Pensioni

Toscana, Cassa integrazione in deroga, al via gli interventi per il 2016

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Nel 2015 ha permesso di sostenere il reddito di ben 13.000 lavoratori toscani le cui aziende, generalmente con meno di 15 dipendenti, vivevano una fase di crisi. Ma anche nel 2016 la Cassa integrazione in deroga potrà essere utilizzata sulla base delle linee guida approvate di recente a Firenze dalla commissione tripartita

La commissione, formata, da Regione, parti sociali e sindacali ha riconfermato il regolamento di gestione della misura del 2015 e preso atto delle nuove disposizioni contenuta nella legge di stabilità, secondo cui la durata massima della concessione per la Cig in deroga è stabilita nella misura massima di 3 mesi, per la mobilità in deroga di 4 mesi.

Su queste basi verranno ora prese in esame le prime domande già formalizzate in questi primi 20 giorni dell’anno: in tutto 100 che interessano oltre 500 lavoratori.

Nel corso della riunione, inoltre, la Commissione ha potuto di fatto chiudere i conti con l’annualità 2015: grazie alla recente assegnazione alla Regione Toscana di 35 milioni di euro nel riparto dei fondi per la Cig da parte del Ministero del Lavoro, è stato infatti possibile trasmettere all’Inps le autorizzazioni relative agli ultimi mesi dell’anno. Complessivamente, nel 2015, sono stati 68 i milioni di euro stanziati per finanziare questo ammortizzatore sociale.

L’organismo di concertazione, nella sua riunione odierna, ha poi espresso parere favorevole su un’altra misura importante per tanti lavoratori che usufruiscono dei contratti di solidarietà, cioè di quegli accordi, stipulati tra l’azienda e le rappresentanze sindacali, che, a fronte, di una diminuzione dell’orario di lavoro permettono di evitare riduzioni di personale.

Sulla base di questa proposta, avanzata dal consigliere del presidente Rossi Gianfranco Simoncini, anche questi lavoratori potranno infatti beneficiare delle risorse del fondo anticipi Cigs, che permette di avere garantita la continuità retributiva nel periodo intercorrente tra la concessione dell’ammortizzatore sociale e quello della effettiva disponibilità delle somme previste.

Grazie a questo fondo, il lavoratore può attivare un prestito pari alla somma che dovrà essere corrisposta, un prestito non oneroso perché sarà garantito dalla Regione e perché gli interessi saranno pagati con le risorse del fondo anticipi. Sino a oggi potevano usufruire di questa misura i lavoratori che hanno avuto autorizzata la cassa integrazione in deroga: sulla base di quanto definito, a breve (entro fine marzo per espletare tutto l’iter) questa misura riguarderà anche i lavoratori che hanno in essere un contratto di solidarietà.

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