Lavoro Opportunità

La moda italiana a Milano Unica

In occasione della 37ima edizione di Milano Unica, il Salone internazionale del tessile e degli accessori, si è fatto il punto sul lavoro nella moda italiana

Nelle giornate dall’11 al 13 luglio 2023 si è tenuta la 37ima edizione di Milano Unica, il Salone internazionale cui hanno partecipato le aziende del tessile e dell’accessorio di alta gamma che hanno presentato le loro proposte per l’autunno inverno 2024 della moda italiana rivolte al mercato internazionale. Alla manifestazione hanno partecipato 403 aziende italiane e 78 estere, per un totale di 562 espositori presenti. Tra le novità di quest’anno, l’area Sostenibilità creativa, che racchiude le esposizioni dei campioni delle eccellenze del Made in Italy che hanno saputo realizzare prodotti con contenuti di qualità che rispettano l’ambiente.

 

La moda italiana sostenibile
Ercole Botto Poala, presidente di Confindustria Moda, la federazione italiana che riunisce le sette associazioni del Tessile, Moda e Accessorio Made in Italy, ha detto al riguardo: “Il Tessile, Moda e Accessorio è consapevole dell’importanza di una trasformazione industriale che garantisca processi sempre più sostenibili. Agendo come sistema siamo stati in grado di compiere già importanti passi avanti, ad esempio sul tema dell’economia circolare, dove abbiamo anticipato di anni la normativa europea in termini di riciclo dei rifiuti tessili ma il cammino è lungo e complesso. In primo luogo perché le regole su cosa significhi produrre in maniera sostenibile non sono ancora definite a livello comunitario. Per non essere spettatori passivi di queste decisioni dobbiamo essere in grado di far sentire la nostra voce, e possiamo farlo solo lavorando in modo unitario. Produrre in maniera sempre più sostenibile è una leva strategica che può permetterci di guadagnare sempre più spazio nei mercati internazionali e ci rende più attrattivi per investimenti. È fondamentale quindi approcciare la sfida non come singole aziende, ma come un sistema in grado di produrre oltre 108 miliardi di fatturato nel 2022”.

Opportunità di lavoro nel settore della moda italiana
Durante l’evento Confindustria Moda ha fatto il punto sul lavoro nella moda italiana e in particolare sulla mancanza di dipendenti mettendo in evidenza come ci sia un fabbisogno annuale di circa 9.000 profili tecnici specializzati nel settore, un fabbisogno che non viene soddisfatto per la mancanza di persone adeguatamente formate che possano occupare questi posti di lavoro. In pratica, il sistema educativo ne forma poco più di duemila ed emerge così un fabbisogno non soddisfatto di personale di circa 7 mila lavoratori all’anno per l’industria della Moda italiana e dell’Accessorio. Questo calcolo, effettuato sui dati di Unioncamere, fa riferimento alle figure tecniche e agli operai specializzati, non includendo il fabbisogno di Chimici e Meccatronici dei quali c’è forte richiesta nel settore, con un ulteriore aumento quindi delle opportunità di lavoro nel settore che andrebbero colte.

Le opportunità a disposizione dei giovani per lavorare nella moda italiana
Il Comitato Education di Confindustria Moda ha fatto il punto sulle principali attività che sta realizzando per contribuire a colmare un mismatch che genera due ordini di problemi. Il primo, nel breve periodo, con la difficoltà delle aziende di trovare nel mercato le competenze che cercano. Il secondo, nel medio-lungo periodo, con l’impossibilità che ci sarà sia di sostituire i professionisti che andranno in pensione, sia di essere pronti per la transizione industriale che le sfide della digitalizzazione e della sostenibilità richiedono.
Il lavoro è indirizzato a supportare le aziende nelle attività di recruiting e guidare gli studenti e le famiglie che il prossimo gennaio 2024 completeranno le iscrizioni alle scuole superiori per l’anno scolastico 2024/2025.

