Lavoro Sicurezza

Relazione annuale Inail infortuni sul lavoro

Nel 2022 gli infortuni sul lavoro sono aumentati ma sono diminuiti quelli mortali; i dati della relazione annuale Inail

La relazione annuale Inail mostra i dati sull’andamento delle malattie e degli infortuni sul lavoro e quella relativa all’ultimo anno è stata illustrata a Roma dal commissario straordinario Fabrizio D’Ascenzo nella prima settimana di ottobre 2023 alla presenza della Ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone.

Infortuni sul lavoro e malattie professionali
Nel 2022 sono stati denunciati all’Inail 703.432 infortuni sul lavoro, circa 139.000 in più rispetto agli oltre 564.000 del 2021 (+24,6%). Questo aumento è dovuto sia ai contagi professionali da Covid-19, passati dai 49.000 del 2021 ai 120.000 del 2022, sia agli infortuni “tradizionali”. Nel 2020, in particolare, l’incidenza media delle denunce da nuovo Coronavirus sul totale degli infortuni denunciati è stata di una ogni quattro, nel 2021 è scesa a una ogni dodici e nel 2022 è risalita a una su sei. Ma attenzione: l’aumento delle malattie professionali non è dovuta al coronavirus: infatti, al netto dei contagi da Covid-19, nel 2022 le denunce di infortunio “tradizionale” sono salite di oltre il 13% rispetto al 2021.

I dati della relazione annuale Inail
La Relazione annuale Inail 2022 illustra l’andamento di infortuni e malattie professionali, le attività realizzate dall’Istituto sui fronti della ricerca, della prevenzione, della riabilitazione e degli investimenti, i risultati economici conseguiti e gli obiettivi strategici per affrontare le sfide del futuro. La fotografia che scatta sugli infortuni riconosciuti sul lavoro nel 2022 è di 429.004 casi, in aumento del 18,2% rispetto ai 363.074 dell’anno precedente. Circa il 15% è avvenuto “fuori dell’azienda”, cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto” o “in itinere” (nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro). Nell’ultimo triennio sono state elevate le percentuali della componente da Covid-19, pari a circa l’89% nel 2020, al 74% nel 2021 e al 70% nel 2022. L’Inail fa notare che è “importante tuttavia tenere presente che per la definizione finale delle conseguenze di un infortunio in termini di menomazione, e a maggior ragione per quelli da contagio professionale, occorre un adeguato periodo di tempo per la stabilizzazione dei postumi”.

Gli esiti mortali
I dati della relazione annuale Inail indicano che le denunce di infortunio con esito mortale sono state 1.208, con un decremento del 15,2% rispetto alle 1.425 del 2021. Questa contrazione però è legata interamente ai decessi causati dal contagio da Covid-19, passati dagli oltre 230 casi del 2021 ai soli 8 del 2022. Gli infortuni mortali accertati sul lavoro sono stati 606, in calo del 21,7% rispetto ai 774 dell’anno precedente. Quelli avvenuti “fuori dell’azienda” sono stati 365, pari a circa il 60% del totale (45 casi sono ancora in istruttoria). Gli incidenti plurimi – che hanno cioè causato la morte di più lavoratori – nel 2022 sono stati 19, per un totale di 46 decessi, 44 dei quali stradali.

Malattie professionali, l’amianto ancora tra le cause
I dati del 2022 indicano anche un aumento delle denunce di malattia professionale rispetto al 2021 e soprattutto al 2020, anno in cui il fenomeno risultava ridotto a causa della pandemia. Le patologie lavoro-correlate denunciate all’Istituto sono state quasi 61.000, in crescita del 9,9% rispetto alle oltre 55.000 del 2021 e in calo dello 0,9% rispetto al 2019. Al momento è stata riconosciuta la causa professionale a circa 22.000 casi, mentre il 9% è ancora in istruttoria. Le denunce riguardano le malattie e non i lavoratori ammalati, che sono circa 42.000, di cui 16.500 con causa professionale riconosciuta (quelli con malattia accertata causata dall’esposizione all’amianto sono 918). I lavoratori deceduti nel 2022 con riconoscimento di malattia professionale sono stati 817, di cui 161 per silicosi/asbestosi.

