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Viaggi e vacanze 2018. Rilevazioni Istat

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Pubblicato il Focus dell’Istat “Viaggi e vacanze 2018”, inserito nell’indagine sulle Spese delle famiglie allo scopo di ottenere informazioni sulla domanda turistica degli italiani

Il focus Viaggi e vacanze è inserito nell’indagine campionaria continua (svolta tutti i mesi dell’anno) sulle Spese delle famiglie italiane. Nel 2018 ha coinvolto 485 Comuni, con un campione annuale di circa 19.500 famiglie (circa 1.630 al mese) residenti nei 195 comuni che ogni mese hanno partecipato all’indagine (il campione effettivo è risultato di circa 18.000 famiglie). Il campione di famiglie da intervistare è estratto in modo casuale dalle Liste anagrafiche comunali.
Riportiamo i risultati del Focus in quanto possono essere utili alle imprese e ai lavoratori del settore turistico e dei comparti collegati.

Sintesi del focus Viaggi e vacanze 2018

Nel 2018 si stima che il numero complessivo di viaggi con pernottamento effettuati dai residenti in Italia sia pari a 78 milioni e 940 mila, valore in notevole crescita rispetto al 2017 (+19,5%) che rafforza la tendenza positiva registrata a partire dal 2016. L’aumento del numero è associato a una lieve diminuzione della durata media dei viaggi, che si attesta a 5,5 notti (5,7 per vacanza e 4,1 per lavoro), per un totale di 432 milioni di pernottamenti (+13,5%).
Nel 2018, aumentano le vacanze lunghe (oltre quattro notti), con un trend positivo per il terzo anno consecutivo (+12,7%), quelle brevi (+19,6% rispetto al 2017) e i viaggi di lavoro (+57,7%).
Il 79,3% dei viaggi ha come destinazione principale località nazionali (+16,7%), il restante 20,7% i Paesi dell’Unione europea, registrando una notevole crescita sull’anno precedente (+31,4%).
Le mete principali in Italia sono la Puglia (13,1%) e l’Emilia-Romagna (9,9%) per le vacanze lunghe estive e il Trentino-Alto Adige (31,0%) per quelle invernali. In autunno al primo posto si posiziona la Lombardia (14,2%) e in primavera la Toscana (14,1%), principale destinazione delle vacanze brevi dell’anno (16,4%).
La Francia è la destinazione preferita per le vacanze brevi all’estero (17,6%), la Spagna per quelle lunghe (12,6%) e per i viaggi di affari (12,4%).
Tra i viaggi con mete extra-europee, gli Stati Uniti sono la destinazione preferita sia per le vacanze lunghe (2,4%) sia per i viaggi di lavoro (3,9%).

Nel 2018 cresce il numero di turisti: in media, in un trimestre hanno viaggiato il 25,9% dei residenti (21,7% nel 2017). Nella stagione estiva è partita per le vacanze oltre un terzo della popolazione (+8,8% rispetto all’estate 2017). In questo periodo, la durata media si è ridotta leggermente rispetto al 2017 (7,8 notti).

Gli alloggi privati si confermano la sistemazione preferita, soprattutto per le vacanze lunghe (61,1% dei viaggi, 64,5% delle notti) mentre le strutture collettive sono più frequentate per i viaggi di lavoro (77,7% dei viaggi e 59,9% delle notti). Il 56,2% dei viaggi è prenotato direttamente (+20,5% rispetto al 2017), il 36,5% avviene senza prenotazione e solo il 6,6% tramite agenzia. Negli ultimi cinque anni, sono in costante aumento i viaggi prenotati via Internet (dal 31,8% nel 2014 al 46,0% nel 2018).
Tra le motivazioni delle vacanze, circa la metà è per riposo o svago; seguono le attività culturali (21,0%) anche se i residenti visitano, in proporzione, il patrimonio artistico, monumentale o archeologico più all’estero che in Italia (38,4% contro 16,6%).
L’auto rimane il mezzo di trasporto più utilizzato per viaggiare (59,2% dei viaggi), soprattutto per le vacanze brevi (70,8%, +28,0% rispetto al 2017). Seguono aereo (19,8%) e treno (10,0%).
Nel 2018 le escursioni, cioè gli spostamenti senza pernottamento, sono 83 milioni e 594 mila (+19,5% rispetto al 2017), effettuate in Italia nel 98,5% dei casi.

