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Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico

Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico

L’unico appuntamento al mondo per la promozione di siti e destinazioni archeologiche, si svolgerà a Paestum, in provincia di Salerno, dal 17 al 20 novembre. Una serie di appuntamenti – di cui uno specifico per le donne – anche per chi è archeologo o esercita professioni collegate al turismo culturale, nonché per chi vuole studiare queste materie

Gli assessori al turismo di tutte le Regioni italiane, insieme con quelli ai beni e alle attività culturali, saranno presenti nella giornata di apertura di questa manifestazione che ormai da anni rappresenta l’unica opportunità imprenditoriale di chi opera nel settore turistico che integra diverse culture.

La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico  giunge quest’anno al suo XIV appuntamento. Essa si propone di promuovere le destinazioni archeologiche di tutto il mondo favorendo la commercializzazione di prodotti turistici specifici e considerando le necessità delle imprenditrici e degli imprenditori del settore in relazione all’aumento delle visite in bassa stagione. Il tutto contribuendo all’andamento economico del proprio Paese, anche grazie all’aumento delle opportunità di lavoro.

Con un’area espositiva di 16 mila mq (vedi la mappa allegata) che raccoglie espositori provenienti da 30 Paesi e 80 buyers esteri , nonché i rappresentanti di 90 CRAL, la Borsa permette alle imprese del settore di far conoscere la propria offerta e approfondire la conoscenza di temi inerenti la fruizione dei beni culturali e la cooperazione fra i popoli. Tutti elementi importanti per la propria attività professionale.

Per realizzare questo impegno, la borsa permette di partecipare al workshop tra domanda e offerta, grazie al quale le imprese italiane possono presentare la propria offerta turistica ai buyers esteri, che sono stati selezionati dall’ENIT (la nostra Agenzia Nazionale del Turismo) e che provengono da: Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Russia, Spagna, Stati Uniti, Svezia e Svizzera. Al contempo, gli operatori turistici italiani potranno conoscere l’offerta turistica delle altre nazioni.

Ogni anno, viene scelto un Paese ospite, rappresentativo della manifestazione per via dei propri beni archeologici. Quest’anno è stata scelta la Turchia, e per questo l’immagine scelta per la Borsa 2011 è quella delle gigantesche teste di pietra che adornano il Tempio del re Antioco in cima al Monte Nemrut. Il patrimonio archeologico della Turchia sarà illustrato venerdì 18 novembre alla presenza del Ministro della Cultura e del Turismo, Ertuğrul Günay, e dai Direttori delle Missioni Archeologiche Italiane.

Oltre alla Turchia, saranno mostrate le mete archeologiche di altri Paesi. Ad esempio all’incontro sulla “Tutela del patrimonio e turismo culturale in tempo di crisi” interverranno il Direttore Generale
dell’ICCROM, Mounir Bouchenaki, i direttori delle testate archeologiche italiane ed estere, i Ministri della
Cultura di Albania, Georgia, Iraq, Tunisia, il Ministro del Turismo della Cambogia.

Per chi lavora nel settore archeologico

Saranno moltissimi gli appuntamenti che arricchiranno la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (in allegato all’articolo troverete il programma completo) e tra questi anche quelli specifici per gli archeologi. Segnaliamo soprattutto la convocazione degli Stati Generali dell’Archeologia sul tema “la professione dell’archeologo. Chi fa archeologia in Italia”, organizzato dalla Direzione Generale per le Antichità e dalla Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con ANA (Associazione Nazionale Archeologi) e CIA (Confederazione Italiana Archeologi).

Per chi ha la passione dell’archeologia, in occasione del trentennale della rivista “Archeologia Viva”, una conferenza dal sicuro fascino: “Ci sono ancora civiltà da scoprire?”. Vi interverranno: Louis Godart, Consigliere per la Conservazione del Patrimonio Artistico della Presidenza della Repubblica; Piero Bartoloni, Ordinario di Archeologia Fenicio-Punica dell’Università di Sassari; Adriano La Regina, Presidente dell’Istituto Nazionale di Archeologia, già Soprintendente ai Beni Archeologici di Roma.

E, specifico per le donne, segnaliamo che l’ANA (Associazione Nazionale Archeologi) organizza in questa occasione anche il meeting “Donne a Archeologia: le difficoltà della professione e le archeologhe che (r)esistono”.

Per quanto riguarda poi gli appuntamenti dedicati ai giovani che vogliono studiare archeologia o turismo culturale e materie collegate, le università presenteranno corsi di laurea e master in Archeologia, Beni Culturali e Turismo Culturale, mentre gli esperti del settore illustreranno le figure professionali e le competenze emergenti.

Saranno anche aperti i laboratori di archeologia sperimentale, curati dal Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo e dall’Associazione culturale Archeologia Sperimentale.

Per partecipare alle prossime edizioni

La Borsa è promossa e realizzata dalla Provincia di Salerno sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero degli Affari Esteri, dell’ICCROM (Centro Internazionale per lo studio della conservazione e il restauro dei beni culturali), dell’OMT (Organizzazione Mondiale del Turismo) e dell’UNESCO in collaborazione con l’Enit e con il patrocinio del Consiglio d’Europa, del Ministro del Turismo, della Conferenza delle Regioni delle Province Autonome, dell’Automobile club d’Italia, di Federturismo, Confturismo, Assoturismo.

Le imprese che vogliono partecipare devono seguire il regolamento che alleghiamo. Vi troverete scritti gli orari e le modalità di partecipazione. Ogni anno va inviata la scheda di adesione entro il 30 settembre, per cui per quest’anno ora è tardi, ma ci si può iniziare a preparare per la prossima edizione, magari andando a dare un’occhiata a quella di quest’anno.

Ricordiamo che possono partecipare alla Borsa: tour operator, agenzie di viaggio, strutture ricettive, istituzioni ed enti locali, enti nazionali per il turismo (di ogni Paese), società di servizi turistici complementari, enti pubblici promotori di località e sedi archeologiche, associazioni di settore e in generale chiunque sia interessato al turismo archeologico.

 

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