Lavoro Normative

Richieste di Ammortizzatori sociali e proroghe

L’Ordine dei Consulenti del lavoro chiede al Governo di adottare nuove misure in materia di ammortizzatori sociali, gestione dei rapporti di lavoro, scadenze e adempimenti fiscali

Ammortizzatori sociali e misure di sostegno da adottare in questo momento di emergenza sono le richieste presentate dall’Ordine dei Consulenti del lavoro elencate in una lettera a firma Marina Calderone, Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, diretta al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.

“La situazione complessiva generata dall’epidemia da virus Covid-19 e la conseguente contrazione o sospensione delle attività produttive impone l’adozione di improcrastinabili iniziative a sostegno del sistema produttivo italiano, tra cui la previsione di un massivo ricorso a misure di sostegno al reddito, volte ad assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali, contenendo il rischio – oggi assolutamente reale – dell’avvio di procedure di licenziamento” così inizia la lettera inviata dalla presidente Calderone al premier Conte.

Sono i consulenti del lavoro il primo contatto con le imprese che hanno dipendenti e quindi sono loro ad avere più di altri il polso della situazione reale in ambito occupazionale. Sanno quali e quanti siano le incombenze che ricadono su chi ha dipendenti e quanto siano complessi i procedimenti istruttori per ricorrere agli ammortizzatori sociali. Tutte procedure che – sottolinea la presidente Calderone nella sua lettera – “mal si coniugano con una fase emergenziale come quella che il Paese sta affrontando in questi giorni”.

Per queste ragioni i consulenti del lavoro sottolineano la necessità di provvedimenti che prevedano “l’utilizzo massivo dei canali telematici in tutte le fasi del procedimento e che, quest’ultimo, sia caratterizzato da modalità di presentazione semplificata delle istanze”. Inoltre, l’Ordine ritiene necessario un intervento del Governo in materia di Cassa Integrazione in Deroga “che consenta alle aziende e ai professionisti che, per limiti dimensionali, non possono accedere agli strumenti di sostegno al reddito già individuati dal Decreto Legislativo n. 148/2015, di poter accedere ad interventi oggi indispensabili per il prosieguo delle loro attività, attualmente a rischio di chiusura”.

Necessario dunque adottare ulteriori provvedimenti in favore di aziende e professionisti per semplificare la vita a chi deve, nonostante l’attuale situazione, continuare a gestire adempimenti, scadenze e richieste da parte di Enti e Uffici. “Serve per questo un periodo di moratoria generalizzata che consenta a professionisti e aziende di fronteggiare l’emergenza sanitaria oltre che quella economica” spiegano i consulenti del lavoro i quali elencano una serie di necessità di provvedimenti di natura speciale da varare con urgenza in queste circostanze.

Ammortizzatori sociali
Secondo i consulenti del lavoro dovrebbero essere implementate le seguenti procedure volte a favorire la rapida presentazione delle domande di Cassa integrazione ordinaria, assegno ordinario o Cassa integrazione in deroga:

  • evitare la c.d. fase sindacale sostituendola con una successiva comunicazione alle OO.SS. da effettuare ad esempio entro 15 giorni dalla presentazione dell’istanza;
  • favorire il pagamento diretto delle prestazioni in termini indipendenti dalle criticità finanziarie delle aziende e dei datori di lavoro, in base a semplice richiesta datoriale;
  • ampliare il termine di presentazione delle istanze fissandolo entro 4 mesi dal momento della sospensione anche se precedente rispetto all’emanazione del Decreto;
  • favorire istanze semplificate eliminando la relazione tecnica quando l’istanza sia connessa alla vicenda epidemiologica;
  • permettere l’effettuazione di un’unica domanda (anche ex post) quando la richiesta sia relativa a periodi non consecutivi invece di frazionare le richieste in termini analitici a carattere settimanale;
  • consentire la predisposizione, a corredo delle istanze, di un elenco beneficiari semplificato rispetto a quello attualmente richiesto anche per la procedura dell’assegno ordinario;
  • escludere il periodo di richiesta dal computo di qualsiasi periodo di contingentamento di cui al D.Lgs. n. 148/2015;
  • per ragioni connesse alla flessibilità organizzativa delle imprese eliminare i vincoli di divieto nelle assunzioni previsti dal D. Lgs. n. 81/2015 (art. 14: lavoro intermittente; art. 20: contratti a termine; art. 32: somministrazione di lavoro) ove l’intervento degli ammortizzatori sia connesso a Covid-19.

Gestione rapporti di lavoro
In merito agli adempimenti e alle scadenze legate alla gestione del rapporto di lavoro, gli interventi straordinari suggeriti dai Consulenti del lavoro sono i seguenti:

  • la sospensione immediata dell’emissione di avvisi bonari, avvisi di accertamento, rettifiche, richiesta di documenti e ogni altra attività affine;
  • la proroga di tutte le scadenze in relazione a quanto sopra richiamato per un periodo di almeno 60 giorni o blocco delle stesse fino a data da destinarsi;
  • la proroga della scadenza dei Durc, sia quelli attualmente validi che quelli in scadenza, per un periodo di 60 giorni;
  • la proroga dei termini di scadenza per la presentazione di ricorsi, istanze e più in generale, di qualsiasi adempimento che preveda un termine decadenziale;
  • eventuale proroga degli Uniemens ancora non presentati;
  • una deroga all’attuale regolamentazione dei contratti di lavoro dipendente a tempo determinato, con riferimento alle causali per proroghe e rinnovi che, nell’attuale e delicatissima situazione, necessiterebbero di una sospensione, perlomeno per tutta la durata dell’emergenza;
  • la previsione di interventi sul regime dei congedi parentali che diano respiro ai dipendenti impossibilitati per mansione ad attivare lo smart working, ma costretti a casa dalla presenza di figli in età scolare, a causa della decisa chiusura degli Istituti scolastici;
  • la previsione di misure a sostegno dei lavoratori autonomi e delle imprese che stanno subendo i riflessi negativi della mancata presenza di clienti e del mancato sviluppo delle loro attività ordinarie.