L’approfondimento

In aumento il numero di viaggi compresi quelli per motivi di lavoro
Nel 2018 la stima dei viaggi con pernottamento effettuati dalla popolazione residente è pari a 78 milioni e 940 mila, per un totale di 431 milioni e 893 mila pernottamenti.
I viaggi per motivi di vacanza sono circa l’89% del totale, quelli per motivi di lavoro circa l’11%. Alle vacanze è dedicato il 91,7% dei pernottamenti (8,3% ai viaggi di lavoro). Circa il 46% dei viaggi e il 76% delle notti trascorse in viaggio riguardano vacanze “lunghe” (4 o più notti).

Nel 2018 la domanda di turismo espressa dai residenti aumenta in modo significativo (+19,5% di viaggi sul 2017), accentuando la tendenza positiva registrata a partire dal 2016. Crescono le vacanze (+15,9%), ma soprattutto i viaggi di lavoro (+57,7%), che interrompono l’andamento negativo degli ultimi dieci anni, anche se risultano ancora lontani dai livelli registrati prima della crisi economica (8 milioni e 870 mila nel 2018, 21 milioni e 26 mila nel 2008).
Le vacanze lunghe consolidano il trend positivo già osservato nell’ultimo triennio (+12,7%). Più marcato l’incremento delle vacanze brevi (+19,6%).
Nel 2018, i pernottamenti crescono del 13,5%, trainati dai viaggi di lavoro (35,9 milioni contro 19,8 milioni del 2017). Aumentano anche le notti trascorse in vacanza (+12,9% per le vacanze brevi, +9,2% per quelle lunghe). Tuttavia la crescita dei pernottamenti è minore rispetto a quella dei viaggi: la durata media diminuisce quindi leggermente rispetto al 2017, scendendo a 5,5 notti (5,7 per le vacanze, 4,1 per i viaggi di lavoro).
Tra i viaggi di lavoro, quelli finalizzati a partecipare a riunioni d’affari tornano a rappresentare la quota principale per la prima volta dal 2014, quando si collocarono al primo posto ex aequo con quelli per prendere parte a congressi, convegni o altri eventi. Questi ultimi confermano la loro rilevanza, collocandosi al secondo posto (17,5%).
Le vacanze lunghe sono stabili nel trimestre estivo ma si incrementano in tutti gli altri trimestri dell’anno, rispetto agli stessi periodi del 2017. Nel trimestre primaverile si osserva la crescita più marcata (+37,9% di viaggi, +50,6% di notti) e un aumento anche della durata media (7,9 notti nel 2018 contro 7,2 nel 2017) (Prospetti 4, 5 e 6).
Le vacanze brevi, piuttosto stabili fino a settembre, nell’ultimo trimestre dell’anno aumentano in termini di viaggi e di notti di circa il 35% rispetto allo stesso periodo del 2017.
I viaggi per motivi di lavoro crescono in tutti i periodi dell’anno ma è nella parte centrale che si registrano gli incrementi più consistenti: +70% nel trimestre primaverile e raddoppio del numero di viaggi nel trimestre estivo, rispetto agli stessi periodi del 2017. Nel secondo semestre del 2018, il deciso aumento del numero di notti determina l’allungamento della durata media per viaggi di lavoro (5,5 notti in estate, 4,1 in autunno).

Cresce il numero dei vacanzieri estivi
Nel 2018 il 25,9% dei residenti ha effettuato almeno un viaggio, in media, in un trimestre (+4,2 punti percentuali rispetto all’anno precedente).
I turisti aumentano in tutte le aree del Paese, più marcatamente tra coloro che vivono al Centro, dove la quota di turisti supera il 30% (dal 24,6% del 2017). Nel 2018, il valore più elevato dei viaggi pro capite si riscontra nel Nord-est e nel Centro (entrambi 1,7 contro una media nazionale di 1,3). Il Nord-est si conferma la principale destinazione dei viaggi (26,3%) ma, anche nel 2018, il maggior numero di viaggi proviene dal Nord-ovest (30,8% dei viaggi totali).
I turisti per vacanza breve crescono mediamente del 10% nei primi tre trimestri, rispetto agli stessi periodi dello scorso anno, aumentando marcatamente nel trimestre autunnale (+42% rispetto a ottobre-dicembre 2017). I turisti per vacanza lunga, stabili nel trimestre estivo rispetto all’estate del 2017, aumentano nel primo (+29,5%) e nel quarto trimestre (+19,6%), ma soprattutto nel periodo primaverile (+34,5%), nel confronto con gli stessi periodi del 2017.
Il trimestre estivo si conferma quello con la più alta concentrazione di vacanze: parte, infatti, più di un terzo della popolazione (38%), mentre il 29,8% dei residenti fa almeno una vacanza lunga e l’11,2% almeno una breve (Prospetti 8 e 9).
I vacanzieri si incrementano dell’8,8% rispetto all’estate del 2017, soprattutto tra i 55-64enni (+21,7%) che, insieme ai 45-54enni, registrano aumenti di turisti per vacanza in tutti i trimestri dell’anno rispetto ai corrispondenti periodi del 2017.
Gli ultrasessantacinquenni restano il segmento di popolazione che viaggia di meno, sia nel trimestre estivo (solo il 23,2% va in vacanza almeno una volta), sia negli altri periodi dell’anno. Tuttavia, ad eccezione del periodo gennaio-marzo, in questa fascia di età i turisti registrano incrementi durante tutto l’anno, rispetto al 2017 (in estate, +11,5% sul corrispondente trimestre).

