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Dal 18 al 20 ottobre torna Maker Faire Rome: un’edizione ricca di novità e completamente carbon free

MAKER FAIRE

Aperte tutte le call: spazio a makers, scuole, università e centri di ricerca. Robotica, intelligenza artificiale, economia circolare, IoT – Internet delle cose, mobilità smart, spazio, artech ed edilizia sostenibile tra i temi protagonisti dell’edizione 2019. Tra le tante novità, “Ask me everything”, una nuova piattaforma dedicata alle Pmi

Con l’apertura della Call for Makers il 3 aprile scorso è ufficialmente partita la lunga rincorsa alla “Maker Faire Rome – The European Edition”. Dal 18 al 20 ottobre 2019 torna, infatti, alla Fiera di Roma l’evento europeo più importante dedicato all’innovazione tecnologica, raccontata in modo semplice e informale, giunto alla sua settima edizione, organizzato dalla Camera di Commercio di Roma, attraverso la sua Azienda speciale Innova Camera. Visto il successo il format della manifestazione si integra, ma non si modifica nella sua struttura portante: il venerdì mattina del 18 ottobre si parte con l’Educational Day ovvero il tradizionale appuntamento di formazione gratuita dedicata alla visita in anteprima delle scolaresche (anno scorso accorsero ben 27mila studenti). Il pomeriggio di venerdì, dalle 14, “Maker Faire Rome – The European Edition” si apre al grande pubblico fino a domenica 20 ottobre.

I temi
Robotica e intelligenza artificiale, economia circolare, IoT – Internet delle cose, manifattura digitale, foodtech, agritech, urbantech, mobilità smart, tecnologie per lo sport e la salute, edilizia sostenibile, realtà virtuale e aumentata, spazio, artech, edtech e la novità Ask me Everything (matchmaking): saranno questi alcuni dei temi protagonisti dell’edizione 2019.

Le prime novità
Quest’anno un ruolo importante lo avrà anche l’arte grazie a MakerArt, un progetto che vuole indagare la relazione tra arte contemporanea e nuove tecnologie, attraverso la creazione di percorsi sinergici e integrati tra maker e artisti internazionali selezionati. L’obiettivo è la realizzazione di una vera e propria mostra di installazioni interattive all’interno della manifestazione, in grado coinvolgere il pubblico presente e di rappresentare i tanti e diversi modi di interpretare la cultura dell’innovazione tecnologica. Maker Faire Rome, per sua natura, è il luogo ideale per dare vita a percorsi artistici, immersivi e multimediali che, grazie all’utilizzo della tecnologia, riescono a raccontare il rapporto sempre più stretto tra uomo e macchina. Insieme all’arte un ruolo di assoluto valore lo avranno anche il territorio e i beni ambientali, culturali e architettonici grazie alla collaborazione tra Maker Faire Rome e Technology for All: un forum dedicato, appunto, all’innovazione tecnologica applicata al territorio e ai beni culturali, organizzato da Mediageo. Con questa iniziativa si punta ad approfondire l’utilizzo di tecnologie innovative (come la geolocalizzazione, la mappatura satellitare, i droni professionali per la rilevazione e lo studio degli open data) per conoscere, documentare, proteggere e monitorare il territorio e il patrimonio culturale che ci circonda. L’iniziativa, grazie al format ormai consolidato che unisce le conference tematiche alla partecipazione espositiva, offrirà momenti informativi e formativi di alto livello, e sarà l’occasione per un confronto sulle tematiche tra le pubbliche amministrazioni, le università e le aziende specializzate. Ci sarà, poi, EdTech for All, un’area composta da talk, panel, workshop e spazi espositivi dedicati al mondo delle tecnologie per l’educazione all’interno di Maker Faire Rome. Un evento concepito come momento di condivisione culturale e di formazione dove realtà italiane ed europee porteranno la propria esperienza. L’obiettivo è quello di creare un network strategico a livello europeo che permetta uno scambio diretto di best practices fra formatori, ricercatori, aziende, studenti e, più in generale, tra le figure chiave delle tecnologie applicate all’educazione.
Altra novità dell’edizione 2019 è Ask me Everything, un nuovo spazio che sarà dedicato all’orientamento alla cultura del digitale per le Pmi, con cui si vuole favorire l’incontro tra i professionisti di settore e le imprese presenti. Degli esperti risponderanno ai quesiti proposti, secondo un timing di slot prefissati, e saranno a disposizione di imprenditori e professionisti per orientarli all’innovazione di processo e di prodotto attraverso appuntamenti e incontri mirati.

