iornata Economia Pistoia

Giornata dell’economia

In Toscana si riflette sulle infrastrutture dell’Area Metropolitana Firenze-Prato-Pistoia

Presentato un questionario rivolto a 200 imprese del territorio. Tra le priorità richieste dal tessuto produttivo, maggiori investimenti in rete stradale e autostradale, rete ferroviaria, telecomunicazioni. E maggior coordinamento tra gli enti locali per sveltire le procedure.

“La giornata dell’economia metropolitana”. È’ questo il titolo del convegno che a Pistoia ha cercato di tracciare una sintesi dei tempi e delle modalità che potrebbero portare il territorio attualmente amministrato dalle Province di Firenze, Prato e Pistoia alla costituzione di una Area Metropolitana. Un unico ente, cioè – già previsto dalla normativa vigente – che non sia solo la somma delle tre realtà provinciali, ma qualcosa di più.

Se il dibattito a livello amministrativo è ormai un tema d’attualità, in Toscana, come nelle altre città dove è previsto l’avvio della Città Metropolitana (tra le altre anche Torino, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Roma), “la giornata dell’economia” a Pistoia ha aggiunto il punto di vista dell’impresa
Presenti alla giornata i responsabili delle realtà camerali di Firenze, Prato e Pistoia, il Presidente di Unioncamere Nazionale Ferruccio Dardanello, il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, l’Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, e il Direttore Generale della Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo del Gruppo Intesa Sanpaolo, Andrea Bressani.

Cuore della mattina, la presentazione dello studio “Le infrastrutture dell’Area Vasta”, realizzato da Camere di Commercio – Universitas Mercatorum. Dalla ricerca emerge il punto di vista del mondo imprenditoriale rispetto al riordino istituzionale, alle grandi opere e allo stato dell’arte infrastrutturale in quest’area della Toscana. Una zona di oltre 4.800 km quadrati, che conta più di un milione e mezzo di abitanti e che supera le 175mila imprese attive.
Aeroporti, rete ferroviaria, rete stradale e autostradale, impianti e reti energetiche e ambientali, reti per le telecomunicazioni: sono i temi al centro del questionario, rivolto a 200 imprese di un campione rappresentativo dei tre territori di Firenze, Prato e Pistoia, realizzato tra aprile e maggio 2012.
In termini generali, le valutazioni espresse sul livello di dotazione dell’area sono abbastanza positive, con una prevalenza di giudizi al di sopra della sufficienza (6,2) per tutte le cinque categorie considerate. Nello specifico le imprese di quest’area della Toscana si dicono soddisfatte nel caso delle reti per le telecomunicazioni nel 75% dei casi, per passare al 72,9% relativamente alla rete stradale e autostradale, al 72,3% agli impianti e alle reti energetiche e ambientali, al 68,0% per la rete ferroviaria e al 63,7% per la dotazione aeroportuale.
“Se abbiamo deciso di dedicare questa giornata alle infrastrutture dell’area metropolitana” ha detto Vasco Galgani, Presidente della Camera di Commercio di Firenze, “non si tratta di un convegno di studio, ma di una esigenza concreta che proviene da poco meno della metà del sistema produttivo regionale. Il mondo dell’impresa è già da tempo orientato alla dimensione metropolitana, sia come mercato, sia come bacino di approvvigionamento, sia come luogo di risparmi di scala. A maggior ragione quando si entra nell’ottica delle infrastrutture. L’area vasta Firenze–Prato–Pistoia, con infrastrutture materiali e immateriali funzionali e moderne, può diventare la “locomotiva” che traina l’economia regionale verso una stabile ripresa”.

Dal punto di vista imprenditoriale, le infrastrutture indicate come prioritarie sono le strade e le autostrade nel 57,4% dei casi. L’intervento ritenuto necessario e urgente per migliorarle è anzitutto l’aumento dell’efficienza (42,2%), seguito dalla possibilità di diminuzione dei costi (33,8%) e quindi dallo sviluppo dell’accessibilità (24,1%). Il secondo nodo infrastrutturale sul quale secondo il tessuto economico locale c’è bisogno di investire è la rete ferroviaria, segnalata nel 17,7% dei casi. Al terzo posto le reti per le telecomunicazioni (14,7%). Seguono, con percentuali ridotte, la rete degli aeroporti (6,2%) e degli impianti e delle reti energetiche e ambientali (4,1%). Insomma: una migliore infrastrutturazione del territorio può essere una cambio di prospettiva rispetto alla crisi globale. “Pistoia, per la sua storia e per la sua vocazione” dice il Presidente della Camera di Commercio di Pistoia, Stefano Morandi, “non poteva non focalizzare l’attenzione su questo argomento indispensabile per lo sviluppo regionale che deve contare su servizi efficienti per superare le barriere e proiettarsi verso l’internazionalizzazione. Più infrastrutture, materiali ed immateriali, possono rappresentare una via di uscita da questo difficile periodo congiunturale. Tanti progetti sono stati elaborati, condivisi e inseriti anche nella programmazione regionale. È giunto il momento di cantierarli. Il territorio non può più aspettare”.

 

Giornata Economia Pistoia

La domanda di chiusura del questionario riguardava un possibile suggerimento o orientamento per la Pubblica Amministrazione in tema di infrastrutture. L’aspetto sottolineato maggiormente ha riguardato la richiesta di un maggiore coordinamento fra gli enti locali, segnalato nel 39,3% dei casi, con accentuazioni per le imprese di Firenze e appartenenti al settore del commercio. Con una quota inferiore alla metà, segue  l’esigenza di sviluppare maggiori capacità di attrarre risorse economiche (17,9%), richiesta proveniente in particolare dalla provincia di Pistoia e nuovamente dalle imprese commerciali. Il terzo aspetto emergente si collega a una richiesta di ampliamento della capacità di rappresentare le istanze del territorio e delle imprese in contesti regionali, nazionali e sovra nazionali (16,2%), rispetto al quale la maggiore caratterizzazione emerge per la provincia di Firenze e per le aziende degli altri servizi. Seguono indicazioni riguardanti esigenze di miglioramento dei tempi di attuazione delle azioni programmate (12,0%), maggiori disponibilità di risorse economiche dedicate (7,9%), miglioramenti dell’azione di programmazione (3,9%) e un incremento di azione di concertazione con imprese, parti sociali, cittadini (2,8%).

“Abbiamo voluto rendere l’area metropolitana uno spazio meno astratto, cercando di raccontarne le potenzialità (e le debolezze) con uno studio che ce la raccontasse dal punto di vista delle infrastrutture e delle  imprese che qui operano” ha detto Carlo Longo, Presidente della Camera di Commercio di Prato. “Credo che sia emerso un quadro interessante, che dimostra come i rapporti tra le tre province siano da un punto di vista funzionale molto stretti. La condivisione di alcune strategie tra Firenze, Prato e Pistoia credo che sia diventata irrinunciabile. Questo lavoro del sistema camerale è a disposizione di istituzioni e aziende”.

Agnese Fedeli

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