Vacanze lunghe: mete preferite Puglia in estate e Trentino Alto Adige in inverno
Nel 2018, il 79,3% dei viaggi ha come destinazione una località italiana, con un incremento del 16,7% rispetto al 2017. Il Nord rimane l’area del Paese con più potere attrattivo (37% dei viaggi) sia per le vacanze, soprattutto se brevi (43,6%), sia per i viaggi di lavoro (38,4%). Il Mezzogiorno continua a registrare quote più elevate del Centro per le vacanze lunghe (29% contro 12,2%) e meno consistenti per le brevi (17,2% contro 28,3%) e per i viaggi di lavoro (13,2% contro 21,3%).
I soggiorni all’estero (20,7%) mostrano una crescita più marcata (+31,4%) di quelli interni e si concentrano come sempre nei Paesi dell’Unione europea (13,7%) per tutti i tipi di viaggio. Si continua a viaggiare all’estero soprattutto per lavoro (27,1%) e in occasione di vacanze lunghe (28,2%).
Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio e Veneto si confermano le regioni italiane più visitate e accolgono complessivamente il 48,6% dei viaggi interni, con quote comprese tra il 12,3% della Toscana e l’8,3% del Veneto. Queste regioni sono le cinque destinazioni preferite sia per le vacanze sia per i viaggi d’affari; questi ultimi si concentrano soprattutto in Lombardia e Lazio (oltre il 35% del totale dei viaggi d’affari in Italia).

Gli alloggi e le strutture più scelti
Nel 2018 gli alloggi privati si confermano la sistemazione prevalente (54,1% dei viaggi e 61,1% dei pernottamenti), soprattutto per i soggiorni trascorsi in Italia (56,4% dei viaggi e 63,0% delle notti). Fuori dai confini, invece, si preferisce alloggiare in strutture ricettive collettive (54,6% dei viaggi), anche se gli alloggi privati rappresentano la quota prevalente in termini di pernottamenti (56,3%). Ciò è dovuto principalmente agli stili di viaggio dei residenti con cittadinanza straniera che prediligono, nella quasi totalità degli spostamenti all’estero, gli alloggi privati alle strutture ricettive collettive.
I viaggi con sistemazione in alloggi privati rappresentano la maggioranza dei viaggi in ogni area del Paese, ma nel Mezzogiorno costituiscono oltre i due terzi (67,4%). Si scelgono le strutture ricettive collettive soprattutto al Centro e al Nord (entrambi circa 48%), in particolare gli alberghi (entrambe 39,9%).

In forte aumento le vacanze in abitazioni di proprietà
Rispetto al 2017, i viaggi negli alloggi privati aumentano complessivamente del 19,2% (+55,4% all’estero). Questo tipo di sistemazione è scelta soprattutto durante le vacanze, specie se lunghe (61,1% dei viaggi e 64,5% delle notti).
Tra gli alloggi privati, le abitazioni di parenti e amici si confermano le più utilizzate per le vacanze (34,4% dei viaggi e 36,8% dei pernottamenti), seguite dagli alloggi in affitto (14,3%), stabili rispetto all’anno precedente. In forte crescita le vacanze presso abitazioni di proprietà (+52,1%).
Le strutture collettive si confermano le sistemazioni preferite per i viaggi di lavoro (77,7% pari al 59,9% delle notti); nella maggior parte dei casi si tratta di strutture alberghiere (70,9% dei viaggi e 52,4% delle notti) che sono utilizzate anche in quasi un terzo delle vacanze (32,9%), specie se brevi (38,7%). Rispetto all’anno precedente, i viaggi in alberghi e similari registrano un significativo aumento (+23,6%), più marcato per gli spostamenti in Italia (+27,4%) e dovuto in larga parte all’incremento dei viaggi di affari in questo tipo di strutture (+44,4%).