Il curatore della MFR, fin dalla sua prima edizione, è Massimo Banzi, co-founder di Arduino, indicato dal settimanale “The Economist” come uno dei fautori della “nuova rivoluzione industriale” messa in atto dal movimento Maker. Ad affiancarlo c’è Alessandro Ranellucci, coordinatore esecutivo di tutti i contenuti di MFR.
“Sono felice testimone – afferma Massimo Banzi, curatore della Maker Faire Rome – dell’evoluzione dell’universo maker che sempre più si anima di proposte orientate ai mondi dell’education e professional. Vedo una grande curiosità da parte di aziende e industrie, che scorgono nelle abilità dei maker possibilità insospettabili di nuovi business, di invenzione e di soluzioni. La crescente partecipazione di scuole, università e Istituti di ricerca testimonia questo fermento creativo e culturale. Invito quindi i maker di tutto il mondo – conclude – a inviare le application per partecipare a Maker Faire Rome, la seconda Maker Faire per importanza al mondo dopo quella di San Mateo in California. Siamo curiosi di vedere le vostre idee e proposte”.

Robotica e Intelligenza artificiale
Nelle ultime due edizioni gli organizzatori della Maker Faire Rome, confortati da un crescente interesse di pubblico e alla sapiente curatela del professor Bruno Siciliano, docente di Robotica e Direttore del Centro ICAROS presso l’Università di Napoli Federico II, hanno puntato molto sulla robotica e sull’intelligenza artificiale. Basti pensare che, su questi temi, si è passati da un’area espositiva di 400mq nel 2017 agli oltre mille dell’anno scorso, con un forte incremento del numero di prototipi e conference dedicate. La qualità degli espositori (tra cui l’Istituto universitario Politecnico ETH di Zurigo, la Scuola Politecnica federale di Losanna, il Centro di ricerca INRIA di Rennes nella Bretagna Atlantica, l’Università Federico II di Napoli, il Centro “E. Piaggio” di Pisa, Sapienza Università di Roma, il Politecnico di Milano, la Scuola Superiore Sant’Anna, l’Istituto Italiano di Tecnologia) e dei relatori (tra cui Maria Chiara Carrozza, professore di Bioingegneria Industriale presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Domenico Prattichizzo, professore di Robotica e Haptics all’Università di Siena) hanno fatto la differenza. E a conferma del forte interesse verso questi temi, per l’edizione 2019 si preannuncia un decisivo balzo in avanti: è stata, infatti, avviata una stretta collaborazione con il costituendo Istituto di Robotica e Macchine Intelligenti (I-RIM) che avrà l’obiettivo di far dialogare il mondo della ricerca e dell’accademia con il mondo delle imprese e dell’industria.
L’evento di lancio del nuovo Istituto sarà ospitato all’interno della MFR 2019 in un’apposita area espositiva con set up dimostrativi e progetti di eccellenza provenienti da tutto il mondo. Non mancheranno conferenze di disseminazione scientifica di alto livello ed eventi di machmaking.
“Un Paese come l’Italia – dice Antonio Bicchi, Coordinatore del comitato promotore di I-RIM – che da secoli unisce il pensiero e la ricerca tecnica più avanzata con la capacità di trasformare le idee in macchine intelligenti di assoluta qualità e di grande valore industriale e sociale, è il luogo naturale di nascita dell’Istituto di Robotica e Macchine Intelligenti, che parte da questa storia per rispondere alla sfida del futuro – cioè per dare corpo all’Intelligenza Artificiale. Ed è bello che l’Istituto nasca proprio nel quinto centenario di Leonardo da Vinci, che dell’armonia tra scienza, arte e tecnica è il precursore, e che ancora ispira tutti noi”.

Economia circolare
La grande questione dell’economia circolare e, in particolare, la bioeconomy, il greenbuilding, il greentech sono temi quanto mai attuali che la MFR ha trattato, con successo, proponendo dimostrazioni pratiche e ospitando dibattiti dei massimi esperti in materia.
E quest’anno, su questi argomenti, la Maker Faire Rome farà un ulteriore salto di qualità visto che sarà il primo evento, in Italia, organizzativamente concepito e realizzato sulla base dell’economia circolare reale e quindi carbon free. Per raggiungere questo obiettivo è stato definito uno specifico decalogo che prevede, tra i dieci punti, il divieto di utilizzo, all’interno dell’area espositiva, di tutti i recipienti in polietilene o in altri materiali plastici e la produzione – nelle fasi di allestimento e di esposizione – di energia rinnovabile per raggiungere la copertura completa del fabbisogno energetico della struttura.

Spazio
Anche quest’anno, poi, Maker Faire Rome ospiterà un’ampia sezione orientata al settore spaziale, con lo scopo di concentrare le discipline, le attività e le realizzazioni attinenti o derivanti.
Il tema sarà l’esplorazione umana di Marte e, in particolare, il ruolo che i makers avranno nei primi insediamenti permanenti sul Pianeta Rosso. L’obiettivo di questa area, curata dalla British Interplanetary Society, è quello di raccogliere esperienze, invenzioni, innovazioni e conoscenze che possano avere un’applicazione pratica in questo nuovo contesto.

