Politica e donne

Assemblea annuale movimenti femminili FVG

Assemblea annuale movimenti femminili FVG

Terminati la scorsa settimana i lavori dell’assemblea annuale delle associazioni femminili e dei movimenti delle donne alla quale hanno partecipato le consigliere di parità, le Commissioni e le referenti di pari opportunità degli Enti locali, le rappresentanti delle associazioni e dei movimenti femminili, delle formazioni politiche e delle organizzazioni imprenditoriali e dei lavoratori

L’assemblea, tenutasi presso la sede del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, è stata presieduta da Santa Zannier, si è svolta proprio nel cinquantennale dello Statuto di autonomia della Regione. Essa è servita a registrare necessità, esigenze ed istanze rispetto a vari temi che interessano le donne.

“Il nostro” ha dichiarato Santa Zannier “vuol essere un impegno sempre maggiore a intervenire in modo incisivo sui problemi delle donne e proprio per allargare il confronto abbiamo voluto che quest’anno fossero presenti all’assemblea anche associazioni straniere”. La vicepresidente del consiglio regionale, Annamaria Menosso, ha sottolineato l’impegno della commissione regionale per le pari opportunità a portare avanti con serietà e determinazione le lotte femminili, come quella di sensibilizzare l’opinione pubblica e i rappresentanti politici sull’importanza di una maggiore presenza femminile in diversi organismi – istituzionali e non.

La doppia preferenza di genere nelle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale è stato un obiettivo perseguito con determinazione ma, ha aggiunto la vice presidente Menosso, “purtroppo non si è riusciti a farne nulla, nonostante una volontà diffusa e un’apposita proposta di legge depositata in Consiglio regionale. Non si è voluto recepire una norma che è indice di maturità e di democrazia. Ma non dobbiamo fermarci perché da qui all’ultima sessione di lavori d’Aula di fine marzo c’è il tempo, e speriamo ci sia anche la volontà, di inserire nella legge omnibus una norma che recepisca almeno la legge nazionale 215 del novembre 2012, che prevede la doppia preferenza di genere nei Comuni con popolazione superiore ai 5000 abitanti. Anche se non sarà applicabile per le consultazioni di aprile, sarà comunque buona per tutte le future elezioni. Ci impegneremo per ottenere almeno questo risultato”.

Nel corso dell’assemblea si sono susseguiti gli interventi delle rappresentanti femminili, comprese quelli delle associazioni straniere, che hanno portato esempi concreti della condizione delle donne immigrate nella vita quotidiana della nostra società, parlando di problemi legati a integrazione, diritti, religione, cultura, istruzione. 

Elena Sisti, che a Milano si occupa di consulenze per Amministrazioni nazionali e organismi internazionali sull’analisi macroeconomica e project financing, è intervenuta sul mondo delle organizzazioni no-profit, combinando l’esperienza pluriennale e la conoscenza del mercato alla sensibilità verso tematiche di sviluppo sostenibile e responsabilità sociale.

Tutti interventi molto toccanti che hanno messo in mostra ancora una volta le competenze femminili che non riescono però ad emergere in un mondo dove l’impero maschile continua essere dominante.
Il lavoro dell’attuale Commissione pari opportunità intanto continua indefesso, anche se si tratta dell’ultimo anno, poiché il mandato sta per scadere e la Commissione potrà restare in carica – in regime di prorogatio – fino a quando non sarà eletta la prossima, con il nuovo Consiglio regionale.

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