Lavoro Normative

Lavoratori dipendenti in sede, il premio di 100 euro

Il Decreto Cura Italia ha previsto un premio di 100 euro netti ai lavoratori dipendenti in sede a marzo, pubblici e privati, che nel 2019 abbiano avuto un reddito fino a 40mila euro

Per i lavoratori dipendenti in sede nel mese di marzo 2020, l’art. 63 del DL 18/2020, modificato in Legge durante la seduta parlamentare del 9 aprile, prevede un premio di 100 euro netti. Si tratta dei lavoratori costretti a lavorare durante il periodo di emergenza sanitaria da Covid-19. Anche chi lavora all’esterno per l’azienda è considerato lavoratore dipendente in sede.

Il calcolo da effettuare
La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha illustrato come si determina, chi ottiene e chi versa il premio e il ruolo del datore di lavoro quale sostituto di imposta spiegando che questa misura innanzitutto non concorre alla base imponibile ai fini delle imposte dirette e che il premio va però rapportato al numero dei giorni effettivi svolti nella propria sede di lavoro a marzo. Pertanto si tratterà di 100 euro solo per chi ha lavorato tutto il mese, mentre a chi ha lavorato meno giorni spetterà proporzionalmente meno.

L’anticipo dei datori di lavoro
La norma prevede che l’erogazione avvenga automaticamente a partire dalle retribuzioni dei dipendenti in sede a marzo che verranno corrisposte nel mese di aprile e comunque entro i termini previsti per le operazioni di conguaglio, da parte dei datori di lavoro che rivestono la qualifica dei sostituti d’imposta e che dovranno provvedere ad anticipare questo premio per poi recuperarlo attraverso l’istituto della compensazione orizzontale (art.17 del D. Lgs. 241/1997), senza necessità di trasmettere preventivamente la dichiarazione da cui emerge il relativo credito.

Il codice dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia delle Entrate ha appositamente istituito i seguenti codici tributo da scrivere nella sezione Erario dei modelli F24 e F24 “Enti Pubblici” – che dovranno essere presentati esclusivamente attraverso i servizi Entratel – Fisco on line:

  • per il modello F24 è stato istituito il codice “1699” denominato “Recupero da parte dei sostituti d’imposta del premio erogato ai sensi dell’articolo 63 del decreto-legge n. 18 del 2020”;
  • per il modello F24 “enti pubblici” (F24 EP) il codice “169E” parimenti denominato “Recupero da parte dei sostituti d’imposta del premio erogato ai sensi dell’articolo 63 del decreto-legge n. 18 del 2020”.

Gli aspetti procedurali per l’erogazione del premio
A quali lavoratori dipendenti in sede va dato il premio e di quanto non è così facile da stabilire. Per questa ragione i Consulenti del Lavoro hanno preparato dei prospetti dai quali abbiamo estratto delle indicazioni.

Calcolo dei giorni rilevanti ai fini dell’attribuzione del premio
Per calcolare il premio spettante, bisogna fare il rapporto tra le ore effettive lavorate nel mese e le ore lavorabili come previsto dal contratto individuale di lavoro (ful time o part time). Se ci sono state assenze per ferie, malattia, infortunio o altri motivi, compresa la cassa integrazione, vanno neutralizzate. Solo i lavoratori dipendenti in sede a marzo che hanno lavorato in sicurezza nel rispetto delle norme sanitarie e comportamentali previste dalle norme speciali in vigore durante l’emergenza Covid-19 (sanificazione degli ambienti, distanza di sicurezza, ecc.) hanno diritto al premio calcolato proporzionalmente. Chiunque abbia invece avuto la possibilità di lavorare in modalità smart working, con lavoro agile o da remoto, non ha diritto al premio.

Per i fuori sede per lavoro
Anche quando un lavoratore è costretto ad andare in trasferta, dunque in servizio esterno presso i clienti dell’azienda oppure in missione o presso altre sedi dell’impresa o del gruppo, si considera lavoratore dipendente in sede e dunque ha diritto al premio, che va anticipato dal datore di lavoro seguendo le modalità che abbiamo già descritto. Per fare qualche esempio: l’idraulico che si reca dal cliente per riparare un guasto, l’autista del mezzo che consegna le merci a casa dei clienti, il portalettere, il paramedico nell’ambulanza, l’autista dell’autobus, la pattuglia di polizia, i vigili urbani di turno in strada, gli autotrasportatori di generi alimentari che riforniscono i punti vendita e così via.

Il reddito del 2019
Come anticipato nel titolo, requisito essenziale per ottenere il premio è che il reddito di lavoro dipendente del 2019 non sia stato superiore a 40.000 euro. Per valutarlo si tiene conto solo del reddito di lavoro dipendente assoggettato a tassazione progressiva IRPEF dell’anno 2019 e non di quello assoggettato a tassazione sostitutiva, come ad esempio eventuali premi di risultato con imposta al 10%, o a tassazione separata. Per attestare il reddito del 2019 spetterà al dipendente rilasciare al proprio datore di lavoro sostituto d’imposta un’autodichiarazione “ai sensi degli artt. 46 e 47 DPR 445/2000”.

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