  • Progetto Train for Digital è un’iniziativa nazionale che ha come capofila la Fondazione ITS MITA – Made in Italy Tuscany Academy e che permetterà di finanziare, grazie all’ottenimento di circa 1 milione di euro in seguito all’assegnazione bando, un progetto di formazione rivolto ai NEET (ragazzi tra i 15 e i 34 anni che non studiano, non lavorano e non cercano un’occupazione) affinché acquisiscano nuove competenze digitali e possano essere inseriti nel mondo del lavoro. Le Academy, svolte in collaborazione con le aziende al fine di rispondere in maniera mirata alle specifiche necessità, saranno supportate da Confindustria Moda e dallo IED, che si occuperà della formazione in ambito retail e visual digitale.
  • Fashion Talent Days giunto alla sua terza edizione, l’evento interamente digitale è organizzato in collaborazione con Umana. Nel corso delle tre giornate (13, 14 e 15 novembre 2023) aperte al pubblico, i giovani diplomati e i neolaureati hanno l’opportunità di presentarsi alle aziende; d’altra parte, le società di tutti i comparti del Sistema Moda, a loro volta, raccontano sé stesse e le loro necessità in termine di acquisizione di risorse umane. Uno strumento utile per mettere in contatto domanda e offerta nel settore, grazie al quale ogni anno le aziende partecipanti riescono a raccogliere centinaia di curricula. Le iscrizioni per le aziende ai Fashion Talent Days 2023 apriranno a metà luglio.
  • Notti della Moda: fra le sfide che Confindustria Moda sta affrontando c’è illustrare a studenti e famiglie l’eccellenza formativa degli Istituti Tecnici Professionali del settore Tessile, Moda e Accessorio. In collaborazione con Rete TAM, rete nazionale degli istituti dei settori tessile, abbigliamento e moda, verranno organizzate a ottobre aperture speciali e fuori orario di lezione degli oltre 100 Istituti aderenti alla rete, mostrando alla cittadinanza le collezioni create dagli studenti degli istituti. Con oltre 40 città coinvolte, le Notti della Moda risultano sempre un momento eccellente di dialogo con il territorio.
  • Expo Training: Confindustria Moda parteciperà all’inaugurazione della fiera, giunta alla 12° edizione, che si terrà il 7 e l’8 novembre alla presenza del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, contribuendo con la sfilata organizzata in collaborazione con gli istituti tecnici d’eccellenza U. Ruzza di Padova, Paolo Carcano di Como e il liceo artistico Carlo Anti di Villafranca di Verona. Sulla scena spiccheranno le dodici stole disegnate su ispirazione dei dipinti di Fortunato Depero, che metteranno in scena la capacità degli studenti di declinare con innovativa creatività gli stili artistici di riferimento della storia culturale italiana.
  • PMI Day: un importante momento che si terrà il 17 novembre per promuovere la cultura d’impresa. La giornata, indirizzata agli studenti di terza media e agli insegnanti e dedicata al tema della “libertà”, prevede una visita dei giovani alle aziende durante la quale viene spiegata ai ragazzi l’iniziativa, l’attività di Confindustria, i settori rappresentativi del territorio e le figure professionali ricercate, oltre alla storia dell’azienda che andranno a visitare. Nei giorni successivi che precedono la visita, viene chiesto ai ragazzi di confrontarsi con gli insegnanti e di predisporre domande o aspetti che desiderano approfondire.