Smart cities – ICity Lab
ICity Lab, la conferenza, organizzata annualmente da Forum PA a partire dal 2012 e dedicata alle Smart, Sustainable and Responsive Cities, quest’anno si terrà all’interno di Maker Faire Rome con la creazione di un grande evento dedicato all’innovazione nelle città intelligenti. ICity Lab è il più importante momento annuale di confronto tra amministrazioni e imprese sul tema Smart City. Verrà presentata la classifica annuale ICity Rate 2019, l’indagine dedicata alle smart city, che stila la classifica annuale delle città intelligenti italiane analizzando 110 Comuni capoluogo sulla base di oltre 100 indicatori.

Maker Faire Rome e l’economia digitale
Con “Maker Faire Rome – The European Edition” dunque la città di Roma si trasforma nell’hub della cultura dell’innovazione europea. Una manifestazione che in pochi anni è diventata il punto di partenza per molte startup e luogo d’incontro ideale di innovatori, artigiani digitali, imprenditori e non solo e che può vantare numeri in costante crescita. Nella passata edizione e in soli tre giorni, ha fatto registrare oltre 105mila presenze (una crescita cominciata dalle 36mila della prima edizione, nel 2013, al Palazzo dei Congressi dell’Eur).
Altra novità importante dell’edizione 2019 sarà un ampio spazio dedicato all’orientamento alla cultura del digitale per le Pmi: esperti saranno a disposizione di imprenditori e professionisti per orientarli all’innovazione di processo e di prodotto attraverso appuntamenti e incontri mirati.

“Maker Faire Rome – spiega Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma – è una piattaforma consolidata, è il luogo dove la Scienza si incontra con l’innovazione che viene dal basso e dove si fa anche formazione, networking e business e si pone, dunque, come acceleratore del processo di innovazione per tutta l’Europa. L’evento si evolve anche grazie al frutto del lavoro di co-creazione che stiamo portando avanti, costantemente, con imprese, professionisti e Istituzioni. Maker Faire Rome, sempre di più, chiama intorno a sé il mondo accademico, della ricerca e dell’industria per creare approfondimenti verticali e fare sistema facendo – conclude Tagliavanti – della contaminazione, della divulgazione e dell’integrazione il proprio core”.
“Maker Faire Rome – afferma Luciano Mocci, Presidente di Innova Camera, Azienda speciale della CCIAA Roma – è cresciuta, negli anni, sia nei numeri che nei contenuti. Oggi, oltre ad essere un evento capace di creare occasioni di scouting e business tra imprese, è diventata la manifestazione dei settori economici strategici per un grande Paese moderno, in cui vengono messe in mostra le migliori idee e invenzioni che ci cambieranno, in meglio, la vita”.
La “Maker Faire Rome – The European Edition” si avvale della preziosa collaborazione di partner istituzionali quali l’ITA (Italian Trade Agency) Agenzia ICE, Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. In particolare, il sostegno dell’Agenzia si inserisce nel quadro di un più ampio supporto del Ministero dello Sviluppo Economico a iniziative in favore della competitività e dell’innovazione.

Tutte le Call sono aperte
• Call for Makers
Dal 3 aprile si è aperta la Call per i Maker, gli appassionati di tecnologia, educatori, pensatori, inventori, ingegneri, autori, artisti, chef, artigiani, designer, agricoltori, ricercatori, startupper, insomma tutti coloro che creano e stupiscono con la forza delle proprie idee. I Maker sono persone con un forte approccio innovativo, creano prodotti per avvicinare la nostra società a un futuro più semplice e alla portata di tutti.
La Call rimarrà aperta fino al 24 giugno 2019.

• Call for University e Research Institutes
L’obiettivo della “Call for Universities and Research Institutes” è quello di porre i riflettori sull’innovazione, attraverso la diffusione della cultura digitale e lo sviluppo dell’imprenditorialità individuale e collettiva, facendo partecipare alla MFR19 i progetti delle Università statali e gli Istituti di Ricerca pubblici italiani e stranieri. Una giuria qualificata selezionerà i progetti più innovativi che verranno ospitati nel corso della kermesse.
La Call rimarrà aperta fino al 24 giugno 2019.

