Approccio integrato per i nuovi bandi in attivazione tra fine settembre 2016 e gennaio 2017
Una nuova opportunità per le imprese si profila nel Lazio, con la programmazione 2014-2020 dei Fondi europei, grazie all’istituzione di 8 bandi in attivazione tra la fine di settembre e gennaio 2017. Bandi dedicati alla reindustrializzazione della produzione nella regione nell’ottica dell’industria 4.0, la quarta rivoluzione industriale, verso attività sempre più informatizzate e interconnesse in tutti i settori produttivi.
Gli 8 bandi previsti, in ordine di attivazione, sono:
- Mobilità sostenibile e intelligente
- Life 2020
- KET 2020 – tecnologie abilitanti
- Aerospazio e sicurezza
- Casa 2020
- Turismo e beni culturali
- Creatività 2020
- Circular economy ed energia.
Al CAE (Città dell’Altra Economia), la Regione Lazio ha presentato i primi due bandi, ovvero:
– “Mobilità sostenibile e intelligente”, dedicato ai settori auto motive, logistica e trasporti, per il quale sono stati stanziati 16,5 milioni di euro con domande di partecipazione presentabili a sportello dal 25 ottobre 2016 al 27 dicembre 2016 mentre a graduatoria dal 18 ottobre 2016 al 22 novembre 2016;
– “Life 2020”, dedicato ai settori farmaceutico, biomedicale, e-health, benessere e agroalimentare, per il quale sono stati stanziati 18,5 milioni di euro con domande presentabili a sportello dal 15 novembre 2016 al 17 gennaio 2017 mentre a graduatoria dall’8 novembre 2016 al 13 dicembre 2016.
Il processo che ha portato alla realizzazione di questi bandi è stato lungo, partecipato e integrato, come ha precisato Guido Fabiani, Assessore allo Sviluppo economico della regione Lazio, seguendo la nuova concezione della politica economica internazionale in cui lo sviluppo è frutto della sinergia tra più piani, quello dell’impresa, della ricerca, finanziario e produttivo.
L’obiettivo è quello di valorizzare tutte le potenzialità territoriali, incentivando le imprese a competere in qualità sui mercati mondiali attraverso l’innovazione e il progresso tecnologico.
Si punta sulla sostenibilità, attuando il recupero di siti industriali dismessi e la dotazione di attrezzature e infrastrutture ecologiche, sull’inclusività e sulla creatività promuovendo e sostenendo le start-up e le piccole e medie imprese, che sono una delle realtà più importanti in espansione nel tessuto industriale del Lazio e del nostro Paese. “Partire da queste realtà imprenditoriali è una scelta strategica non banale perché sono queste ad essere portatrice di quelle innovazioni che segnano l’evoluzione industriale” ha sottolineato Daniele Fichera, Presidente Commissione VIII (Agricoltura, artigianato, commercio, formazione professionale, innovazione, lavoro, piccola e media impresa, ricerca e sviluppo economico) del Consiglio regionale del Lazio ed ha aggiunto che “la vera scommessa di questi bandi sta nel favorire le aggregazioni funzionali e le interazioni tra piccoli professionisti, ricerca e grandi realtà industriali, creando modelli di relazioni replicabili”.
Nello specifico il bando “Mobilità sostenibile e intelligente” è un esempio di come l’industria sia sempre più collegata ai servizi. “Parlare di mobilità oggi” ha evidenziato Stefano Firpo, Direttore generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese al MISE “significa pensare e realizzare un modo intelligente e nuovo di utilizzare un servizio”. Ed è qui che la digitalizzazione dell’industria si inserisce per offrire sistemi più servibili. La “servilizzazione” dell’industria, come l’ha definita Firpo, si basa fondamentalmente su open innovation, investimenti, infrastrutture materiali e immateriali (es. le reti di connessione). Il nostro Paese è ancora indietro in questo campo, per questo una collaborazione attiva e propositiva con la politica nazionale deve portare a potenziare i fondi regionali, stimolare progetti di ricerca e sviluppo nel 4.0, reindustrializzare le aree in crisi, promuovere le start-up.
Una risposta in questo senso è arrivata dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, nel suo intervento alla presentazione. Zingaretti ha messo in evidenza come la Regione abbia lavorato in tre anni per saldare oltre 9 miliardi di debito ed arrivare così alla possibilità di ottenere i finanziamenti per questi bandi, impensabili se la situazione finanziaria regionale fosse rimasta invariata. Questo passo ha consentito inoltre di poter programmare nel futuro prossimo un processo di investimenti proprio per la crescita auspicata da Firpo, nella valorizzazione dei poli produttivi e delle start-up interessanti, nonché in una politica di internazionalizzazione delle nostre realtà.
Nel bando Life 2020 la promozione dell’export e della sperimentazione nelle aree sanitarie si colloca proprio in questa ottica di internazionalizzazione e va a rispondere a quelle che sono le richieste di specializzazione nei settori Scienze della vita e Agrifood.
Passando dal piano concettuale e delle finalità al piano costituzionale e tecnico dei bandi, tutti sono stati scritti nell’ottica dell’approccio integrato.
Stefano Fantacone, Direttore del CER (Centro Europa Ricerche) e Presidente di Sviluppo Lazio, ha spiegato le caratteristiche comuni agli 8 bandi:
– un regolamento unico, cambiano solo le tematiche;
– la libertà per i partecipanti di decidere la forma di partecipazione: singola a associata
– la liberta per i partecipanti di decidere la forma di incentivazione cui accedere (es. agevolazione in conto interessi , a fondo perduto, etc.);
– tre tipologie di destinatari : micro, piccole, medie imprese che si presentino con progetti sia semplici sia integrati; organismi di ricerca e diffusione della conoscenza solo con progetti per attività di RSI (Attività di ricerca e sviluppo); Grandi imprese che per alcuni bandi sono finanziate solo per progetti di RSI per altri, oltre ai progetti per RSI possono partecipare anche con altri progetti specifici ma sempre legati ai risultati di attività di ricerca. Nei due bandi già attivati i finanziamenti per le Grandi imprese sono stati così previsti: “Life 2020” solo per attività di RSI, “Mobilità sostenibile e intelligente” oltre che per RSI anche per progetti correlati ai risultati di attività di ricerca nell’ambito delle infrastrutture materiali e immateriali;
– l’obbligo di una sede operativa nel Lazio per i beneficiari, al più tardi al momento della prima erogazione.
“Rivolgersi a quei soggetti che nel nostro territorio pensano, creano e producono” ha concluso Zingaretti, “consente di costituire il nuovo tessuto connettivo colmando gli spazi tra impresa, credito, università, professionisti e industria, nella Regione d’Italia a più alta concentrazione di luoghi del sapere”.
Per approfondimenti e appuntamenti individuali la Regione Lazio ha messo a disposizione i seguenti canali: numero verde 800989796 – indirizzi mail: info@lazioinnova.it e infobandiimprese@lazioinnova.it