Scadenze e adempimenti fiscali
Anche in materia di fiscale – spiegano i Consulenti del lavoro – è necessario creare condizioni di agibilità per gli operatori economici in quanto manca una norma di raccordo che estenda a tutti i cittadini, i professionisti, le imprese e gli enti residenti o aventi sede legale o operativa sul territorio nazionale la sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari, di quelli derivanti da cartelle di pagamento e avvisi di addebito presso gli agenti della riscossione, delle rate da rottamazione ter e saldo e stralcio nonché degli adempimenti e versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria, dell’iscrizione annuale alla CCIAA e delle relative sanzioni.

In effetti, il Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 24 febbraio scorso, a cui ha fatto seguito il comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate del 26 febbraio 2020, ha disposto la sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari in scadenza tra il 21 febbraio e il 31 marzo 2020 ma solo nei comuni della Lombardia e del Veneto colpiti dall’emergenza epidemiologica Covid-19 (i Comuni di Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano in Provincia di Lodi, e del comune di Vo’ Euganeo in Provincia di Padova). Con il Dpcm dell’8 marzo la zona rossa è stata ampliata all’intera Regione Lombardia e a 14 province (Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia) per poi essere ulteriormente estesa a tutto il territorio nazionale con il successivo Dpcm del 9 marzo 2020. “Per tali motivi” si legge nelle richieste presentate “è indispensabile un intervento normativo che crei condizioni di equanimi per tutti i contribuenti del Paese”.

Ciò che si richiede in questo ambito in particolare è:

  • Sospensione versamenti scadenti fra il 21.02.2020 fino al 30.06.2020, salvo proroghe, derivanti da cartelle di pagamento emesse dall’Agente della Riscossione, da avvisi, atti, ingiunzioni, etc., nonché i pagamenti riferiti alla definizione agevolata delle cartelle, e previsione di successiva congrua rateizzazione;
  • Sospensione temporanea fino al 30.06.2020, salvo proroghe, dei pagamenti utenze energia elettrica, acqua e gas, e previsione di successiva congrua rateizzazione;
  • Sospensione termini relativi ai versamenti e adempimenti dei contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi assicurativi scadenti fra 23.02.2020 e il 30.06.2020, salvo proroghe, e previsione di successiva congrua rateizzazione;
  • Sospensione termini pagamento rate per beneficiari dei mutui agevolati con proporzionale prolungamento dei piani di ammortamento con franchigia di interessi per il periodo sospeso;
  • Sospensione di termini per versamenti assicurativi e alle camere di commercio, salvo proroghe, e previsione di successiva congrua rateizzazione;
  • Sospensione ritenute alla fonte di cui agli artt. 23, 24 e 29 D.p.r. 600/73 per imprese e professionisti che hanno ridotto o chiuso le attività;
  • Ulteriore posticipazione dei termini di invio e consegna delle Certificazioni Uniche (CU) in caso di chiusura attività per causa di forza maggiore;
  • Per i datori di lavoro di piccole dimensioni non aventi diritto, per legge vigente, agli ammortizzatori sociali, prevedere la cassa interazione in deroga con percorsi veloci senza preventivo accordo sindacale e per sospensioni/riduzioni attività retroattive;
  • Per tutti gli altri datori di lavoro aventi diritto, per legge vigente, agli ammortizzatori sociali, prevedere percorsi veloci senza preventivo accordo sindacale e per sospensioni/riduzioni attività retroattive;
  • Prevedere un congedo eccezionale retribuito per chi ha figli fino a 12 anni.
  • Sospensione di tutte le procedure cautelari in corso da parte dell’Agenzia delle entrate- riscossione;
  • Sospensione delle limitazioni delle compensazioni introdotti con Decreto fiscale 2020;
  • Sospensione degli atti impositivi, in materia previdenziale e tributaria, con rinvio di ogni termine sostanziale, di pagamento o di impugnazione nonché processuale, ivi comprese tutte le altre scadenze di contenzioso o contraddittorio con gli uffici;
  • Sospensione fino al 30.06.2020, salvo proroghe, dell’applicazione della nuova disciplina di cui all’art. 17/bis del D. Lgs.241/97 (ritenute e compensazioni su appalti e subappalti);
  • Estensione dell’indennità lavoratori autonomi di cui all’art. 16 D.L. 2 marzo 2020, n. 9 per tutto il territorio nazionale.

Le misure sopra elencate hanno carattere di massima urgenza, soprattutto in vista delle imminenti scadenze, conclude la presidente Calderone ed esprime al Presidente del Consiglio la disponibilità della categoria dei Consulenti del lavoro a collaborare con il Governo per qualsiasi necessità in questo ambito.

Il video

http://www.consulentidellavoro.tv/watch.php?vid=abe113542

Potrebbe interessarti