Nuovi termini di versamento per la dichiarazione dei redditi: con un comunicato stampa del 20 Luglio 2017, il Ministero dell’Economia e delle Finanze annuncia una mini proroga per i versamenti a saldo 2016 e primo acconto per il 2017, derivanti dalla dichiarazione dei redditi, dovuti dai contribuenti che siano titolari di reddito d’impresa
Il comunicato prevede che la nuova scadenza sia prevista per il 20 luglio 2017, e non più il 30 giugno. Per i soli titolari di Reddito di Impresa è prevista la facoltà di differire i versamenti con maggiorazione dello 0,4% al 20 Agosto pv.
Una proroga soltanto annunciata e a stretto giro rischia di creare confusione tra i contribuenti già tanto vessati da un ingorgo di scadenze convogliate in questo periodo estivo.
Quali sono i soggetti interessati?
Il provvedimento comprende i titolari di reddito di impresa, compresi i soci ai quali è attribuito il reddito dell’eventuale società partecipata, ai sensi degli artt. 5, 115 e 116 del TUIR, relativamente al periodo di imposta 2016.
Il rinvio della scadenza quest’anno, non è correlato agli studi di settore come avveniva in passato, ma presceglie una sola categoria di possessori di reddito: gli imprenditori. La proroga, infatti, non riguarda i contribuenti che non siano titolari di reddito d’impresa né i professionisti (lavoro autonomo), compresi quelli che fanno parte di un’associazione professionale ai sensi dell’art. 5 del TUIR (studi associati).
Effetti della nuova scadenza
Per effetto dello spostamento della scadenza, sarà necessario rivedere il calendario delle rate, e quindi la determinazione degli interessi in riferimento alle nuove scadenze.
La mini – proroga consentirà infatti ai titolari di reddito d’impresa, che hanno pagato dal 1° luglio al 20 luglio con lo 0,40% in più, di recuperare la maggiorazione perché non più dovuta.
Le componenti reddituali da considerare
I soggetti titolare di partita iva avranno quindi la possibilità di far rientrare in questo provvedimento, oltre ad IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) e IRES (Imposta sul reddito delle Società), anche i versamenti relativi alle altre componenti reddituali, da effettuare nello stesso periodo:
- addizionali IRPEF regionali e comunali;
- addizionali IRES;
- imposte sostitutive (cedolare secca per l’IRPEF, ecc.)
- acconto del 20% sui redditi a tassazione separata;
- IVIE (Imposta sui Valori degli Immobili all’ Estero).
Profili di incertezza
Vi sono tuttavia dei dubbi per quanto riguarda altre imposte e tasse il cui termine di versamento è collegato alla dichiarazione dei redditi .
Innanzitutto nel comunicato stampa in oggetto non viene fatto alcun esplicito riferimento alla dichiarazione IRAP, per cui permane l’incertezza sul fatto che la scadenza venga estesa anche in tale contesto. Non si capisce neanche se i versamenti dei contributi INPS degli artigiani, per il reddito che eccede il minimale, debbano rientrare nel nuovo termine.infine ci si chiede se vadano versati entro il 20 luglio, o eventualmente il 20 agosto, anche il saldo dell’IVA e del diritto annuale alle Camere di Commercio, che vanno di solito eseguiti contestualemente a quelli delle imposte dirette.
Sempre in tema di proroghe e di scadenze estive deve rammentarsi che la sospensione feriale dei termini processuali dura 30 giorni: dal 1 al 31 agosto. La pausa estiva per i termini del processo determina così un sostanziale allungamento delle scadenze entro le quali le parti in giudizio possono procedere al deposito di atti e documenti, naturalmente, i termini “congelati” riprendono a decorrere dalla fine del periodo di sospensione
Il DL 193/2016 ha esteso la sospensione dei termini dal 1 agosto al 4 settembre:
• al pagamento delle somme dovute a seguito dei controlli (automatizzati e formali), nonché per la liquidazione delle imposte sui redditi soggetti a tassazione separata
• alla trasmissione dei documenti e delle informazioni richieste ai contribuenti dall’Agenzia delle Entrate (questionari; accertamenti ex art. 36-ter Dpr 600/73; ecc.) o da altri enti impositori.
Proroghe in vista
In questi giorni si vocifera, tra gli addetti ai lavori, una proroga per i termini per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi, Irap e 770 che molto probabilmente saranno spostati a fine ottobre, mentre le comunicazioni dei dati delle fatture (primo semestre 2017) potranno slittare al 30 settembre.
Il dato non è ufficiale ma i professionisti, anche confortati da una proposta formulata in questi giorni dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e esperti Contabili, attendono fiduciosi per tirare un sospiro di sollievo dall’affanno della rincorsa alle scadenze fiscali.