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Consegnati a Bologna i premi Itwiin 2016 per le donne inventrici e innovatrici

«Mettere in risalto il lavoro delle donne in tutto quello che è innovazione». «Idee che diventano prodotti, la ricerca è fatta per il benessere del Paese». Con queste due frasi di Rita Assogna, presidente di ITWIIN, Associazione Italiana Donne Inventrici e Innovatrici, e Roberto Zamboni, che guida l’area ricerca del Cnr di Bologna, si è aperta la due giorni del premio ITWIIN 2016, arrivato all’ottava edizione.

«Mi sembra dal titolo del convegno, essendo io un uomo, che non mi riguardi». È una delle risposte ricevute a una e-mail di invito al convegno. Una risposta lontana dalla realtà. Le donne sono l’80% del mercato e le donne sono inventiva.

23 le candidate che hanno presentato le loro idee di innovazione ed invenzione alla Giuria formata dalla presidente ITWIIN Rita Assogna, specialista nel mondo dei brevetti europei, e da figure di spicco dell’economia come Piero Formica, docente all’irlandese Maynooth University, della ricerca fra cui Chryssostomos Chatgilialoglu dirigente di ricerca CNR ISOF bolognese e Luisa Torsi professore ordinario chimica all’Università degli Studi Bari. In giuria anche esperti di materiali come Micol Costi, director of library and materials research di Material ConneXion Italia, l’imprenditrice Daniela Ducato e Riccardo Roggeri di Techinnova.

annalisa-bonfiglio beatrice-fraboniLe vincitrici del premio ITWIIN2016 Invenzione sono Annalisa Bonfiglio, bioingegnere dell’università di Cagliari e Beatrice Fraboni dell’Ateneo di Bologna. Il premio arriva per le ricerche su dispositivi elettronici basati su materiali innovative che possono essere depositati su substrati non convenzionali (plastiche flessibili, tessuti) per conferire proprietà uniche.

La loro collaborazione pluriennale ha permesso di integrare le proprie competenze scientifiche e di portare a compimento l’ideazione e lo sviluppo di una nuova generazione di dispositivi elettronici flessibili, a bassa potenza di alimentazione (“wearable electronics”) aprendo la strada a visionarie applicazioni in ambito “Internet of Things”.

Citando Piero Formica, primo a intervenire al convegno di lunedì 21 novembre: «Il futuro delle città è negli scienziati che diventano imprenditori». Le grandi scoperte sono brutti anatroccoli che diventeranno bei cigni. E il futuro è negli scienziati che mettono insieme le loro competenze perché «le scienze si integrano, non si sommano». Nel caso del premio speciale Donna Eccezionalmente Creativa sono musica, archeologia e nuove tecnologie. Il riconoscimento è andato ad Angela Bella, archeomusicologa dell’Università Bologna & New York, per il lavoro di ricerca archeologica e musicale fatto utilizzando la tecnologia digitale ed acustica per proiettare nel future la cultura umanistica. Il suo progetto è “All’incrocio tra Digital Humanities e Digital Heritage: applicazione della tecnologia 3D e della realtà virtuale alle Scienze Umane”, multidisciplinare e intersettoriale.

Cinzia Giannini, primo ricercatore di Cristallografia CNR Bari ha ottenuto il Premio Speciale Capacity Building con il progetto di un laboratorio di MicroImaging a raggi X per caratterizzare tessuti e materiali. Citando le parole di Rita Levi-Montalcini, Cinzia Giannini è capace di «totale dedizione e di chiudere gli occhi davanti alle difficoltà così da poter affrontare problemi che altri, più critici e più acuti, non affronterebbero».

I materiali sono una delle strade per il futuro. Estremamente importante, ma senza una fiera dedicata. Lo ha ricordato Rodrigo Rodriquez, presidente di Material ConneXion Italia. L’azienda ha una mediateca con 500 materiali identificabili e quasi tutti gli esperti che utilizza sono donne.

Il Premio Speciale Alta Formazione è andato a Francesca Fallarino, professoressa di farmacologia dell’Università di Perugia, per il lavoro su cellule staminali da liquido amniotico e a Rosaria Rinaldi, docente di fisica della materia a UniSalento, per il lavoro su dispositivi diagnostici per nano-medicina e nano-biofisica.

La Menzione Speciale Innovazione Aziendale è di Laura Gori e Adele Nardulli per la capacità di coniugare il modello di business per avanzati sistemi di traduzione linguistica e sostenibilità aziendale con servizi aziendali per la sostenibilità del lavoro. La Menzione Speciale Medicina & Solidarietà è andata a May El Hachem, responsabile UOC dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù, di Roma, per la dedizione alla cura e assistenza pazienti con una grave malattia dermatologica, epidermolisi bollosa. Ad Eleonora Leucci la Menzione Speciale Italiane all’Estero. Da ricercatrice in Belgio al Vesalius Research center di Leuven ha scoperto una sequenza RNA che è presente solo nelle cellule del melanoma.

La Menzione TECHINNOVA è andata a Maria Pisano per la valorizzazione del siero di latte che è scarto inquinante dell’industria casearia, e la Menzione MATERIAL CONNEXION ITALIA a Manuela Ciocca per la realizzazione di un dispositivo da inserire in protesi visive che riproduce con polimeri organici il sistema visivo della retina, premessa alla realizzazione di retina artificiale.

Tutte donne che hanno lasciato quelle che Laura Caradonna, project leader Women in Ethic Business, definisce le sovrastrutture dell’educazione della brava ragazza con rapporti internazionali in cui le donne di tutto il mondo mettono insieme le loro qualità. «Una lobby fra donne con donne che parlano di denaro in modo etico, senza che questo sembri negativo. Esattamente come accade per gli uomini».

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