Salute e benessere

Sanità: porte aperte negli ospedali “in rosa”

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In occasione della prima Giornata nazionale di salute della donna visite e consulti gratuiti nelle 170 strutture convenzionate

Sono oltre 170 le strutture ospedaliere che si prendono cura delle donne, offrendo gratuitamente visite e consulti clinici, diagnostici e informativi. Dal 22 al 28 aprile, negli ospedali italiani premiati con i bollini rosa dell’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), è in programma la ‘(H)Open Week’ per celebrare la prima Giornata nazionale dedicata alla salute della donna, istituita dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e fissata per venerdì 22 aprile. L’iniziativa gode del patrocinio di numerose società scientifiche e associazioni di pazienti e del contributo incondizionato di Cosmetici Magistrali e Grunenthal Italia. 

Le strutture saranno facilmente identificabili grazie al bollino rosa, simbolo dell’iniziativa.

I bollini rosa – programma risultato vincitore del concorso Progetti per le donne organizzato da Women for Expo e Padiglione Italia – non sono altro che un riconoscimento che Onda attribuisce dal 2007 agli ospedali italiani ‘vicini alle donne’, ossia quelle strutture che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili, riservando particolare attenzione alle specifiche esigenze dell’utenza rosa.

Sul sito www.bollinirosa.it è disponibile l’elenco dei servizi offerti dagli ospedali aderenti e le modalità di prenotazione. Durante la settimana verrà dedicata particolare attenzione alla sensibilizzazione, alla prevenzione e alla cura delle principali malattie femminili: “migliorare l’accesso delle donne al servizio sanitario nazionale, promuovere l’informazione sulle diverse patologie femminili per garantire un progresso nella medicina di genere, sono tra gli obiettivi degli ospedali con i bollini rosa” spiega Francesca Merzagora, presidente di Onda. “Le aree specialistiche coinvolte sono: diabetologia, dietologia e nutrizione, endocrinologia, ginecologia e ostetricia, malattie cardiovascolari, malattie metaboliche dell’osso, neurologia, oncologia, reumatologia, senologia e sostegno alle donne vittime di violenza. Crediamo nel lavoro in rete di istituzioni, società scientifiche, ospedali, associazioni e welfare community per promuovere la salute della donna e promuovere la salute della donna significa promuovere la salute collettiva, a partire dalla famiglia”.

(dar)

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