Il pilastro portante della strategia industriale dell’UE nel campo della microelettonica, per promuovere la competitività europea e la creazione di posti di lavoro, è costituito dall’Iniziativa Tecnologica Congiunta ECSEL (Electronics Components and Systems for European Leadership) della Commissione europea con gli Stati Membri, nonché gli altri paesi aderenti su base volontaria al programma Horizon 2020 e le Associazioni industriali europee di riferimento
L’impresa comune ECSEL ha approvato il finanziamento di 13 nuovi progetti delle industrie e gli istituti di ricerca europei, per un totale di 725 milioni di euro di investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione su scala europea, che riceveranno un sostegno finanziario di circa 150 milioni di euro a carico del bilancio UE H2020 in virtù di una partecipazione delle autorità nazionali in misura simile.
Il Ministero dello Sviluppo economico, focalizzando l’attenzione sul bando ECSEL 2016 IA – Azioni di innovazione e sulle progettualità attivabili più vicine al mercato ha, per la prima volta, avviato una collaborazione istituzionale con il Ministero della Ricerca e con le Regioni interessate, allo scopo di innalzare il livello della partecipazione e la competitività delle industrie, degli istituti di ricerca nazionali e, più in generale, del sistema produttivo d’avanguardia del Paese.
L’iniziativa R3-PowerUP, promossa in Italia dalla STMicroelectronics per lo stabilimento di Agrate Brianza e quale coordinatrice di un consorzio internazionale di 37 soggetti appartenenti a 14 Nazioni, copre un investimento complessivo pari a circa 182 Meuro e si è utilmente classificata nella graduatoria finale che le consentirà di beneficiare del cofinanziamento europeo nella misura massima ammissibile di circa 28 Meuro.
Tale risultato è stato possibile grazie all’Accordo di programma, sottoscritto dal MiSE e la Regione Lombardia, con il quale si è raggiunta la “massa critica” del cofinanziamento nazionale necessaria a sostenere il confronto diretto con i grandi competitor europei. I fondi nazionali, allocati con l’Accordo di programma fino ad un massimo di 17, 8 Meuro, sono rappresentati da una quota statale pari a 16 Meuro a valere sulle risorse disponibili del Fondo Crescita Sostenibile del Ministero dello sviluppo economico e da una quota pari a 1,8 Meuro a valere sul bilancio regionale della Lombardia.
I motivi di soddisfazione sono ancora più significativi se si considera che l’investimento in parola è il più grande in valore assoluto tra i finalisti e, da solo, rappresenta un terzo del totale dell’investimento comune europeo in questo trainante comparto del manifatturiero avanzato.