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Nuovi posti di lavoro in vista

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Nuovi posti di lavoro in vista

La Sapienza di Roma ha organizzato la giornata universitaria delle materie prime

In un momento in cui le opportunità di carriera, in Italia, sono molto ridotte, la Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale della Sapienza ha organizzato il 6 dicembre la Giornata Universitaria delle Materie Prime, al fine di sensibilizzare gli studenti e indirizzarli verso settori economici -automobilistico, aerospaziale e delle energie rinnovabili – fortemente dipendenti dalle materie prime.

 

Le materie prime hanno una grande importanza: metalli e minerali svolgono un ruolo fondamentale nelle nostre vite, sono largamente utilizzati nella quotidianità e rappresentano la linfa vitale dell’industria contemporanea; sono preziosi per lo sviluppo delle “green technologies” e per la cosiddetta “digital agenda”. L’Europa risulta essere carente in materia di risorse naturali e deve trovare il modo per ridurne il consumo complessivo.

 

La Giornata del 6 dicembre ha avuto come obiettivo quello di informare i giovani sui vantaggi che derivano dallo scegliere il settore delle materie prime come campo di studi, per far sì che si creino interessanti opportunità di carriera. Sono diversi infatti gli anelli della catena delle risorse naturali: vanno dall’esplorazione (che interessa il ruolo del Geofisico offshore, il Geologo di esplorazione, il Geomodelling 3D), all’estrazione (Programmatore di robot per esplorazioni in profondità), all’elaborazione (Analista della microsonda elettronica), al riciclaggio (Idrometallurgo), alla sostituzione, che consiste nel trovare materiali alternativi (Scienziato dei materiali), alla riabilitazione (Designer dell’Ambiente e del Territorio, Consulente per la sicurezza, l’ambiente e il rischio). 

 

La Giornata delle Materie Prime si è svolta nella suggestiva “Sala del Chiostro” e ha visto la partecipazione di molti esponenti del settore: dai saluti introduttivi del Preside della Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale, Fabrizio Vestroni, a quelli di Teodoro Valente, Direttore del Dipartimento  di Ingegneria Chimica Materiali e Ambiente, all’intervento di Antonio Tajani, Vice Presidente della Commissione Europea, responsabile per l’industria e l’imprenditoria. 

 

“Il problema principale è quello della crisi economica che ha portato carenza di posti di lavoro” ha commentato Antonio Tajani; “le percentuali di giovani disoccupati sono in forte crescita in tutta Europa. Bisogna trovare soluzioni che permettano di creare nuova occupazione. E dunque un’economia basata su industrie e imprese. C’è necessità di puntare in Europa su una politica industriale che miri alla reindustrializzazione del nostro Continente. Dare una nuova politica industriale: moderna, competitiva e basata sulla qualità, ma non certo sulla quantità. Il prezzo delle materie prime è troppo alto. C’è un’egemonia cinese in questo settore, sono loro a imporre il prezzo delle materie prime. Noi ci siamo mossi su tre fronti: abbiamo sottoscritto accordi con molti Paesi del mondo, tra cui Africa, Sud America, Groenlandia; abbiamo lavorato all’interno dell’UE cercando di modificare le norme sulla politica estrattiva, cercando di tutelare l’ambiente, per estrarre più agevolmente le poche materie prime dell’UE. Abbiamo stilato una lista di materie prime e abbiamo puntato sull’innovazione e sulla ricerca: riciclaggio e sostituzione. Sono stati stanziati finanziamenti da parte dell’UE in questo campo”. 

 

Anche Simona Vicari, Sottosegretario di Stato per lo Sviluppo economico, è intervenuta alla tavola rotonda: “è necessario ridurre la dipendenza dalle importazioni” ha detto “e le tecnologie innovative devono trasformarsi in prodotti che creino occupazione; le imprese che resistono sono infatti quelle dell’innovazione tecnologica. Una strada vincente è quella che riguarda il settore estrattivo. Servono professionisti e ricercatori. Altro settore di reclutamento è quello che riguarda il riciclo delle materie prime”. Ma il costo delle materie prime è aumentato notevolmente negli ultimi dieci anni.

 

“L’Italia ha poche materie prime” ha commentato Aurelio Regina, Vice Presidente per lo Sviluppo Economico e per l’Energia di Confindustria “e le trasforma. Questo mercato è in mano a pochi Stati e finora l’Europa ha dimostrato un quasi completo disinteresse al riguardo. Fra sei mesi il governo italiano assumerà la guida dell’Europa e proprio per questo dovrà mettere al centro dell’attenzione la politica industriale, attraverso azioni di rilancio di strumenti di difesa (come il rispetto per l’ambiente), cercando di favorire rapporti di lungo termine con gli Stati che possiedono materie prime, utilizzando in modo più efficiente le risorse, alimentando l’industria del riciclo e del riutilizzo… Da qui a 20 anni avremmo una crescita del 20/25%, con 3 milioni di nuovi posti di lavoro. Già ENEL prevede di assumere 13mila persone” ha concluso il Vice presidente di Confindustria.

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La Giornata è stata anche un’occasione per parlare del problema dell’università: “l’Europa produce 50 ingegneri l’anno nel campo delle materie prime” ha annunciato Giuseppe Bonifazi, Professore di Ingegneria delle Materie Prime alla Sapienza. “Se guardiamo alla Cina, invece, se ne laureano 2920 l’anno! Noi non possiamo fare molto al riguardo per riattivare corsi di laurea che in passato sono stati soppressi, ma potremmo attivare corsi di dottorato tra università e aziende, anche a livello internazionale”. 

“L’ingegnere” ha spiegato Danilo Bonato, Direttore Generale ReMedia “può aiutare l’azienda a definire politiche di sviluppo, di efficienza e di sostenibilità, tipo il riciclo. I rifiuti, ad esempio, possono essere riutilizzati, tutelando l’ambiente e recuperando materie prime. In quattro anni, in Italia, abbiamo realizzato un sistema di raccolta e riciclo dei rifiuti urbani, grazie ad una direttiva europea”. 

 

La Giornata Universitaria è proseguita con l’intervento di altri esponenti del settore, come Giovanni Lelli, Commissario ENEA, Marco Sertorio, Presidente settore minerario di Assomineraria, Luca Demicheli, Segretario Generale EuroGeoSurveys, Franco Terlizzese, del Ministero dello Sviluppo Economico. Nel pomeriggio si è tenuto un workshop con gli studenti, per parlare di attività ed opportunità professionali nel settore delle materie prime, attraverso incontri con enti e aziende. 

Daniela Auciello

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