Ambiente Imprenditoria

Veronica Pitea, presidente di Aceper, scrive a Draghi

La presidente dell’Associazione Consumatori e Produttori Energie Rinnovabili (ACEPER) denuncia il gap culturale dei lavoratori italiani

Contro la perdita di capitale umano e per un vero progresso culturale c’è bisogno di un intervento urgente, dichiara nella sua lettera al presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi la presidente di Aceper.

La denuncia della presidente di ACEPER
Veronica Pitea si chiede come possa pensare l’Italia, con il suo 47% di analfabetismo funzionale, di muovere i passi verso un futuro sempre più innovativo e digitale. E mette l’associazione a disposizione per arginare la perdita di capitale umano perché “c’è bisogno di acquisire un avanzato livello di conoscenze”, in particolare per quanto riguarda la Green energy.
Secondo uno studio recente pubblicato su Frontiers in Psychology, infatti, solo in Europa l’analfabetismo funzionale ammonterebbe a circa 80 milioni di individui, di cui il 47 % in Italia. Questo significa che un italiano su sei non comprende appieno il significato di ciò che legge. Figuriamoci quando si parla di tecnologie innovative, energie rinnovabili, green e blue economy.

La risposta a un discorso dello stesso Draghi
A fronte di tali dati allarmanti la presidente di Aceper ha deciso di scrivere al presidente Draghi riprendendo un testo che lui stesso aveva pubblicato per la Sapienza Università di Roma. In particolare Draghi scriveva: una crescita stentata alla lunga spegne il talento innovativo di un’economia; deprime le aspirazioni dei giovani; prelude al regresso; preoccupa particolarmente in un Paese come il nostro, su cui pesano un’evoluzione demografica sfavorevole e un alto debito pubblico.
Nella lettera scritta da Veronica Pitea si legge: “questa perdita di capitale umano, la cosiddetta fuga di cervelli, oltre a decelerare il progresso culturale del nostro Paese, costa oggi all’Italia circa 16 miliardi di euro. In aggiunta a ciò, in termini di nascite, il 2020 ha toccato il punto più basso in assoluto nella storia:  -4,5% rispetto al 2019. La disoccupazione giovanile ha una media del 35% (quella europea è del 20%). Nel 2021 Aceper vorrebbe quindi dare il suo contributo trovando, con l’aiuto del nuovo Governo, un ponte di coordinamento tra politiche per la valorizzazione delle risorse umane e lo sviluppo dell’economia locale”.

L’associazione consumatori e produttori di energie rinnovabili – Aceper
L’Aceper è la prima associazione in Italia a tutela dei produttori di energie rinnovabili. Nata nel 2014 dalla volontà di un gruppo di imprenditori che hanno investito nelle fonti rinnovabili, ha ormai superato il traguardo dei 2.000 associati in tutta Italia. L’associazione supporta i suoi associati nella gestione dei loro impianti fornendo assistenza dal punto di vista fiscale, amministrativo, legale, tecnico e sui finanziamenti.

Le imprese della Green energy e i fabbisogni dei lavoratori
“Crediamo che il parallelismo tra i fabbisogni delle imprese e quelle dei lavoratori debba essere fatto attraverso la cultura” si legge ancora nella lettera inviata dalla presidente dell’Aceper, “che andrebbe alimentata attraverso letture, ma anche con l’ausilio di esperienze, come visite guidate e partecipazione a convegni, congressi e dibattiti.  La crescita culturale non può prescindere da confronto e dialogo costanti. L’apprendimento è un cambiamento relativamente permanente che deriva da una nuova esperienza o dalla pratica di nuovi comportamenti: cambiando i comportamenti si cambiano le abitudini. Aceper opera in un settore ricco di innovazione qual è appunto quello delle energie rinnovabili, che potrebbe creare tanti posti di lavoro e molteplici nuove prospettive per i giovani: una grande scommessa per il nuovo Governo”.

La proposta che l’Associazione lancia al nuovo Governo è quella di poter ricucire già nel 2021 il legame tra il territorio e le istituzioni, creando un punto di dialogo e di confronto, partendo dal presupposto che “la mappa non è il territorio”.

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