Prenotati via internet quasi la metà dei viaggi
Nel 2018 crescono ancora i viaggi effettuati con prenotazione diretta (+20,5%), che continua a rappresentare la modalità preferita di organizzazione del viaggio (56,2%) sia per le vacanze (55,3%) che per i viaggi di lavoro (62,7%).
Il 36,5% dei viaggi è effettuato senza prenotazione, percentuale che sale al 42% in occasione delle vacanze brevi. La prenotazione tramite agenzia o tour operator, che riguarda complessivamente il 6,6% dei viaggi, è stabile e più frequente per i viaggi di affari (12,7%) e per le vacanze lunghe (7,3%). I viaggi prenotati tramite internet (46,0%) continuano ad aumentare (+25,3% rispetto al 2017), caratterizzando soprattutto i viaggi di lavoro (50,3%) e le vacanze lunghe (47,7%) (Figura 3). Negli ultimi cinque anni, la quota di prenotazioni via internet è cresciuta molto, passando da 31,8% nel 2014 a 46,0% nel 2018. L’incremento è stato più marcato per le vacanze, soprattutto brevi (da 26,5% a 43%), rispetto ai viaggi di affari (da 42,8% a 50,3%).

Grafico viaggi prenotati via internet

Primato dell’automobile come mezzo di trasporto dei viaggi
Nel 2018 l’auto si conferma il mezzo di trasporto più utilizzato per viaggiare (59,2%), soprattutto in occasione delle vacanze brevi (70,8%, +28,0% rispetto al 2017). A grande distanza seguono l’aereo e il treno (rispettivamente 19,8% e 10,0%).
L’utilizzo dell’aereo, in crescita rispetto all’anno precedente (+28,5%), riguarda soprattutto i viaggi di lavoro (36,0%) e le vacanze lunghe (24,8%), meno le vacanze brevi (10,1%). Il treno è scelto in un quinto dei viaggi di affari (20,6%), mentre il pullman in appena il 3,8% dei viaggi.

Svago e riposo per le vacanze in Italia, città d’arte per l’estero
Anche nel 2018 si va in vacanza prevalentemente per trascorrere un periodo di piacere o svago (69,6%) e per far visita a parenti e amici (27,4%), sia in occasione dei soggiorni brevi, sia nel caso di quelli lunghi. Sostanzialmente stabili, rispetto al 2017, le visite a parenti e amici mentre sono in forte aumento (+19,4%) le vacanze per un periodo di relax.
Oltre un quinto delle vacanze di piacere o svago effettuate nel 2018 (20,2% di quelle in Italia e 29,2% di quelle all’estero) si caratterizza per avere più luoghi di interesse: il 16,3% ne ha due e il 5,7% almeno tre, con un significativo aumento, rispetto al 2017, di quanti fanno vacanze in destinazioni caratterizzate da due tipologie di luogo, soprattutto se svolte in Italia. In particolare, la visita a una o più città (40,8% delle vacanze di piacere o svago) si combina nel 24% dei viaggi con le vacanze al mare e in circa il 14% dei casi sia con le vacanze in campagna sia con quelle in montagna o collina.

Grafico destinazione vacanze

Più escursioni in inverno e in primavera
Nel 2018, le escursioni aumentano in modo significativo, attestandosi a 83 milioni e 594 mila (+19,5% rispetto al 2017); sono più frequenti nel trimestre primaverile (27,6%) ed estivo (26,3%), meno in inverno (22,5%) e autunno (23,7%).
Data la natura di questo tipo di spostamento turistico (senza pernottamento), le escursioni sono dirette nella quasi totalità dei casi verso località italiane (98,5%); la quota residuale interessa destinazioni estere confinanti con l’Italia ed è originata quasi esclusivamente dalle regioni del Nord.
Anche nel 2018 la maggior parte delle escursioni avviene per motivi personali di piacere o svago (64,3%). Meno diffuse le altre motivazioni, sebbene tra queste le visite a parenti e/o amici abbiano registrato un forte incremento rispetto al 2017, divenendo pari a circa un quinto degli spostamenti in giornata (19,3%).

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