Sicurezza

Friuli Venezia Giulia: fondi per progetti formativi sulla sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro

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Friuli Venezia Giulia: fondi per progetti formativi sulla sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro

Stanziati quasi 500mila euro per finanziare la formazione finalizzata alla diffusione della cultura della salute e della sicurezza nei luoghi in cui si svolgono attività lavorative. La delibera, proposta dall’assessora al lavoro Angela Brandi, è stata approvata la scorsa settimana

Una proposta che fa parte della campagna straordinaria Stato-Regioni partita nel 2010 e a seguito della quale la Regione Friuli Venezia Giulia ha predisposto un programma triennale che si allega al presente articolo.

L’amministrazione regionale intende prevenire gli infortuni sul lavoro e destina a questo scopo esattamente 477.250 euro per la formazione specifica in quattro distinte aree:

  1. Corsi destinati alle rappresentanze dei lavoratori in materia di sicurezza. A quest’area sono destinate le risorse principali (il 60% dei fondi) pari a 286.350 euro;
  2. Corsi destinati ai datori di lavoro delle Piccole e Medie Imprese. A quest’area sono destinati 76.360 euro;
  3. Corsi per i lavoratori con meno di 2 anni di esperienza nell’esercizio delle proprie mansioni (dunque considerati maggiormente a rischio). A quest’area sono destinate 28.635 euro.
  4. Corsi per i lavoratori stranieri, in particolare per quelli impegnati nell’edilizia. A quest’area andranno 85.905 euro.

tab. formazione
L’assessora Angela Brandi ha tenuto a precisare che “L’attenzione di questa Amministrazione regionale sul tema della sicurezza è costantemente elevata, perché lavorare senza rischi per la propria salute è primariamente un questione di civiltà. A tal fine la formazione rappresenta uno dei principali strumenti per imprimere quel cambiamento, anche culturale, che serve per rendere tutti più sensibili a questo problema”.

In effetti l’attenzione deve restare alta se è vero quanto riscontrato dall’Amministrazione stessa a fine 2010 nella stesura del Piano di prevenzione: in tale occasione si è visto che la mancanza di un’adeguata informazione in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro è la causa principale degli incidenti e delle malattie dei lavoratori. Per questo motivo è stato realizzato, ad esempio, un “Albero dei problemi” in materia di rischio cardiocircolatorio (si ricorda che si tratta della prima causa di morte in tutta Italia) da affrontare e risolvere. Uno dei modi di affrontarli e risolverli è appunto quello di realizzare programmi di formazione ad hoc.
Per quanto riguarda la promozione della salute nei luoghi di lavoro, il Piano triennale 2010-2012 del Friuli Venezia Giulia prevede la seguente strategia:
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3.2.4 Promozione della salute nei luoghi di lavoro

Sull’attività di prevenzione e promozione della salute negli ambienti di lavoro è essenziale lo sviluppo di azioni sinergiche tra dipartimenti di prevenzione, altre strutture aziendali, enti locali,
associazioni datoriali e organizzazioni dei lavoratori al fine di sviluppare il concetto di cultura della sicurezza. Queste azioni devono realizzarsi sia nell’ambito lavorativo, sia nell’ambito formativo
(istituzioni scolastiche e di formazione).

C’è ormai consapevolezza che le azioni di promozione della salute (es. alcol, fumo e più in generale stili di vita). vanno svolte direttamente nei luoghi di lavoro che non devono essere intesi solo come
luoghi in cui prevenire malattia ma dove si può incidere sugli stili di vita dei lavoratori, portandoli a comprendere la rischiosità legata non solo all’ambiente di lavoro ma anche ai propri
comportamenti. E’ necessario promuovere lo sviluppo di una generale cultura della sicurezza e qualità del lavoro, proseguendo nella collaborazione con Federsanità ANCI, con le associazioni
sindacali di categoria, l’Unione delle Province Italiane, con particolare riguardo a linee di indirizzo per la stesura di capitolati d’appalto di opere pubbliche basati sull’offerta economicamente più
vantaggiosa invece che sul criterio del massimo ribasso.

Dunque non si tratta soltanto di formare i lavoratori in relazione ai rischi relativi alle proprie specifiche mansioni, ma anche di istruirli a mantenere uno stile di vita sano che si possa ripercuotere anche in ogni altra attività, facendo sì che dall’ambiente di lavoro la cultura della sicurezza venga trasmessa anche ad altri ambienti come quello della casa (dove avvengono, come abbiamo visto nei nostri precedenti articoli, la maggioranza degli incidenti e dove si propagano e si vivono le situazioni di malattia) e, perché no, anche quello della strada.

Allegati

pdf Piano-Prevenzione-RegFVG-2010-2012.pdf
pdf Delibera-sicurezza-lavoro-FVG.pdf

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