Bandi Imprenditoria

Il Piemonte apre al mercato dell’energia elettrica

Approvata la Legge sul grande idroelettrico che comprende dighe e invasi per la produzione di energia elettrica. Verranno riassegnate 67 concessioni che storicamente erano in capo allo Stato

 

Una svolta nel campo dell’energia elettrica a seguito del passaggio delle infrastrutture dal Demanio alle Regioni. La Regione Piemonte approva il DdL “Assegnazione delle grandi derivazioni ad uso elettrico” per il passaggio verso la gestione autonoma di dighe e invasi utilizzati per produrre energia elettrica. Con la nuova Legge si disciplina il settore e si può passare ai bandi per assegnare le concessioni alle imprese.

Una buona notizia per i produttori di energia elettrica, che potranno approfittare dell’apertura di un mercato finora rimasto loro precluso. Saranno le concessioni superiori a 3.000 kw quelle che verranno riassegnate con bandi pubblici. Undici delle sessantasette disponibili sono già scadute e le procedure di assegnazione dovranno partire entro il 2022.

L’assessore regionale alla tutela delle Acque sottolinea che si tratta della prima forma di autonomia regionale in ambito energetico e di sviluppo di energia rinnovabile. Il meccanismo di “apertura alla concorrenza” a cui verrà sottoposta l’assegnazione in concessione della risorsa idrica e delle opere regionali – evidenzia l’assessore – risulta particolarmente innovativo rispetto al passato, in quanto sarà possibile inserire nei bandi specifici criteri di individuazione della migliore offerta; un meccanismo che sarà orientato in modo da ottenere miglioramenti nell’ambito della produzione di energia rinnovabile, della riqualificazione ambientale dei bacini a valle degli invasi, degli interventi di compensazione a beneficio dei territori interessati.

La Regione prevede di dare particolare risalto alla possibilità di favorire usi plurimi delle acque, ad esempio associando all’uso idroelettrico quello idropotabile e la rigenerazione dell’acqua mediante impianti di pompaggio. Ora spetterà alle aziende farsi venire delle idee progettuali innovative e sostenibili: hanno quasi 2 anni di tempo.

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