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I piccoli redattori di “Digitiamo” premiati dall’Ordine dei Giornalisti

Digitiamo sullo sfondo

Daniela Molina, direttrice di Donna in Affari e consigliera nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, madrina alla consegna degli attestati di merito ai bambini della scuola primaria che hanno creato il giornalino

Motivare, interessare al mondo circostante, promuovere l’espressione e la determinazione, invitare alla ricerca e all’analisi di ciò che si legge e si vede sono stati gli obiettivi con cui è nato “Digitiamo”, giornalino scolastico dell’Istituto comprensivo Guido Milanesi, nel cuore di Quarto Miglio, a Roma. Un progetto che ha coinvolto gli alunni delle quarte e delle quinte elementari, il cui entusiasmo e la cui creatività non si sono fatti attendere.
Ideatrice e coordinatrice del progetto “Digitiamo” è stata la maestra Francesca Izzo, docente e giornalista lei stessa. Con cura e attenzione ha introdotto i ragazzi alle regole del giornalismo in una lezione propedeutica all’inizio del lavoro, spiegando nel modo più adatto alla loro età, la scrittura giornalistica, le caratteristiche della professione e il modo in cui reperire le notizie.
Si è sviluppato così un prodotto on line fatto di impegno e iniziative propositive. I ragazzi conducono interviste, si muovono nel quartiere ed usano il web seguiti dalle insegnanti e dalle famiglie; affrontano temi di attualità, scientifici, naturalistici e sociali imparando a comunicare, ad utilizzare il pensiero critico e ad orientarsi alla verità; compongono poesie e racconti per la sezione dedicata; iniziano a formarsi l’idea di un lavoro e a superare i primi ostacoli interni a se stessi ed esterni.

“Digitiamo”, il cui primo numero è uscito il 20 dicembre 2016, cresce con i suoi redattori in erba e si compone delle loro esperienze. Il potenziale prezioso in esso racchiuso è stato riconosciuto dall’Ordine dei Giornalisti che l’11 aprile 2017 ha premiato a Cesena, nell’ambito del Concorso “Fare il giornale nelle scuole”, i giovanissimi componenti della redazione.
A questa giornata è seguita, il 10 Maggio, la cerimonia di consegna degli attestati di merito ai ragazzi, all’interno dell’Istituto Guido Milanesi, alla presenza della dirigente scolastica Maria Montuori, della coordinatrice del progetto Francesca Izzo, del corpo insegnanti e dei genitori.
Madrina della premiazione romana Daniela Molina, direttrice di Donna in Affari, Consigliera nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e scrittrice.

Nel ringraziare i ragazzi per l’impegno profuso, la dirigente scolastica Maria Montuori ha parlato anche dell’importanza di una scuola che lavori nella direzione di apertura degli orizzonti, per preparare gli alunni alle esperienze che si avvicenderanno nelle loro vite e verso una didattica multifattoriale il cui centro sia, oltre l’educazione e la conoscenza, anche lo sviluppo di competenze.
A Daniela Molina il compito di offrire ai piccoli “colleghi” la propria esperienza, raccontando loro bellezze e difficoltà della professione. Parlare ad un pubblico così giovane è una responsabilità ed una grande opportunità perché hanno menti libere, caratteri in formazione e stanno costruendosi quelle idee che saranno le basi del loro futuro.
Con un linguaggio semplice, narrando una storia interattiva in cui i piccoli redattori erano chiamati ad esprimersi, Daniela Molina ha spaziato dal significato dell’Ordine dei Giornalisti alle responsabilità della professione di giornalista, al concetto di verità. Uno degli insegnamenti più importanti che possano ricevere i giovani oggi è quello della responsabilità, che prelude alla ricerca e all’espressione della verità in ogni circostanza. Essere responsabili di ciò che si fa ed essere consapevoli che non dire il vero comporta delle conseguenze che possono nuocere a se stessi ed agli altri è il primo passo verso il vivere onestamente e l’agire correttamente.
Alla domanda della maestra Francesca Izzo su quali siano le difficoltà della professione giornalistica, Daniela Molina ha sottolineato che spesso ci sono ostacoli alla diffusione della verità perché questa spesso non fa piacere, ma che non bisogna avere paura e trovare il modo di dirla sempre. Un concetto complesso che a ragazzi di 9/10 anni deve essere trasmesso in modo rassicurante.
La loro attenzione è stata catturata soprattutto quando Daniela Molina ha precisato che grazie al lavoro dei giornalisti ognuno può sapere quello che accade nel mondo, anche in posti lontanissimi, e che se non ci fossero i giornalisti tante cose resterebbero nascoste.

Permettere ai ragazzi di identificarsi in un modello positivo e far sentire loro che stanno facendo qualcosa di grande è un altro aspetto non trascurabile di una redazione scolastica e del confronto con chi la professione la fa realmente.
La realtà di “Digitiamo” è il frutto di una scuola che diventa sempre più completa per rendere completi i giovani. Promuovere e sostenere queste realtà ed essere accanto ai giovani che vi partecipano è un investimento educativo e culturale che restituirà valore alla società di domani.

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