Progetto-donne-Europa-lavoro

Creare imprese al femminile: il Progetto Europa-Donne-Lavoro

Presentato a Monza un “percorso sperimentale multi regionale” in grado di promuovere un nuovo modello di occupabilità delle donne

Coinvolge la Lombardia, il Veneto, la Sardegna e la Sicilia: quattro regioni per rappresentare tutta l’Italia, da Nord a Sud, con problemi diversi ma con la stessa voglia di creatività, e con una attenzione specifica alle donne e alle loro esigenze di fronte al lavoro. Il progetto si propone infatti di “sviluppare le condizioni personali e le competenze organizzative e territoriali per creare imprese al femminile”, definite come “realtà d’impresa in grado di coniugare occupazione, rispetto della soggettività femminile e qualità della vita familiare”.

 

 

Gli obiettivi del progetto

Il progetto, che si rivolge soprattutto a donne inoccupate e/o disoccupate, alle over 45 e alle giovani diplomate o laureate, ma che è aperto a tutte le donne residenti nelle aree in cui viene realizzato, mira a far acquisire alle destinatarie degli interventi una cultura imprenditoriale, che consenta l’inserimento – o il reinserimento – nel mondo del lavoro, e che guidi alla fondazione di innovative imprese al femminile, soprattutto nel settore turistico e culturale, anche mediante l’applicazione delle nuove strategie di promozione aziendale che si fondano sull’uso degli strumenti web: Social media Marketing, Digital marketing, e-commerce strategy.

Il progetto è attento ad offrire opportunità di impiego in grado di conciliare l’attività lavorativa con la qualità della vita personale e familiare. Perchè ciò avvenga, dicono gli organizzatori, è necessario creare innovative imprese al femminile, caratterizzate da una forte spinta al lavoro di rete, che coinvolga le istituzioni, le imprese e il territorio, capaci di raccordarsi con i bisogni di sviluppo economico locale.

L’impresa turistica al femminile: nuova opportunità emergente

L’interesse del progetto si rivolge in particolar modo alla promozione turistica locale: turismo culturale, ambientale, valorizzazione digitale del territorio, virtualizzazione del patrimonio turistico rappresentano altrettanti settori di sviluppo da orientare secondo i processi di internazionalizzazione dei flussi turistici, con particolare attenzione ai paesi in forte espansione e crescita economica. L’obiettivo, insomma, è sviluppare competenze tecnico-professionali e organizzative per la creazione d’impresa, in modo da preparare le donne ad operare nei settori emergenti, che sono quelli delle nuove tecnologie, in particolare applicate al turismo culturale, alla sostenibilità ambientale e alla promozione internazionale del “Brand turistico territoriale”. Su questi temi, infatti, la donna è tradizionalmente più attenta dell’uomo, e può rappresentare un volano per lo sviluppo di una economia creativa.

Le province coinvolte nel progetto Europa-Donne-Lavoro, che pertanto realizzeranno importanti attività di promozione territoriale, sono Brescia, Monza-Brianza, Verona, Nuoro e Catania.

Dimensione europea e pari opportunità

Il progetto, con il titolo E.W.W. (Europe-Women-Work), ha un’estensione transnazionale e multiregionale, e tra i paesi UE vede coinvolti, oltre all’Italia, il Portogallo, la Spagna e la Francia. La realizzazione è  possibile con la collaborazione dei Partner Attuatori (Associazione MeltLab-Gruppo di Lavoro “Europa Pari Opportunità”, Consorzio Concordia-II Nucleo Coop.Soc.onlus-Equal Opportunities and Cooperation, Consorzio Aristea-European projects and transnational partnerships), e prevede una serie di iniziative di formazione e informazione pensate per le donne, promuovendo “un’ampia gamma di interventi finalizzati a diffondere e sperimentare strumenti di pari opportunità in un’ottica di genere all’interno del tessuto sociale, delle istituzioni locali e tra i principali attori dello sviluppo socio-economico dei territori coinvolti, con una attenzione a porre al centro i rapporti tra sviluppo sostenibile, capacità imprenditoriali e di gestione d’impresa, mondo della donna nelle sue varie articolazioni (età, condizione, esperienza, etc.)”.

“In un momento come questo”, dicono i promotori del progetto, “caratterizzato da gravi incertezze economiche e sociali che colpiscono duramente le donne italiane, risulta indispensabile dare vita a concreti percorsi di sostegno della cultura d’impresa, per permettere alle donne di affermarsi, di creare ricchezza e contribuire fattivamente ai processi di cambiamento del tessuto economico e sociale.

Il progetto, in particolare, prevede lo sviluppo di una rete multiregionale di specifici “Service territoriali per le Donne” , integrati da una piattaforma digitale per la gestione di servizi di accompagnamento alla creazione di imprese, orientamento, bilancio delle competenze, formazione, informazione sulle opportunità europee (finanziamenti, progetti) e sull’accesso al microcredito per le imprese femminili”.

Gli sportelli pari opportunità

Nel mese di maggio sono stati avviati i Service territoriali nei comuni di Desenzano del Garda (Sportello Donna Desenzano del Garda), Ghedi (Sportello Donna Ghedi) e Siniscola (Sportello Donna Siniscola). Altri ne saranno attivati prossimamente.

Gli obiettivi principali degli sportelli pari opportunità saranno la diffusione della cultura della parità, la divulgazione delle informazioni riguardanti le opportunità esistenti in campo lavorativo, formativo, assistenziale e di tempo libero, il sostegno allo sviluppo dell’imprenditoria femminile e la realizzazione di ricerche e studi finalizzati alla conoscenza della situazione delle donne nella famiglia, nel lavoro, nella sanità, nella politica e nella comunità. Gli sportelli promuoveranno la pari rappresentanza nel processo decisionale, favorendo la partecipazione delle donne nella politica, nell’economia, nella scienza e nella tecnologia, e opereranno per lo sviluppo di  una cultura di reciproco riconoscimento fra i generi e per l’eliminazione di stereotipi sessisti nell’istruzione, nella formazione e nella società in genere.

Dal lavoro degli sportelli discenderanno protocolli di intesa per l’affermazione di una cultura della conciliazione dei  tempi di vita e di lavoro e per la realizzazione di iniziative volte alla valorizzazione della creatività femminile.

Laura Carmen Paladino

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