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Mercato del lavoro nel terzo trimestre 2020

Resi pubblici i dati del Mercato del lavoro nel terzo trimestre 2020, a cura di Istat, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Inps, Inail e Anpal

Sono stati resi pubblici i dati relativi all’occupazione nel terzo trimestre di questo annus horribilis che permettono di avere una visione di insieme del mercato del lavoro a fine 2020. La nota congiunta è stata redatta dagli enti pubblici dedicati al mondo del lavoro, ovvero:

Quadro d’insieme del mercato del lavoro nel terzo trimestre 2020
Nel terzo trimestre 2020 le assunzioni si mostrano in crescita rispetto al trimestre precedente (+18,3%) ma ancora in calo rispetto allo scorso anno (-4,6%). Naturalmente, come spiegano i redattori della nota congiunta, tale dinamica è influenzata dal forte recupero congiunturale dei livelli di attività economica, con il Pil che nel terzo trimestre 2020 ha segnato una crescita del 15,9%. I dati devono però tenere conto degli effetti della crisi sanitaria, e del fatto che sono stati bloccati per legge, in alcuni periodi dell’anno, i licenziamenti. Sono stati dunque incrociati i dati provenienti dalle diverse fonti per evidenziare tutti gli aspetti del mercato del lavoro a fine 2020, come vediamo di seguito.

Mercato del lavoro nel terzo trimestre 2020, rapporto tra occupati e dipendenti
In termini congiunturali, ovvero rispetto allo scorso trimestre, riprende la crescita dei dipendenti rispetto sia agli occupati (+0,5% – fonte Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro) sia alle posizioni lavorative (+2,4% – fonte Istat, Rilevazione Oros). La crescita delle posizioni lavorative dipendenti del settore privato extra-agricolo è meno marcata nell’industria in senso stretto (+0,4%, +14 mila posizioni) e più accentuata nelle costruzioni (+2,0%, +17 mila posizioni) e, soprattutto, nei servizi (+3,3%, +263 mila posizioni).
Nei dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali tratti dalle Comunicazioni obbligatorie (CO) rielaborate, le attivazioni sono state 2,122 milioni (+34,9%), in forte ripresa dopo il brusco calo del precedente trimestre, e le cessazioni 1 milione 842 mila (-2,2%).
Dopo la riduzione dello scorso trimestre, la crescita congiunturale delle posizioni lavorative dipendenti sulla base delle CO (+280 mila posizioni rispetto al secondo trimestre 2020), è dovuta alla ripresa di quelle a tempo determinato (+183 mila in tre mesi contro i -377 mila dello scorso trimestre) e al proseguimento della crescita delle posizioni a tempo indeterminato (+97 mila e +65 mila).

Mercato del lavoro nel terzo trimestre 2020 rispetto all’anno precedente, dipendenti
In termini tendenziali, ovvero rispetto allo stesso trimestre del 2019, l’occupazione dipendente continua invece a ridursi rispetto sia agli occupati (-2,2%) sia alle posizioni lavorative riferite ai settori dell’industria e dei servizi (-2%). Nei dati delle CO si registra un lieve aumento delle posizioni lavorative (+36 mila rispetto al terzo trimestre del 2019 contro i -125 mila nel secondo trimestre 2020) mentre in quelli dell’Inps-Uniemens, che hanno un diverso perimetro di osservazione e misurano la situazione puntuale a fine trimestre (30 settembre), rallenta il ritmo del calo (-669 mila posizioni rispetto a -814 mila rilevati al 30 giugno 2020).
Su base annua le posizioni lavorative a tempo indeterminato rallentano la crescita nei dati delle CO (+339 mila in un anno; era +348 mila nel secondo trimestre 2020 e +424 mila nel primo); anche nei dati Inps-Uniemens la crescita tendenziale è meno rilevante in confronto ai precedenti trimestri (+229 mila rispetto a +298 mila e +378 mila nel secondo e primo trimestre 2020). La dinamica delle posizioni a tempo determinato risulta ancora negativa nei dati delle CO (-304 mila); il calo è più marcato nei dati Inps-Uniemens riferiti alle sole imprese private (-898 mila unità), in quanto registrano la situazione a fine periodo e comprendono anche il lavoro in somministrazione e intermittente.

Mercato del lavoro nel terzo trimestre 2020, i lavoratori autonomi
Il lavoro indipendente, secondo la Rilevazione sulle forze di lavoro (Rfl), continua a diminuire sia in termini congiunturali (-33 mila occupati, -0,6%) sia su base annua (-218 mila occupati, -4,1%).
Analizzando i dati Rfl, si vede che in termini congiunturali (rispetto al trimestre precedente) la crescita dell’occupazione (+56 mila, +0,2%) si associa all’aumento dei disoccupati e al calo degli inattivi, mentre su base tendenziale il calo degli occupati (-622 mila unità, -2,6%) si accompagna all’aumento sia delle persone in cerca di occupazione sia degli inattivi.

