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1.600 euro per conciliare vita e lavoro

Genitori e Lavoro

Genitori-lavoratori in Lombardia: una dote di 1.600 euro per conciliare vita e lavoro

I termini per la presentazione della domanda sono aperti fino al 31 dicembre, salvo esaurimento delle risorse

Un assegno di 1.600 euro per i neogenitori lombardi alle prese con la conciliazione dei tempi di vita e i tempi della professione a seguito della nascita o dell’adozione di un figlio. Una cifra che può essere spesa per pagare parte della retta dell’asilo o per chiamare una baby sitter professionista.

È una delle misure finanziabili con le risorse del bando “Sostegno del welfare aziendale ed interaziendale e della conciliazione famiglia-lavoro”, che prevede in totale un fondo di 9,8 milioni di euro suddivisi tra il finanziamento di iniziative di welfare familiare aziendale e di interventi diretti alla persona. I termini per fare domanda sono aperti rispettivamente fino al 30 settembre e al 31 dicembre, mentre entro il 30 giugno dovrebbe essere fatta una verifica dell’andamento dello stanziamento delle risorse.
Vediamo le due linee di finanziamento.

Interventi alla persona

Vengono stanziati 4,8 milioni di euro in via prioritaria a a dipendenti di micro, piccole e medie imprese che abbiano avviato azioni per introdurre misure di welfare, di grandi imprese (in collaborazione con almeno due PMI) o di grande distribuzione (per azioni che interessino almeno tre filiali in Lombardia).
Possono fare domanda per accedere ad una dote di 1.600 euro, suddivisa in assegni d’importo di 200 euro al mese, anche i dipendenti delle stesse tipologie di impresa anche nel caso l’azienda non abbia avviato iniziative di welfare. Requisito essenziale perché la domanda possa andare a buon fine è che il genitore rientri da un congedo di almeno un mese per maternità o paternità, fino al terzo anno di vita del figlio. Sono destinatarie delle doti anche le libere professioniste iscritte ad un albo o alla gestione separata. La cifra che verrà accordata dalla Regione Lombardia potrà essere spesa per servizi quali nido, micronido, ludoteca, ma anche assistenza domiciliare o attività associative presso enti accreditati.

Welfare aziendale

Il bando della Regione Lombardia prevede anche una linea specifica che finanzia, con 5 milioni di euro, progetti a sostegno del welfare familiare aziendale e interaziendale. Tanti gli esempi di progetti finanziabili: si parte dalla flessibilità oraria in entrata, in uscita e in pausa pranzo, per passare alle modalità di telelavoro, dall’ideazione di doposcuola o centri ricreativi per i figli quando la scuola è chiusa al servizio di baby sitting aziendale, fino ad una ricca gamma di servizi di “time saving”, legate per esempio al disbrigo di pratiche burocratiche. In questo caso le domande devono essere presentate dalle aziende entro il 30 settembre 2013.

Agnese Fedeli

Allegati

pdf Bando-Lombardia-linea-servizi-alla-persona.pdf
pdf bando-Lombardia-linea-welfare-aziendale.pdf

 

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