• Call for Schools
La Call for Schools, in collaborazione con il MIUR, è aperta alle scuole secondarie di secondo grado nazionali e appartenenti ai Paesi dell’Unione Europea (studenti 14-18 anni). Una giuria di esperti selezionerà i progetti più innovativi che verranno ospitati nel corso del Maker Faire Rome 2019 all’interno di un’area dedicata interamente alle scuole. L’obiettivo è dare spazio alla creatività dei giovani e valorizzare l’impegno costante e la dedizione di tutti gli insegnanti che quotidianamente contribuiscono a far brillare doti e qualità di tutti gli alunni, attraverso iniziative, progetti e programmi didattici innovativi. La partecipazione è gratuita.
La Call rimarrà aperta fino al 24 giugno 2019.
Le candidature alle Call possono essere presentate, esclusivamente on line, tramite il sito www.makerfairerome.eu (dove ci sono tutti i regolamenti), cliccando sulla relativa icona.
Dopo il grande successo delle scorse edizioni, si rinnova la collaborazione con Sanofi Genzyme per la quarta edizione del contest Make to Care (www.maketocare.it), che promuove lo sviluppo di soluzioni innovative che rispondano ai bisogni delle persone con disabilità. Due le novità di questa edizione: il secondo report sulla patient-innovation promosso da Fondazione Politecnico di Milano e realizzato da Polifactory, il makerspace del Politecnico di Milano, partner scientifico del contest, e l’ingresso di nuovi partner come Venture Factory (Investing Partner) e Arrow Electronics Italia (Technology Platform Partner). Saranno i progetti raccolti attraverso la Call for Maker di Maker Faire Rome e in linea con la filosofia del Contest a partecipare alla selezione di Make to Care. Tutti i progetti, finalisti e non, potranno beneficiare delle competenze apportate dai due nuovi partner del contest. Ai vincitori, un’esperienza formativa finalizzata ad acquisire conoscenze e contatti per sviluppare ulteriormente le proprie idee. Per informazioni maketocare@maketocare.it.
Tra i partner istituzionali, anche quest’anno, sarà presente la Regione Lazio che, insieme a Maker Faire Rome, attiverà una serie di corsi mirati per aiutare le imprese a migliorare i propri processi produttivi grazie al supporto delle tecnologie 4.0. La Regione, inoltre, metterà a disposizione il proprio spazio espositivo all’interno della Fiera per mettere in mostra il meglio dell’innovazione del nostro territorio.

Aspettando Maker Faire Rome
Tra i tanti eventi che precedono Maker Faire Rome, si è chiusa da poco la quarta edizione di Data Driven Innovation, la più grande conferenza italiana sul ruolo dei dati nell’innovazione che si è svolta (10 e 11 maggio) presso il Dipartimento di Ingegneria di Roma Tre. DDI è l’appuntamento annuale in cui data scientist e specialisti di tanti domini applicativi raccontano come la cultura dei dati sta cambiando la nostra società e la nostra economia. A Data Driven Innovation 2019 si è parlato di Automotive, IoT e reti 5G, Cybersecurity, Biomedica, Intelligenza Artificiale, Etica, Economia circolare, Digital Humanities, Fintech, Foodtech, Agritech, Sport e ogni altro settore in cui i dati hanno un impatto dirompente. Inaugurata dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Giuseppe Conte, si sono alternati – nella due giorni di dibattito e discussioni – oltre 130 relatori tra cui Silvio Micali, H.V. Jagadish, Luca Attias, Roberto Viola, Sean Cubitt e Fosca Giannotti.
Data Driven Innovation – Rome 2019 Open Summit è promossa dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli studi Roma Tre e da “Maker Faire Rome – The European Edition”, con il contributo scientifico della Fondazione “Centro di iniziativa giuridica Piero Calamandrei”.

E tra questi eventi rientra anche la Nao Challenge, un contest annuale organizzato da Scuola di Robotica, in collaborazione con SoftBank Robotics e Maker Faire Rome, la cui fase finale si è svolta a metà aprile a Zagarolo nello Spazio Attivo di Lazio Innova. Il contest, lanciato per la prima volta in Francia nel 2014 e in Italia nel 2015, è diventato la manifestazione dedicata alla robotica umanoide per scuole secondarie di secondo grado più grande del mondo. L’obiettivo principale della competizione è di accrescere la consapevolezza degli studenti, motivarli e formarli nell’uso della robotica umanoide grazie allo sviluppo di progetti multi-tecnologici e innovativi.

Altri due eventi di avvicinamento alla Maker Faire Rome sul tema dell’intelligenza artificiale, si sono svolti recentemente, e hanno avuto come protagonisti figure di fama internazionale sul tema riscuotendo un grande interesse e successo di pubblico. Il primo dal titolo “L’uomo nell’era dell’intelligenza artificiale” ha visto, come ospite d’onore, lo scrittore americano James Barrat, autore del best seller “Our Final Invention: Artificial Intelligence and the End of the Human Era” e si è tenuto lo scorso 15 marzo al Tempio di Adriano. Il secondo dal titolo “Intelligenza Artificiale: sfide e opportunità”, si è svolto il 25 marzo nell’ateneo di Roma Tre, con la lectio magistralis di Luciano Floridi, ordinario di Filosofia ed Etica dell’Informazione all’Università di Oxford.

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