo – quello dei professionisti autonomi appunto – e in particolare per gli articoli 8, 9 e 10, dedicati alle donne in tema di congedo parentale. Questi permettono di riconoscere delle garanzie alle lavoratrici autonome, che finora sono state completamente scoperte, compresa l’astensione dal lavoro in un momento di grave malattia o infortunio. La Senatrice ha ricordato anche la necessità di estensione delle tutele per quanto riguarda i casi di violenza e di stalking.

Sul fronte industriale e imprenditoriale è intervenuta la Senatrice Paola Pelino, Vicepresidente della Commissione Industria, Commercio, Turismo. In Europa – ha dichiarato – l’Italia ha sia il primato del numero di donne imprenditrici sia quello della maggioranza di imprenditrici tra le donne occupate. “Questo Disegno di Legge rappresenta oggi un’esigenza reale della società italiana” ha aggiunto.

In particolare, la senatrice si è soffermata sul disagio per la mancanza di diritti delle lavoratrici autonome: “si paga ancora da troppi punti di vista, come la mancanza di fiducia del credito bancario o un sistema pensionistico non adeguato e che non tiene in considerazione il fatto che una donna si troverà, in quel momento della sua vita, anche a dover gestire i genitori divenuti oramai anziani”.

L’impegno del Senato – ha continuato Pelino – sarà quello di procedere ad un attento studio di questa proposta di legge, vista la volontà di creare uno statuto che metta in evidenza i diritti che dovrebbero appunto essere uguali per tutti: “l’impegno di tutti noi legislatori è quello di confezionare bene questa Legge guardando le esigenze della platea, attraverso molte udienze delle associazioni di categoria”.

Presente anche l’On. Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro, Previdenza Sociale della Camera dei Deputati, che ha affrontato il tema della gestione separata e dello Smart Work. Secondo Damiano vanno analizzati molto bene i problemi di una nuova contaminazione tra il lavoro in ufficio e quello a distanza e come tali definiti nel nuovo testo.

Sempre della Commissione Lavoro, Previdenza Sociale, ma del Senato della Repubblica, il Senatore Maurizio Sacconi ha affermato che la Proposta di Legge va potenziata e arricchita nella giusta direzione per essere capace di interpretare il futuro in continuo cambiamento. “È necessario immaginare nuove norme affinché le attività indipendenti siano sempre più competitive e capaci di sopravvivere nel mercato, avendo tutele e sicurezze per sopravvivere”.

Il senatore ha spiegato che un modo per rendere autosufficienti nel mercato le attività indipendenti potrebbe essere quello di anticipare il momento in cui essere operativi rispetto alle abilità pratiche, poiché appare la necessità sempre più impellente di rieleggere le funzioni pubbliche e di rimetterle al mercato delle professioni, facendo valere quindi il principio di sussidiarietà: “non faccia lo Stato cose che possono fare le professionalità” ha detto, aggiungendo: “è importante imporre al mercato tariffe professionali di riferimento, una tassazione più favorevole come la fine degli studi di settore; pulire il reddito che viene tassato di costi per la produzione di quello stesso reddito e infine costruire un moderno welfare auto organizzato. Solo una rinnovata mobilitazione di popolo potrà fare la crescita”.

In chiusura Laura Tassinari, Direttore Generale BIC Lazio, ha presentato le iniziative dell’incubatore d’impresa regionale facendo leva sui programmi di incubazione dedicati alle donne, mentre le conclusioni sono state a cura di Francesca Bagni Cipriani, Consigliera Nazionale di Parità per il Ministero del Lavoro.

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