Dalle Regioni Lazio

Progetto Ossigeno, più alberi nel Lazio

Il progetto Ossigeno, coordinato dalla Regione Lazio, ha lo scopo di migliorare la qualità dell’aria piantando alberi in grado di ridurre l’inquinamento

Migliorare la qualità dell’aria di città e dintorni per migliorare la qualità dell’aria mettendo a dimora alberi e arbusti autoctoni individuati dai ricercatori come i più capaci di trattenere le polveri sottili, è la finalità del progetto Ossigeno, il cui primo esempio è stato realizzato dal Crea nella zona di Roma.

L’esempio romano
La capitale d’Italia è la più popolosa d’Europa. E anche la più inquinata. Da qui si è partiti per applicare il progetto Ossigeno a un territorio che ne ha particolarmente bisogno. Il rimboschimento è stato realizzato presso l’Azienda Ovile del Crea (il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) ispirandosi al concetto di microforeste di Miyawaki, noto botanico giapponese, che riempie piccoli spazi urbani in maniera molto fitta con piante autoctone in modo da creare un piccolo ecosistema funzionale. “Il metodo si ispira a quello di Miyawaki con piccole variazioni” spiega Giuseppe Pignatti, primo tecnologo Crea Foreste e Legno. “Abbiamo utilizzato le specie tipiche dei boschi naturali della zona: sughera, leccio, acero campestre e orniello e un po’ di farnia. Le piante sono messe a dimora a elevata densità, noi le abbiamo messe a circa 0,5 metri di distanza lungo la fila e circa 2,5 metri tra le file. Infine abbiamo curato il suolo lasciando i residui delle ripuliture di piante erbacee come pacciamatura sul posto”.

Il workshop “Più verde e ossigeno”
Piermaria Corona, direttore del Crea Foreste e Legno, in occasione del workshop Più verde e più ossigeno ha spiegato: “sono ormai evidenti a tutti i benefici apportati dalla presenza di più alberi nelle nostre città, tanto è vero che in questa direzione sono aumentate le attività di ricerca, così come si sono moltiplicate le iniziative delle Istituzioni a vari livelli. C’è però un punto fondamentale dal quale non si può prescindere: per piantare alberi bisogna avere alberi e programmarne la produzione, poiché ci vuole tempo. Il ruolo che il Crea Foreste e Legno svolge in questo ambito è essenziale, sia in termini di ricerca che di applicazione tecnologica, in connessione con realtà imprenditoriali pubbliche e private e i Carabinieri Forestali, al fine di adattare procedure e strumentazioni alle condizioni peculiari di modernizzazione dei vivai forestali, nonché agli ambiti designati per la raccolta di seme e alla produzione di materiale forestale di moltiplicazione”. Il workshop è stato organizzato dal Centro del Crea e dalla Direzione regionale Ambiente per presentare le prospettive del progetto Ossigeno alla luce degli accordi di collaborazione tra Regione Lazio ed Enti Pubblici e con la duplice finalità di sensibilizzare la popolazione sui benefici del verde ben progettato nei contesti urbani e periurbani e di rappresentare un riferimento per la programmazione futura della produzione vivaistica.

Il progetto Ossigeno
Il progetto Ossigeno, coordinato dalla Regione Lazio, ha durata triennale e si prefigge l’obiettivo di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e migliorare la qualità dell’aria in contesti urbani e periurbani, grazie a un rimboschimento effettuato ad hoc, con alberi selezionati ma sempre autoctoni (cioè della zona) che sappiano creare un piccolo ecosistema funzionale, seguendo i dettami della Blue Economy. La tutela dell’ambiente e i benefici per la qualità della vita e della salute apportati agli abitanti delle città sono solo alcuni degli effetti della presenza del verde nei contesti urbani, un elemento che in futuro sarà sempre più strategico, dovendosi adattare ai cambiamenti climatici (vedi documentari della serie Ecoroad – una strada verso un futuro sostenibile – TEASER: https://vimeo.com/576205208/501a3526e4). In questo quadro diventa essenziale sia la ricerca di quelle risorse genetiche forestali più adatte agli scenari climatici futuri sia la produzione di materiale vivaistico forestale di origine autoctona e certificato.

Il contributo del Crea al progetto Ossigeno
Nell’ambito del progetto, i ricercatori del Crea Foreste e Legno si occuperanno di stimare il supporto fornito dagli alberi per migliorare la qualità dell’aria rimuovendo gli inquinanti atmosferici. Tale valutazione sarà effettuata con l’innovativo software AirTree sviluppato in collaborazione con il CNR: il software, combinando informazioni relative alla struttura (altezza, larghezza della chioma) e alla fisiologia (velocità delle reazioni chimiche della fotosintesi) degli alberi con serie temporali di dati climatici e di inquinanti atmosferici, riesce a calcolare l’ anidride carbonica e gli inquinanti atmosferici che questi rimuovono. Inoltre, il Centro del Crea dovrà valutare le specie forestali autoctone resistenti ai cambiamenti climatici e con altre finalità specifiche, attività che sarà svolta grazie alle conoscenze raccolte dal Centro a partire dalla sperimentazione e dallo studio delle risorse genetiche forestali, in particolare delle specie mediterranee autoctone, di quelle a rapido accrescimento (pioppo e salice) e dei boschi dove reperire il seme destinato alla filiera vivaistica forestale. Proprio per le competenze accumulate nel corso di cento anni di ricerca in selvicoltura, infatti, nel 2022 il Ministero della Transizione Ecologica ha riconosciuto il Centro Foreste e Legno come Centro nazionale per lo studio e la conservazione della biodiversità forestale.

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