Dalle Regioni Toscana

Libere professioni in Toscana, indagine regionale

Per promuovere la parità di genere nelle libere professioni in Toscana, la Regione ha dato il via a un’indagine sugli iscritti a Ordini e Collegi

L’indagine è stata commissionata dalla Regione Toscana su richiesta della Commissione regionale dei soggetti professionali ed è rivolta a iscritte e iscritte agli Ordini, ai Collegi e alle Associazioni professionali per valutare il peso e il ruolo delle donne nelle libere professioni in Toscana. Lo scopo è di promuovere politiche e interventi mirati allo sviluppo e alla garanzia della parità di genere. Professioniste e professionisti possono parteciparvi rispondendo in modo anonimo al questionario online (vedi in fondo all’articolo).

Il ruolo delle donne nelle libere professioni in Toscana
Secondo l’ultimo rapporto sulle libere professioni in Italia la presenza femminile sta crescendo costantemente, grazie al contributo delle nuove generazioni, e si rileva un’alta presenza di donne, soprattutto in alcuni settori, come l’assistenza sociale, l’assistenza sanitaria e l’area legale, dove sono ormai la maggioranza. “In questo contesto” afferma l’assessora alle pari opportunità, Alessandra Nardini, che ha inviato una lettera di sensibilizzazione al tema (https://libereprofessioni.web-survey.it/Indagini/PG/LetteraPresentazione/Lettera.pdf) alle professioniste e ai professionisti “emerge tuttavia una relazione inversa tra l’espansione dell’occupazione e la dinamica del valore aggiunto prodotto. Considerando la branca di attività definita dall’Istat come ‘attività professionali, scientifiche e tecniche, amministrazione e servizi di supporto’ si è verificato un raddoppio occupazionale dal 1995 al 2018. Ciò nonostante, il valore aggiunto per addetto è diminuito, indicando una riduzione delle remunerazioni, soprattutto per i nuovi ingressi nelle varie attività professionali. Inoltre, anche nelle libere professione emerge una segregazione orizzontale delle donne, ovvero una loro scarsa presenza in alcuni settori”.

Il commento della Commissione
“Accogliamo con favore questa importante iniziativa” ha dichiarato la vicepresidente della Commissione regionale dei soggetti professionali, Sandra Vannoni, “poiché risponde a una necessità che da tempo avvertivamo. La creazione di un quadro di riferimento sulla parità di genere e la conciliazione tra vita e lavoro anche nel contesto delle libere professioni in Toscana ci permetterà di sviluppare misure adeguate per affrontare le esigenze specifiche di questi settori”.
Il vicepresidente della Commissione, Franco Pagani, ha aggiunto che si tratta di un “passo significativo per garantire un ambiente di lavoro equo e inclusivo per le professioniste ed i professionisti, nonché per adattarci ai cambiamenti emergenti”.

La carenza di tutele
La carenza di tutele per i lavoratori autonomi e i professionisti, in particolare riguardo alla conciliazione dei tempi di vita con i tempi di lavoro, ancora pongono la donna in una situazione di svantaggio, anche riguardo ai congedi parentali e ai permessi di maternità/paternità. Per comprendere meglio le necessità femminili all’interno del mondo delle libere professioni in Toscana e mettere in campo politiche che vi rispondano, promuovendo così reali pari opportunità di genere, occorre analizzare le condizioni di lavoro, il livello di tutele offerte, i servizi disponibili. Ed è questo lo scopo della ricerca, che verrà realizzata fino al 30 giugno 2023. Ecco il link per partecipare, rispondendo al questionario (durata 10 minuti): https://libereprofessioni.web-survey.it/

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