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Osservatorio sul Precariato: i dati di maggio 2015

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L’INPS ha pubblicato i dati confortanti dell’Osservatorio sul Precariato. Nei primi cinque mesi del 2015 sono infatti aumentate le assunzione a tempo indeterminato ma anche i contratti a termine. Diminuite invece le assunzioni in apprendistato

Tra gennaio e maggio 2015 le assunzioni a tempo indeterminato sono aumentate di 152.722 unità rispetto allo stesso periodo del 2014. I contratti a termine sono aumentati di 51.270 unità mentre “gli apprendistati” sono calati di 19.021 unità.

Nei primi 5 mesi del 2015 ci sono state in tutto 2.351.183 nuove assunzioni. Ovviamente nello stesso periodo ci sono state anche persone che hanno smesso di lavorare, in questo caso le cessazioni sono state 1.835.097. Il saldo è pertanto positivo ed è pari a +516.086 persone che hanno iniziato a lavorare. Più dello stesso periodo dell’anno scorso, quando il saldo – sempre positivo – era stato pari a +233.702 nuovi contratti di lavoro.

Da gennaio a maggio 2015 le nuove assunzioni a tempo indeterminato stipulate in Italia, rilevate da Inps, sono state 760.059, il 25,1% in più rispetto all’analogo periodo del 2014.
Le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine, comprese le “trasformazioni” degli apprendisti, sono state 261.877 (l’incremento rispetto allo stesso periodo del 2014 è del 20,5%). Pertanto, la quota di assunzioni con rapporti stabili è passata dal 34,60% dei primi cinque mesi del 2014 al 39,11% dei primi cinque mesi del 2015. In particolare, nel corso del mese di maggio 2015 la quota di nuovi rapporti stabili è stata pari al 41,5%, in calo di 2,6 punti percentuali rispetto al mese di aprile (44,1%).

Sul complesso delle assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato effettuate nel corso del solo mese di maggio 2015, oltre il 59% fruisce dell’esonero contributivo triennale introdotto dalla legge di stabilità 2015.

Nel periodo gennaio-maggio 2015, le cessazioni a tempo indeterminato sono state 619.031, il 6,7% in meno rispetto ai primi cinque mesi del 2014, quando erano state 663.257. Sommate a quelle degli apprendisti e dei rapporti a termine, il numero delle cessazioni rilevate nei primi cinque mesi del 2015 è di 1.835.097, il 5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2014, quando erano state 1.932.510.

L’incremento delle assunzioni a tempo indeterminato 2015 su 2014 risulta superiore alla media nazionale in:

  • Friuli-Venezia Giulia (+ 67,6%), 
  • Umbria (+50,3%), 
  • Emilia-Romagna (+43,7%), 
  • Piemonte (+43,1%), 
  • Marche (+40,3%), 
  • Trentino-Alto Adige (+39,0 %), 
  • Liguria (+35,7%), 
  • Veneto (+35,0%), 
  • Lombardia (+30,1%), 
  • Lazio (+28,3%), 
  • Sardegna (+27,0%),
  • Toscana (+26,6%).

La distribuzione dei nuovi rapporti di lavoro per qualifica presenta, nel periodo 2015 in esame rispetto al 2014, un aumento della quota di impiegati, che passa da 23,8% a 31,5%, questa variazione comporta una diminuzione delle quote degli operai e degli apprendisti.

In aumento anche il lavoro full time rispetto al part time, i nuovi rapporti di lavoro a tempo pieno rappresentano il 67,4% del totale delle nuove assunzioni nei primi cinque mesi del 2015, in aumento di 4,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2014.

pdf Scarica il rapporto dell’Inps!

(D.M.)

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