Ambiente Imprenditoria

La fase 3 del settore aerospaziale è green

Secondo il report Horizon Shift per il 77% delle imprese del settore aerospaziale sarà orientata alla sostenibilità ambientale

Il settore aerospaziale ha compreso l’importanza della riduzione delle emissioni di CO2 e il 91% delle aziende considera l’impatto delle emissioni di inquinanti nell’atmosfera un fattore essenziale per la gestione imprenditoriale, tanto da considerare la “credibilità ambientale” una chiave di differenziazione nel mercato futuro.

Settore aerospaziale green, la promessa per il futuro sostenibile
Durante il lockdown il cielo è sembrato più azzurro, l’aria più tersa ed in effetti ogni analisi dell’aria lo ha confermato: i livelli di inquinamento sono scesi, l’aria era pulita, il livello di CO2 estremamente basso. Questa importante prova è valsa più di ogni movimento ecologista e le imprese del settore aerospaziale hanno capito che bisogna cambiare paradigma, anche in un’ottica di espansione futura. Oggi la reputazione in materia di sostenibilità ambientale vale, e vale molto. E infatti il secondo capitolo dell’indagine Horizon Shift – che raccoglie l’opinione dei leader dell’industria aerospaziale e aeronautica europea – sottolinea come più di tre quarti (77%) delle aziende intervistate siano convinte che la “credibilità ambientale” sarà la principale chiave di differenziazione nel futuro. Inoltre, il 72% è convinto che i nuovi materiali daranno la spinta nell’abbattere le emissioni e rendere i voli più sostenibili.

L’innovazione green del settore aerospaziale
Il 65% degli intervistati è convinto che gli investimenti in innovazione capaci di ridurre le emissioni dovrebbero continuare nonostante la pandemia, con un 42% che sta già trasformando la supply chain in ottica di riduzione delle emissioni di anidride carbonica. I dirigenti del Composite Technology Center, del Gruppo Schiebel e di Tecnam sono stati tra gli 80 senior leader recentemente intervistati per capire come questo mercato di importanza strategica stesse cercando di riprendersi dall’enorme impatto della diffusione del corona virus: l’ultimo sondaggio è stato condotto a giugno, dopo un primo sondaggio che ha coinvolto 325 leader dell’industria condotto a febbraio e marzo, proprio in concomitanza con le prime fasi della pandemia.

Il report Horizon Shift
Quest’ultimo report presenta una visione unica del settore, in particolare per quanto riguarda i cambiamenti intervenuti a seguito della crisi. Oltre ai miglioramenti relativi all’ambiente, le aziende non nascondono di attendersi un sostegno da parte dei governi, con pacchetti di stimolo per aiutarle a creare nuovi flussi di reddito, incorporare l’innovazione nella catena di fornitura e portare rapidamente sul mercato nuovi prodotti. Il 39% crede che gli investimenti in infrastrutture siano urgenti, mentre 1 su 3 vorrebbe una politica fiscale più favorevole con agevolazioni fiscali o sovvenzioni per gli investimenti in ricerca e sviluppo.

Nuovi modelli di business per il settore aerospaziale
“Le crisi rappresentate dal cambiamento climatico e dal lockdown stanno cambiando l’industria aerospaziale” commenta Bjoern Klaas, Vice presidente e Direttore generale di Protolabs Europe, il produttore più veloce al mondo di prototipi e componenti prodotti in volumi ridotti. “Emergeranno aerei, modelli di business e supply chain sempre più innovative. La sopravvivenza non sarà una transizione rapida, ma si fonderà sulla resilienza a lungo termine e, in parte, la produzione della prossima generazione di aeromobili vedrà una migliore aerodinamica, minore peso e più efficienza dal lato consumi: saranno in definitiva meno inquinanti.

La nuova importanza della sostenibilità ambientale per il settore aerospaziale
“Il nostro ultimo report Horizon Shift lo mette chiaramente in evidenza” prosegue Bjoern Klaas: “Il 77% delle aziende ritiene che le prestazioni ambientali saranno un elemento chiave di differenziazione, con un aumento di 9 punti percentuali rispetto a quando abbiamo posto la stessa domanda nel nostro sondaggio iniziale, poco prima del lockdown”. Il 91% dei leader intervistati ammette che la riduzione della CO2 sta avendo una qualche forma di impatto sul modo in cui gestiscono le loro aziende e la buona notizia per il settore aerospaziale europeo è che sembra che abbiano deciso di affrontare la sfida trasformando le supply chain e sviluppando nuove tecnologie e materiali. Un esempio: all’inizio di quest’anno, Airbus ha confermato il suo impegno per la riduzione dell’anidride carbonica, facendo da apripista di un’industria aeronautica mondiale più sostenibile – impegno che riguarderà necessariamente tutta la sua supply chain.

I miglioramenti del settore aerospaziale
Il report Horizon Shift approfondisce le sfide che la supply chain deve affrontare e i miglioramenti che il settore aerospaziale sta adottando per vincerle. In cima alla lista delle preoccupazioni da qui a 2 anni sono l’ottemperanza alla normativa ambientale, seguita dalla mancanza di flessibilità e dei lunghi ritardi della supply chain (69%), la lentezza dei processi di certificazione (60%) e la volatilità dei costi delle materie prime e la loro reperibilità (57%). Dalla ricerca è emerso che le aziende si prefiggono di utilizzare tecniche di produzione avanzate per migliorare la produttività e la produzione, realizzando una gamma più flessibile di prodotti (63%) e consegnando più rapidamente i pezzi o l’aeromobile stesso (58%).

Anche la stampa tridimensionale viene utilizzata dal settore aerospaziale
L’evoluzione della stampa 3D, da tecnologia di prototipazione a tecnologia di produzione consolidata, è stata anch’essa presa in considerazione nell’indagine Protolabs: le aziende la utilizzano per aumentare la rapidità di produzione, ridurre gli scarti e concentrare singoli componenti da assemblare in un unico pezzo stampato in 3D di minore peso.

Le difficoltà finanziarie del settore aerospaziale
Bjoern Klaas conclude: “Le aziende che stanno attraversando un momento di difficoltà finanziaria in seguito alla pandemia da Sars CoV-2 si stanno concentrando su vincite veloci e rapidità di accesso al mercato. Un modo per pianificare il futuro è creare nuovi flussi di entrate, ma per farlo è necessario ottimizzare la supply chain ed essere più rapidi. Nel lungo periodo, la nostra indagine sottolinea come l’industria aerospaziale e aeronautica assumerà talenti, implementerà nuove tecnologie, impiegherà nuovi materiali ed espanderà le sue competenze nella manifattura. Potrebbero inoltre ottenere inaspettatamente alcuni risultati positivi dalla crisi: la flessibilità data da catene e processi di fornitura innovativi potrebbe essere la soluzione vincente che risponde alle crescenti pressioni per produrre aerei sempre più ecologici”.

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