Mercato del lavoro nel terzo trimestre 2020, i contratti a termine
I flussi giornalieri cumulati delle CO nei primi nove mesi del 2020 rispetto all’analogo periodo del 2019, a partire da marzo 2020, registrano una progressiva perdita di posizioni lavorative fino al picco negativo di metà giugno e alla successiva solo parziale ripresa: al 30 settembre il numero di posizioni è ancora inferiore di 281 mila unità; rispetto ai primi nove mesi del 2019, si registra 1 milione 722 mila attivazioni in meno ma anche il calo di 1 milione 441 mila cessazioni, dovuto principalmente ai rapporti di lavoro dipendente di breve durata non attivati in precedenza oltreché al blocco dei licenziamenti. In particolare, considerando le CO (comunicazioni obbligatorie) del terzo trimestre 2020, il 30,4% delle posizioni lavorative attivate a tempo determinato ha una durata prevista fino a 30 giorni (il 7,9% un solo giorno), il 32,1% da due a sei mesi, e meno dell’1% supera un anno. La quota delle durate brevi si è sensibilmente ridotta rispetto a quanto osservato negli stessi trimestri degli anni precedenti.

Mercato del lavoro nel terzo trimestre 2020, lavoratori in somministrazione e intermittenti
Dopo quasi sei anni di crescita e il calo ininterrotto dal 2019, nel terzo trimestre 2020 il numero dei lavoratori in somministrazione subisce una ulteriore, seppure meno accentuata, riduzione tendenziale scendendo a 358 mila unità (-9,7% nei dati Inps-Uniemens). Anche il numero dei lavoratori a chiamata o intermittenti è ancora in calo (-17,5% rispetto all’analogo trimestre del 2019 nei dati Inps-Uniemens), dopo quello più rilevante del secondo trimestre 2020 (-58,7%), attestandosi a 217 mila unità.

Mercato del lavoro nel terzo trimestre 2020, le prestazioni occasionali
Nei primi nove mesi del 2020 il Contratto di Prestazione occasionale ha coinvolto ogni mese, in media, circa 13 mila lavoratori (erano invece 19 mila, in media mensile, nel 2019). Il numero di lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia, che nel 2019 erano ogni mese in media 9 mila, a seguito delle disposizioni del c.d. bonus baby-sitting da marzo 2020 ha avuto un progressivo aumento che ha portato a superare le 290 mila unità a giugno 2020; a settembre però il numero è stato di 11 mila soggetti, ritornato praticamente in linea con i livelli del 2019.

Sicurezza sul lavoro nel terzo trimestre 2020
Per quanto riguarda la sicurezza, gli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail nel terzo trimestre del 2020 sono stati 116 mila (101 mila in occasione di lavoro e 15 mila in itinere), 20 mila denunce in meno (-14,8%) rispetto allo stesso trimestre del 2019; quelli con esito mortale sono stati 204 (144 in occasione di lavoro e 60 in itinere), 12 in meno rispetto al terzo trimestre del 2019. Bisogna evidenziare però – e purtroppo – che il calo degli infortuni sul lavoro è influenzato dalla ripresa ancora parziale delle attività produttive nella fase post-lockdown.
A differenza dei due trimestri precedenti comunque le denunce sono diminuite anche nei settori della sanità/assistenza sociale e dell’amministrazione pubblica per gli organismi preposti alla sanità, gli unici che tra gennaio e giugno 2020 avevano registrato aumenti nelle denunce (a causa della diffusione del Covd-19 in ambito lavorativo).

Focus infortuni sul lavoro nel terzo trimestre 2020 dovuti al Covid-19
Al 30 settembre 2020 sono pervenute complessivamente 54 mila denunce di infortunio, di cui 319 con esito mortale, conseguenti al contagio da Covid-19 in ambiente lavorativo o a causa dello svolgimento dell’attività lavorativa; di queste, circa 2.400 sono relative a contagi avvenuti nel corso del terzo trimestre. Al 31 ottobre, ultimo dato disponibile, sono pervenute oltre 66.700 denunce di infortunio (circa 12.700 casi in più rispetto alla rilevazione di settembre), di cui 332 con esito mortale.
In generale le malattie professionali denunciate all’Inail e protocollate nel terzo trimestre del 2020 sono state 11.416, in diminuzione di 1.268 casi (-10%) rispetto all’analogo trimestre dell’anno precedente. La riduzione è meno marcata rispetto ai trimestri precedenti anche per effetto della progressiva ripresa delle attività nel periodo estivo dopo i mesi di lockdown.

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