Durante il summit finale del B20 tenutosi a Roma il 7 e 8 ottobre, consegnate al presidente Draghi le proposte del mondo imprenditoriale in vista del G20
Il Summit finale del B20
In vista del G20 che si terrà a fine mese, si è tenuto il Summit finale del B20, uno dei più autorevoli “Engagement Groups” istituiti dal G20. Espressione del settore privato e delle confederazioni industriali dei Paesi G20, il B20 rappresenta oltre 6,5 milioni di imprese a livello globale e nel 2021 è presieduto dall’Italia. Il B20 Italy, sotto il claim “Reshape the Future: Include, Share, Act”, è organizzato da Confindustria e presieduto da Emma Marcegaglia. Il Summit finale del B20 si è tenuto il 7 e l’8 ottobre 2021 a Roma presso l’Auditorium della Tecnica di Confindustria. Tra i relatori della due giorni, oltre ai Ministri Bonetti, Cingolani, Colao, Di Maio, Franco, il Segretario al Tesoro Usa Janet Yellen, la Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde, Jeff Bezos, Fondatore e Presidente di Amazon.com, John Elkann, Co-Chair B20 International Advocacy Caucus e Joko Widodo, Capo di Stato e di Governo dell’Indonesia.
Nel Summit finale del B20 consegnato il lavoro di un anno
Lo scopo del B20 è supportare il G20 con linee di indirizzo strategico sui settori chiave per l’economia globale, promuovendo il dialogo fra settore pubblico e privato e con le organizzazioni e istituzioni internazionali per stabilire percorsi condivisi e concreti per rispondere alle principali sfide globali. Proprio in virtù di questo durante il Summit finale la Chair del B20 Emma Marcegaglia ha consegnato a Mario Draghi, in qualità di Presidente del G20, le raccomandazioni sviluppate in un anno di lavoro dal settore privato e dalle confederazioni industriali dei Paesi G20 sulle priorità strategiche per la crescita globale: dalla transizione energetica alla trasformazione digitale, dal commercio e gli investimenti alla salute, dal lavoro e formazione alla sostenibilità e al women empowerment, dalla finanza sostenibile agli investimenti nella rigenerazione urbana.
La sintesi delle proposte presentate a Draghi nel Summit finale del B20
Il documento finale completo è consultabile seguendo questo link: https://www.b20italy2021.org/wp-content/uploads/2021/10/B20_Final-Communique_Web.pdf.
Di seguito riportiamo una sintesi delle proposte contenute:
- rendere la governance commerciale multilaterale capace di abbattere i muri eretti dal protezionismo, a partire dalla prossima XII Conferenza Ministeriale dell’OMC;
- ottenere impegni concreti nella prossima COP26 per accelerare la decarbonizzazione dell’economia globale e la transizione verso modelli energetici sostenibili e per invertire il degrado ambientale e la perdita di biodiversità.
- allineare e migliorare il monitoraggio dei rischi, la previsione delle crisi, la prevedibilità e la trasparenza dei piani di preparazione alle emergenze per minimizzare i rischi sistemici delle minacce sanitarie, digitali e naturali;
- accompagnare la trasformazione digitale per includere le persone e soddisfare il bisogno di maggiori competenze, promuovendo maggiori investimenti in connettività;
- promuovere la finanza sostenibile e supportare la finanza d’impatto anche armonizzando a livello globale le tassonomie, gli standard globali di rendicontazione ESG e le metriche di impatto;
- favorire, anche attraverso la collaborazione tra pubblico e privato, gli investimenti in infrastrutture sostenibili e gli interventi di rigenerazione urbana;
- sostenere gli investimenti nella salute e nelle scienze della vita come risorsa strategica nei partenariati pubblico-privato, per contrastare la pandemia, garantire un’equa distribuzione dei vaccini, migliorare la resilienza e il benessere mondiale;
- colmare il divario di genere eliminando le barriere economiche, sociali e culturali che impediscono alle donne di partecipare equamente all’economia e porre le basi verso un futuro professionale attraverso le discipline STEM;
- promuovere partnership pubblico-privato e governance sostenibile delle imprese per favorire la legalità e la lotta alla corruzione, con processi di compliance aziendale che siano in grado di tenere insieme la remunerazione degli azionisti con la creazione di valore per gli stakeholder;
- rendere più efficaci le misure per l’impiego e i sistemi educativi per favorire l’accesso alle nuove competenze.
