Il MISE ha riaperto dal 7 febbraio lo sportello online per presentare le richieste relative alla Nuova Sabatini 2019 cui hanno diritto micro e piccole e medie imprese
“Abbiamo rifinanziato la misura, che assieme alle altre ci permetterà di iniettare 8 miliardi nell’economia reale italiana” ha annunciato il Ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio.
Lo stanziamento previsto è di 480 milioni di euro e consisterà in una doppia agevolazione: da una parte l’accesso al Fondo di garanzia per le PMI (si ricorda che nella dicitura PMI vengono ricomprese anche le micro imprese e i professionisti) a sostegno dei finanziamenti forniti da banche e intermediari finanziari, dall’altra un contributo a fondo perduto da parte del MISE (Ministero dello Sviluppo economico) rapportato agli interessi su tali finanziamenti. In totale la copertura arriva al 100% degli investimenti che le imprese vorranno effettuare per l’acquisto (anche in leasing) di beni strumentali.
Sono ammissibili le spese di acquisto di impianti, macchinari, attrezzature industriali, attrezzature commerciali, hardware, software e tecnologie digitali compresi gli investimenti in big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D e radio frequency identification.
L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing) ma per rientrare nell’agevolazione non può durare più di 5 anni e l’importo deve essere compreso tra 20.000 euro e 2 milioni di euro.
Nuova Sabatini 2019 – I requisiti
Possono accedere alla Nuova Sabatini 2019 le imprese che, alla data di presentazione della domanda:
• sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca
• sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali
• non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea
• non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà
• hanno sede in uno Stato Membro purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento
Sono ammessi tutti i settori produttivi (compresi agricoltura e pesca) ad eccezione delle attività finanziarie e assicurative e di quelle “connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione”.
Per ulteriori informazioni sulla Nuova Sabatini 2019 si può accedere alla pagina dedicata del Ministero dello Sviluppo economico. Con la riapertura dello sportello è stato disposto anche l’accoglimento delle prenotazioni arrivate nel mese di dicembre 2018 e non soddisfatte per insufficienza delle risorse disponibili. Si avverte però che l’attuale finestra resterà aperta solo fino a esaurimento delle risorse disponibili.
Da quando è stata varata la Nuova Sabatini, nel 2013, sono state accolte 63.000 domande da parte delle micro e piccole e medie imprese, per un contributo totale da parte del MISE superiore a 1 miliardo di euro. “Data la sua importanza” ha dichiarato il Ministro Di Maio “abbiamo deciso di rifinanziare la misura nella legge di bilancio 2019 e questa, insieme altre iniziative del Governo, ci permetterà di iniettare a partire da quest’anno circa 8 miliardi nell’economia reale”.
La “Nuova Sabatini” è stata in questi anni un importante strumento agevolativo per l’ammodernamento e la crescita del sistema produttivo italiano ma il Ministro Di Maio ha sottolineato che per supportare le PMI si sta ridisegnando il piano Impresa 4.0 “in funzione delle piccole imprese e non solo le grandi aziende. Sono fiducioso che tutte le misure finora poste in essere, e quelle future, consentiranno di sostenere la domanda interna, le grandi e piccole aziende e di rilanciare l’intera economia italiana”.