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Premio Zavattini 2021-22 per giovani film-maker

Il 31 maggio esce il bando della sesta edizione del Premio Zavattini, un’iniziativa rivolta ai giovani per il riuso creativo del cinema d’archivio

Il Premio Zavattini, promosso dalla Fondazione AAMOD, dà l’opportunità a giovani film-maker tra i 18 e i 35 anni di poter vincere un workshop di formazione e sviluppo, realizzare i propri cortometraggi con l’utilizzo gratuito del materiale filmico della Fondazione e ricevere un riconoscimento di 2.000 euro.

Cos’è il Premio Zavattini?
Il Premio Cesare Zavattini, giunto alla sesta edizione, è una iniziativa promossa dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico (FAAMOD) che si avvale di un Comitato di garanti, presieduto da Arturo Zavattini e composto dai rappresentanti di tutte le istituzioni che contribuiscono a realizzarlo. Si svolge nell’ambito del progetto UnArchive, che vuole sperimentare percorsi di massima apertura alla conoscenza, alla diffusione e alla riutilizzazione del proprio patrimonio filmico, attraverso l’adozione di licenze aperte e la valorizzazione delle opportunità offerte dal Web.

Il 31 maggio la conferenza stampa
Lo stesso giorno della pubblicazione del bando si svolgerà anche la conferenza stampa dell’iniziativa. Potrà essere seguita in streaming sul canale FB (https://www.facebook.com/archivioaamod/) e Youtube (https://www.youtube.com/user/AAMODAAMOD) dell’AAMOD, ma anche sulla pagina FB del Premio Zavattini (https://www.facebook.com/PremioZavattini).

Premio Zavattini, come partecipare?
Sarà pubblicato il 31 maggio 2021 il bando per la partecipazione alla sesta edizione del Premio Zavattini, al quale potranno partecipare, con scadenza il 10 settembre 2020, giovani film-maker professionisti e non, di qualsiasi nazionalità, di età compresa tra i 18 e i 35 anni: basta presentare il progetto di un cortometraggio, della durata massima di 15 minuti, che preveda l’utilizzazione anche parziale del materiale filmico della Fondazione AAMOD, degli archivi partner o di altri archivi.
Il format per inviare il progetto sarà pubblicato sul sito www.premiozavattini.it insieme al Bando e al Regolamento del Premio. Per ora è solo possibile visionare Bando (https://premiozavattini.it/bando-2020/) e regolamento (https://premiozavattini.it/regolamento/) dello scorso anno.
Per i progetti di cortometraggi documentari non sono previsti vincoli tematici, di genere, di formato o di fruizione: anzi, l’iniziativa intende stimolare e premiare l’originalità, la sperimentazione e anche il rimescolamento dei generi, in particolare nel riuso del cinema d’archivio.

Giuria e modalità di selezione
Tra tutte le proposte pervenute, una giuria composta da cinque personalità del cinema italiano ne selezionerà nove, i cui autori saranno ammessi a un workshop gratuito di formazione e sviluppo. Al termine del workshop, condotto da professionisti del settore, la stessa giuria sceglierà i tre progetti vincitori, che avranno il sostegno del Premio Zavattini per la loro realizzazione: gli autori potranno utilizzare gratuitamente il materiale filmico della Fondazione AAMOD e degli archivi partner e avranno servizi gratuiti di supporto per la post-produzione. Per ogni cortometraggio realizzato, inoltre, è previsto un riconoscimento di 2.000 euro che sarà consegnato agli autori in una cerimonia pubblica di premiazione.

Le date di workshop e realizzazione dei progetti
Gli incontri formativi e di sviluppo si terranno tra settembre e dicembre 2020 e prevedranno 48 ore di formazione e, per ogni progetto, 12 ore di tutoring individuale in presenza e 12 ore di tutoring individuale a distanza. La fase realizzativa è prevista, invece, tra febbraio e maggio 2021.

I vincitori del Premio Zavattini 2020-21
Durante l’edizione dello scorso anno del Premio Zavattini, sono stati premiati dalla giuria, su decisione concorde con la direzione, quattro vincitori che sono stati apprezzati per la loro qualità complessiva. I progetti premiati sono stati “Heimat” di Giovanni Montagnana, “Comunisti” di Davide Crudetti e “Sbagliando s’inventa” di Alice Sagrati. La Giuria, inoltre, ha assegnato una menzione speciale a “Seize the time 2020” di Marco Scola Di Mambro e ha indicato “Heimat” quale destinataria della menzione dedicata ad Ansano Giannarelli, prevista dalla quinta edizione nel decennale della morte.

Le parole del direttore del Premio Zavattini
“Dopo il successo della scorsa edizione ci auguriamo che anche il prossimo bando riscuota l’interesse di giovani filmmaker intenzionati ad esplorare il patrimonio conservato negli archivi filmici e a coglierne creativamente le potenzialità espressive, narrative e sperimentali. Attraverso la promozione dell’iniziativa, cercheremo di far conoscere i preziosi giacimenti audiovisivi custoditi nelle cineteche, anche con una rassegna, in sala e on line, dedicata al cinema italiano più recente che ha saputo utilizzare in modo originale e innovativo il materiale filmico d’archivio” ha dichiarato Antonio Medici, direttore del Premio Zavattini.

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