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La Toscana intende ridurre l’Irap alle nuove imprese femminili

La Toscana intende ridurre l’Irap alle nuove imprese femminili

Per sostenere l’imprenditoria femminile, la Regione ha intenzione di utilizzare la leva fiscale e ridurre l’Irap, in particolare per favorire la nascita e la crescita di nuove imprese durante la fase di avvio

Si tratta della proposta di legge sulla competitività, che nei prossimi giorni verrà presentata alla giunta per la discussione e l’approvazione. Tale legge, nata per sostenere le imprese virtuose, potrebbe estendere i suoi effetti benefici alle aziende di nuova costituzione create da donne.

Come ha spiegato l’assessore Simoncini, “si tratta temi cruciali per lo sviluppo, perché senza aumentare l’apporto delle donne alla vita economica e produttiva non potranno esserci né crescita né fuoruscita dalla crisi. E’ per questo che la Regione ha varato la nuova legge regionale per l’imprenditoria giovanile e femminile, presto operativa grazie al bando che uscirà nelle prossime setttimane. E’ una legge che modifica la vecchia norma sull’imprenditoria giovanile, estendendone i benefici anche alle donne, per le quali non esiste alcun limite di età e ai lavoratori in cassa integrazione o mobilità. Prevede un ventaglio di incentivi che vanno non più contributi in conto capitale, ma nuove tipologie, fra loro cumulabili. Si tratta di contributi per l’abbattimento di interessi sui finanziamenti e prestazione di garanzie, l’ingresso nel capitale di rischio per le imprese innovative”.

La legge per l’imprenditoria giovanile, femminile e per i lavoratori in cassa integrazione o mobilità è stata approvata allo scopo di colmare il vuoto lasciato dall’esaurimento dei fondi nazionali relativi alla L.215. Essa fa parte di una serie di interventi a favore delle imprese e del lavoro femminile. Tra questi, l’assessore ha ricordato il patto per l’occupazione femminile siglato nel 2008: “il primo che ha coinvolto istituzioni e parti sociali, promuovendo una sinergia inedita fra risorse pubbliche e private attorni ai temi della crescita dell’economia in rosa”.

Tra le iniziative citate, anche gli accordi con il sistema bancario per facilitare l’accesso al credito “che resta uno degli scogli più difficili per le piccole imprese e, in particolare, quelle di donne”, e ancora: lo strumento del microcredito, i fondi per l’occupazione delle donne over 35, gli strumenti di conciliazione come i voucher, la carta formativa per riqualificare chi ha perduto il lavoro, “oltre a tutti gli strumenti a sostegno delle piccole e medie imprese che la Regione si appresta a rifinanziare”.

 

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