Imprenditoria, analisi dei trend di mercato della moda italiana
Claudia D’Arpizio e Stefano Fenili, rispettivamente senior partner e partner in Bain & Company, puntano invece alla descrizione del mercato del tessile e del suo trend: “Il progressivo trend di stabilizzazione della supply chain tessile sta portando brand e retailer a «normalizzare» la loro domanda di tessuti (vs la forte crescita e gli anticipi degli ordini registrati nel 2022). Nel frattempo, il consolidamento del ‘nuovo formale’ e l’affermarsi di connotati stilistici e di prodotto ‘più essenziali’ stanno avendo un impatto significativo sulle tipologie di tessuti tradizionali e funzionali maggiormente richieste. La performance del settore tessile sarà guidata nel medio termine dalla domanda effettiva del mercato al consumo: per queste ragioni ci attendiamo, nella seconda metà del 2023, una possibile lieve contrazione dei volumi, con anche possibili posticipi nel ritiro delle pezze finite da parte di alcuni brand/retailer per poter smaltire prima i propri stock. La performance del 2024 sarà invece principalmente impattata dalle scelte sui listini prezzo che verranno prese dai produttori tessili (a fronte di una stabilizzazione/riduzione di costi di energia e materie prime, che potrà tuttavia essere controbilanciata da possibili aumenti del costo del lavoro in risposta ad uno scenario macroeconomico inflattivo). Il medio termine sarà inoltre caratterizzato da una progressiva riduzione dei lead time produttivi, che dovrebbe portare ad un ri-allineamento delle tempistiche di raccolta ordini al periodo pre-pandemico, con un ritorno quindi ad una maggiore frammentazione (seppur non ai livelli “estremi” ipotizzati pre-covid), e dalla capacità dei produttori di adattarsi alla sempre elevata richiesta di personalizzazioni. I ‘vincitori di domani’ saranno quei produttori tessili che meglio di altri riusciranno ad affrontare le cinque sfide chiave che li attendono: offrire un servizio a 360° ai clienti, continuare ad innovare, mantenere il posizionamento sulle fasce di prezzo raggiunte post Covid, sostenere la filiera produttiva e attrarre e formare nuovi talenti. La filiera tessile italiana vive in questo momento però anche una grande opportunità: far leva sulle proprie competenze ed eccellenze per creare uno standard di certificazione «internazionale» che valorizzi la sostenibilità integrata lungo tutto il processo”.

Moda italiana e collaborazione internazionali
Come abbiamo visto nel nostro precedente articolo sulla moda sostenibile polacca (https://www.donnainaffari.it/2023/07/moda-sostenibile-polonia-e-italia/) le imprese della moda possono – e devono – approfittare delle occasioni di partenariato internazionale che oggi sono sempre più alla portata, anzi, che sono sostenute e raccomandate anche dall’UE. Le Agenzie che ha ogni Paese europeo proprio a questo fine sono a disposizione. Maurizio Forte, Direttore Ufficio di Coordinamento e Promozione del Made in Italy di ICE Agenzia durante la tre giorni milanese ha detto: “Il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’Agenzia ICE a Milano Unica è di fondamentale importanza per la filiera tessile, a beneficio del rapporto tra gli espositori nazionali e qualificati importatori, distributori, giornalisti invitati dai mercati più promettenti per il successo delle produzioni Made in Italy. In questo particolare contesto internazionale Milano Unica conferma la sua posizione di leadership mondiale e il primato del nostro Paese nella produzione di tessuti e accessori di alta gamma”.

Il settore tessile lombardo
All’inaugurazione di Milano Unica è intervenuto anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, dicendo: “I dati più recenti indicano che il settore del tessile cresce nel contesto nazionale e confermano che la Lombardia è, in generale, attrattiva nel contesto del Made in Italy e, più specificatamente, nelle produzioni di alta qualità. Lo dimostra anche questa manifestazione, a Milano, nel cuore del design e della moda, con un’elevatissima partecipazione di espositori provenienti da tutto il mondo. L’edizione 2023 racchiude in sé tutti gli ingredienti per affrontare il contesto: digitalizzazione e sostenibilità. Regione Lombardia non intende fornire ricette agli imprenditori, che sono gli artefici di questo grande successo, ma vuole continuare a essere al loro fianco valorizzando il confronto, il dialogo e l’ascolto. Per questo proseguiremo nel nostro lavoro di interlocuzione, nei tavoli dedicati alla competitività, per la ripresa delle politiche industriali che hanno caratterizzato positivamente gli ultimi decenni lombardi: distretti, metadistretti, sistemi produttivi emergenti, cluster tecnologici e filiere produttive”.

Potrebbe interessarti