Diritti

Il Presidente dell’Ordine perora la causa dei giornalisti

In occasione della conferenza stampa di fine anno del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, il Presidente dell’Ordine dei giornalisti Enzo Iacopino mette in luce le difficoltà in cui versa la categoria e chiede un intervento politico urgente

Una legge professionale antiquata, che non rispecchia più la situazione reale della stampa di oggi, della società di oggi, dell’Italia di oggi. Tanto per cominciare. E poi: una categoria di lavoratori sottopagati e sfruttati che, al danno, vede aggiungersi la beffa da parte di quei cittadini che la ritiene una casta di privilegiati. E ancora, ciliegina sulla torta, una normativa sull’equo compenso che sancisce che i giornalisti debbano accontentarsi di 3.000 euro l’anno lorde per vivere degnamente. E cosa dire dei processi per diffamazione senza alcun fondamento? Intentati al solo scopo di ridurre al silenzio la stampa, di far vivere nel terrore i giornalisti che non possono permettersi di fare inchieste, di scavare e portare alla luce la verità, per paura di essere costretti a pagare le spese per la difesa, le spese processuali e le eventuali sanzioni pecuniarie per un totale che equivale alle loro entrate economiche di anni di lavoro?

Tanti insomma i nodi da sciogliere che rendono ancora più intricata una professione già di per sé complessa e carica di responsabilità: quella del giornalista, un tempo apprezzata, oggi bistrattata. Ma ascoltiamo direttamente le parole che il Presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti ha rivolto al Presidente del Consiglio Matteo Renzi per chiedere di porre attenzione anche a questa categoria di lavoratori, ché non vale meno di altre: guarda il video.

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