La presentazione della relazione annuale Inail
La relazione è stata presentata nell’Auditorium della Direzione generale Inail a Roma. In questa occasione il commissario straordinario D’Ascenzo ha sottolineato “la necessità di pianificare efficaci e mirate strategie” per abbattere il numero degli infortuni e delle malattie professionali, consolidando “la sinergia tra istituzioni, parti sociali, lavoratori e imprese con l’obiettivo comune di diffondere ulteriormente la cultura della prevenzione, per la crescita sociale ed economica del Paese. La cultura della sicurezza è un bene che non deve essere coltivato e alimentato esclusivamente all’interno delle aziende, ma in ogni ambito della vita” ha aggiunto il commissario straordinario.

 

Le prestazioni erogate dall’Inail
Nel 2022 l’Inail ha fornito circa 7,3 milioni di prestazioni sanitarie per infortuni e malattie professionali, mentre le prestazioni per “prime cure” effettuate presso i 128 ambulatori dell’Istituto sono state più di 521.000. Quelle riabilitative erogate dal Centro Protesi di Vigorso di Budrio, con le filiali di Roma e Lamezia Terme, dal Centro di riabilitazione motoria di Volterra e dagli 11 centri di fisiochinesiterapia attivi in cinque regioni ammontano a circa 150.000 e hanno riguardato 3.875 assistiti. Il Centro Protesi, insieme alle sue filiali e ai suoi otto punti di assistenza dislocati sul territorio nazionale, ha erogato complessivamente 6.593 prestazioni di assistenza protesica a favore di 4.332 persone: 2.864 infortunati sul lavoro e 1.468 tra assistiti del Servizio sanitario nazionale (Ssn) e privati. A queste si aggiungono 4.079 prestazioni per la fornitura di ausili per la cura e igiene personale, l’informatica, la mobilità e la domotica, che hanno interessato 3.493 infortunati e tecnopatici.

Le prestazioni per i disabili da lavoro
In attuazione dell’accordo quadro del 2012, è proseguita inoltre l’attività di coinvolgimento delle Regioni per l’erogazione di prestazioni riabilitative in favore dei disabili da lavoro, integrative rispetto a quelle garantite dal Servizio sanitario nazionale. Grazie alle convenzioni attuative stipulate con tutte le Regioni e ai numerosi accordi contrattuali con strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, nel 2022 sono state erogate 592.754 prestazioni a favore di 16.808 persone. La spesa sostenuta, pari a circa 9,3 milioni di euro, è in aumento rispetto al 2021, a conferma di un netto miglioramento della tutela sanitaria assicurata dall’Inail ai propri assistiti.

Le protesi innovative
Nel 2022 sono state introdotte componenti e tecnologie digitali innovative e adottate nuove tecniche nei cicli di lavorazione, con l’obiettivo di velocizzare la produzione, realizzando dispositivi di alta qualità e confortevoli in grado di migliorare la qualità della vita degli assistiti. È il caso, per esempio, dei sistemi di progettazione automatizzata, degli scanner digitali e delle stampanti 3D, novità assoluta per le modalità di progettazione e la resa estetica dei prodotti finiti, utilizzati nella realizzazione delle invasature per le protesi. Tramite i punti di assistenza del Centro Protesi è stato garantito un servizio di prossimità qualificato a infortunati e tecnopatici, anche attraverso accessi domiciliari finalizzati a valutare soluzioni per la mobilità e l’abbattimento delle barriere architettoniche e a provvedere all’addestramento dell’assistito e dei suoi familiari all’utilizzo dei dispositivi. I risultati dei progetti di reinserimento e integrazione lavorativa dei disabili da lavoro finanziati dall’Istituto, inoltre, sono migliorati rispetto all’anno precedente, con 50 interventi personalizzati e maggiori risorse impegnate, pari a 2,1 milioni di euro.

