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Credito alle piccole imprese toscane

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Credito alle piccole imprese toscane

Dal 7 marzo ci saranno alcune novità per gli strumenti finanziari a sostegno delle micro, piccole e medie imprese toscane. Verranno accolte tutte le domande presentate fino a tale data, dopo di che si bloccheranno i finanziamenti a tasso zero del Fondo rotativo

Per migliorare il sostegno al sistema produttivo, occorrerà – spiegano i rappresentanti della Regione Toscana –  stoppare temporaneamente alcune agevolazioni per consentire il passaggio ad una nuova gestione. Ripartiranno poi, rimodulate su nuove basi.

Dal prossimo 7 marzo i bandi della Regione gestiti da Fiditoscana SpA verranno sospesi. In particolare, lo stop riguarderà:

  • il Fondo rotativo per la concessione di finanziamenti a tasso zero alle imprese artigiane, 
  • il Fondo di garanzia “Emergenza Economia”, 
  • la garanzia e il contributo in conto interessi previsti da Fare Impresa (nell’ambito di Giovanisì).

Per queste misure saranno comunque accolte tutte le domande presentate fino al 7 marzo, dunque affrettatevi.

L’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini ha spiegato che la sospensione è “dovuta in parte a motivi tecnici, legati al passaggio al nuovo gestore, il raggruppamento vincitore della gara, composto da Fidi Toscana spa, capofila, da Artigiancredito Toscano e Artigiancassa. Il passaggio comporta necessariamente la chiusura della gestione precedente. In un caso, la sospensione si rende indispensabile per l’esaurimento delle risorse disponibili, mentre in altri la pausa servirà a ripensare alla misura stessa, magari trasformandola in uno strumento diverso, adeguato alle novità del mercato e alle esigenze delle imprese”.

Ma contemporaneamente partirà la nuova stagione dei Fondi europei – principale risorsa per il finanziamento delle politiche a favore dello sviluppo. “Nella nuova programmazione del Fesr per gli anni 2014-2020” ha ricordato infatti l’assessore Simoncini “si prevede la disponibilità di circa 47 milioni di euro per finanziare aiuti agli investimenti produttivi, l’innovazione e la competitività delle imprese. Queste risorse si stima possano avere un effetto leva che mobilita risorse pari a minimo 10 volte il finanziamento iniziale”.

 

I cambiamenti

Il Fondo rotativo, che prevedeva in origine tre sezioni di intervento (artigianato, industria, cooperative), dopo la pausa potrà riaprire con lo “storico” bando a favore delle imprese artigiane – le uniche che al momento dispongono di risorse grazie alla pluriennale rotazione dei prestiti concessi, che assicura loro la costante rialimentazione del fondo. 

La sezione cooperazione ha anch’essa risorse a disposizione, mentre la sezione industria del fondo dovrà essere alimentata con economie di bilancio, per consentire quanto più possibile il finanziamento della graduatoria delle domande ammesse al 31 ottobre 2013, graduatoria di prossima approvazione.

Il secondo fondo bloccato è “Emergenza Economia”. In questo caso si tratta però di una vera chiusura, a causa dell’esaurimento delle risorse. Le imprese non devono però temere, visto che è prevista la rapida apertura di due nuovi fondi di garanzia che lo sostituiranno: uno a sostegno delle necessità di liquidità e l’altro per gli investimenti. La garanzia concessa dai nuovi fondi alle imprese sarà gratuita.

Per quanto riguarda “Fare Impresa” – la misura compresa fra le iniziative di Giovanisì a sostegno dell’imprenditoria giovanile, femminile e dei destinatari di ammortizzatori sociali – il 7 marzo chiuderà in quanto sono state esaurite le risorse, sia per il fondo di garanzia, sia per il contributo in conto interessi. Si conta però di far riaprire quasi subito il Fondo di garanzia, grazie alle risorse già disponibili nel bilancio regionale. Per il contributo in conto interessi, invece, si dovrà aspettare un nuovo finanziamento. In ogni caso, le domande presentate fino al 7 marzo (sia quelle ammesse sia quelle in corso di istruttoria) saranno finanziate con gli stanziamenti già previsti nel bilancio pluriennale 2014-2015.

L’assessore Simoncini tiene a precisare che “l’imprenditoria giovanile, femminile e di destinatari di ammortizzatori sociali sarà oggetto di un prossimo riordino normativo nell’ambito del più ampio intervento regionale a favore della creazione di impresa. È un tema sul quale la Regione punta molto e per questo contiamo di ridefinire, nell’ambito di uno strumento ad hoc, per lo start up d’impresa, le misure a sostegno di queste tipologie che potrebbero accedere così a forme diverse e più articolate di sostegno”.

Di recente è stata avviata l’iniziativa sui Piccoli prestiti di emergenza a favore delle microimprese. Avendo registrato un notevole successo, potrebbe essere presa a riferimento per nuovi interventi sulla creazione di impresa. Considerando le domande presentate, risulta che il totale del fabbisogno sia di 15 milioni di euro. Ora come ora non potranno essere soddisfatte tutte le domande (la graduatoria si sta formando in questi giorni) ma solo un terzo poiché le risorse stanziate in bilancio sono limitate. L’assessore Simoncini afferma però che “la giunta si è impegnata a trovar le risorse riportando sul bilancio regionale risorse giacenti su fondi non più operativi, utilizzandoli in modo da dare il maggior numero di risposte possibili, scalando la graduatoria”.

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