Le 9 task force del B20
Le 9 task force del B20, con oltre 1.000 delegati e 2.000 partecipanti totali, hanno elaborato ciascuna un Policy Paper con l’indicazione di specifici KPI per poter misurare l’azione dei governi.
I lavori sono stati guidati da: Barbara Beltrame Giacomello per la task force Commercio & Investimenti; Carlo Messina per la task force Finanza & Infrastrutture; Francesco Starace per la task force Energia & Efficienza delle Risorse; Gianpietro Benedetti per la task force Impiego & Formazione; Diana Bracco per l’Iniziativa Speciale sull’Empowerment Femminile; Claudio Descalzi per l’Action Council su Sostenibilità & Emergenze Globali; Sergio Dompé per Salute & Scienze della Vita; Maria Patrizia Grieco per la task force Integrità & Conformità; Maximo Ibarra per la task force Trasformazione Digitale.
La Dichiarazione del Summit finale del B20
Nell’indicare il percorso per sostenere il G20 e trasformare le criticità in nuove opportunità attraverso politiche e misure concrete e misurabili, la Dichiarazione Finale del B20 indica tra le principali priorità: interrompere la spirale protezionistica e rigenerare l’Organizzazione Mondiale del Commercio; accelerare la decarbonizzazione dell’economia globale e la transizione verso modelli energetici sostenibili; allineare e migliorare il monitoraggio dei rischi, la previsione delle crisi e la trasparenza dei piani di preparazione alle crisi globali; sostenere la trasformazione digitale per favorire l’inclusione e la creazione di nuove competenze; promuovere la rigenerazione urbana e gli investimenti ad impatto sociale; sostenere gli investimenti nella salute e nelle scienze della vita come risorse strategiche; colmare il divario di genere; promuovere una governance sostenibile pubblica e privata basata sull’impegno per la legalità e la lotta alla corruzione; modernizzare le politiche per l’impiego e i sistemi educativi.
Per raggiungere questi obiettivi, Emma Marcegaglia ha sottolineato che “è necessaria una cooperazione economica più coesa e una governance multilaterale al passo con i tempi, perseguendo politiche di bilancio ambiziose e coordinate, che fungano da corollario alle politiche monetarie nel sostenere la fiducia e gli investimenti. Constatiamo segnali incoraggianti: la cooperazione e la collaborazione vengono considerate adesso chiaramente come l’unico modo per contrastare e affrontare le minacce comuni”.
Nel 2021 il PIL globale potrebbe aumentare del 6% e del 5% circa nel 2022, mentre il volume globale del commercio potrebbe raggiungere quest’anno un’espansione del 10% e del 7% nel 2022.
I partecipanti al Summit finale del B20
Il Summit finale del B20, organizzato da Confindustria, ha visto la partecipazione, tra gli altri – oltre che del Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, della Presidente del B20, Emma Marcegaglia, e dei presidenti delle 9 task force – di:
Daniele Franco, Ministro dell’Economia e Finanze;
Elena Bonetti, Ministro delle Pari Opportunità e della Famiglia;
Vittorio Colao, Ministro dell’Innovazione Tecnologica;
Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica;
Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale;
Janet Yellen, Segretario al Tesoro USA;
Christine Lagarde, Presidente BCE;
Ngozi Okonjo-Iweala, Direttore Generale WTO;
Mathias Cormann, Segretario Generale OCSE;
Qu Dongyu, Direttore Generale FAO;
Jeff Bezos, Fondatore e Presidente di Amazon.com;
John Elkann Chairman e CEO EXOR N.V., Chairman and Executive Director Stellantis Group, Co-Chair B20 International Advocacy Caucus;
Joko Widodo, Capo di Stato e di Governo dell’Indonesia, prossimo presidente di turno del G20.