Sport senza barriere per i disabili da lavoro
Nella relazione annuale Inail si è approfondito anche un ambito parallelo: quello della collaborazione con il Comitato italiano paralimpico (Cip). Sono infatti proseguite le attività previste dal Piano quadriennale per la promozione e la diffusione della pratica sportiva delle persone con disabilità da lavoro, con particolare riguardo all’avviamento alle discipline paralimpiche, che nel 2022 ha coinvolto 905 assistiti, all’apertura degli sportelli Cip e alle iniziative promozionali. Attraverso “Sport senza barriere”, una nuova serie di video-storie lanciata in novembre, sono gli stessi assistiti Inail a raccontare la propria esperienza di riabilitazione e reinserimento sociale grazie allo sport e ai servizi messi a disposizione dall’Istituto.

Gli interventi Inail a sostegno delle imprese
Le imprese che tutelano la salute e la sicurezza dei propri dipendenti hanno dei meriti riconosciuti dall’Inail. Nel 2022 le aziende hanno presentato circa 27.000 istanze di riduzione del tasso di tariffa per meriti di prevenzione, documentati con interventi effettuati nel 2021, con una diminuzione complessiva del premio per le imprese virtuose di circa 164 milioni di euro. Il modello di domanda di riduzione del tasso medio per prevenzione per il 2022 (OT23) è stato inoltre aggiornato per migliorare ulteriormente la descrizione degli interventi e della documentazione a corredo. In settembre è stata disposta la riduzione del 5,68% dell’importo del premio dovuto per il 2022 per le circa 340mila aziende artigiane che non hanno denunciato infortuni nel biennio 2020-2021, a cui sono stati destinati 27 milioni di euro.

Il bando ISI
Attraverso il bando Isi, iniziativa unica nel suo genere in Italia e in Europa, a partire dal 2010 l’Istituto ha stanziato complessivamente oltre tre miliardi di euro a fondo perduto per sostenere le imprese nella realizzazione di progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Con l’edizione 2022, che ha messo a disposizione 333,4 milioni, sono stati apportati ulteriori interventi innovativi per migliorare e semplificare la procedura, anche con l’obiettivo di ridurre i tempi dell’istruttoria. Rispetto al bando precedente sono aumentate le risorse per la bonifica da materiali contenenti amianto, da 74 a 86,5 milioni di euro, mentre lo stanziamento di 10 milioni riservato ogni anno a specifiche attività delle micro e piccole imprese è stato destinato al comparto ristorazione, tra i più penalizzati dagli effetti della pandemia, che nell’ultimo quinquennio ha registrato un’elevata frequenza di infortuni.

Il Pnrr
Parallelamente alle iniziative volte a sostenere le piccole e medie imprese, a partire dall’aprile 2022 l’Inail ha promosso la sottoscrizione di protocolli d’intesa con grandi gruppi industriali coinvolti nella realizzazione delle opere previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), per la progettazione di azioni congiunte finalizzate alla prevenzione degli infortuni, anche attraverso la sperimentazione di soluzioni tecnologiche innovative. In particolare sono stati siglati accordi con Ferrovie dello Stato italiane, Aeroporti di Roma, Autostrade per l’Italia, Enel ed Eni.

I controlli Inail
Nel 2022 sono state censite circa 3.740.000 posizioni assicurative territoriali (PAT), con una lieve diminuzione (-0,17%) rispetto al 2021. L’Inail ha continuato a svolgere un’azione di controllo amministrativo per la verifica di congruità nella corresponsione dei premi di assicurazione e per il contrasto all’evasione. Le aziende ispezionate, individuate attraverso il sistema di business intelligence, che ha consentito di indirizzare efficacemente l’attività di vigilanza, sono state 9.267. Grazie ai controlli sono stati regolarizzati 43.583 lavoratori, di cui 2.234 in nero, e sono stati accertati e richiesti premi per oltre 93 milioni di euro. I 210 ispettori dell’Istituto (nel 2021 erano 223) hanno inoltre svolto un’intensa attività di supporto per l’area amministrativa, con più di 2.700 indagini relative a infortuni mortali, gravi, in itinere e a malattie professionali, anche allo scopo di agevolare la tempestiva presa in carico dei superstiti da parte dei funzionari socio-educativi.

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