«La difesa degli interessi dell’Unione, dai fondi europei ai mercati, all’economia digitale, dalla protezione dei dati personali alle frodi tecnologiche, rappresentano un chiaro esempio del lavoro di squadra che coinvolge attori diversi, nazionali ed europei. Questo è un dovere e un punto di orgoglio per l’Italia nell’ambito del nostro Semestre di presidenza»
di Noemi Roccatani
Con queste parole, il Sottosegretario per gli Affari Europei, Sandro Gozi, commenta il ciclo di incontri formativi rivolto agli Ordini professionali (notai, commercialisti, avvocati e giornalisti) sul ruolo della Guardia di Finanza e delle Autorità garanti nella prospettiva dell’Unione Europea presentato lo scorso 17 luglio presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri alla presenza dello stesso Sandro Gozi e del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata, Saverio Capolupo. Il primo incontro formativo a Roma, mentre il calendario dei successivi appuntamenti prevede, dal mese di settembre 2014: Torino, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Ancona, L’Aquila, Napoli, Bari, Palermo.
L’avvio del Semestre di Presidenza italiana dell’Unione Europea costituisce una opportunità per ribadire la forte connessione tra l’attività della Guardia di Finanza e l’Europa. In molte attività di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza vi è infatti una presenza costante di temi europei e della disciplina normativa dell’UE. Molteplici i settori coinvolti come le frodi all’UE, l’antiriciclaggio, la tutela dei mercati (antitrust, energia, appalti pubblici e lotta alla contraffazione), l’economia digitale, la protezione dei dati personali e le frodi telematiche. Particolarmente proficua si è rivelata l’attuazione dei numerosi protocolli d’intesa stipulati dalla Guardia di Finanza, con gli altri attori istituzionali impegnati nel rilancio del Paese per il recupero delle risorse da destinare al benessere della collettività. Il Generale Capolupo accenna nel suo intervento come – coerentemente con le direttive dell’Autorità politica in tema di spending review – la Guardia di Finanza abbia consolidato il proprio ruolo nella prevenzione e repressione di frodi, sprechi, diseconomie e inefficienze.
Ancora Gozi, a conclusione dei lavori: «Un ulteriore risultato del lavoro di squadra, che coinvolge attori diversi, nazionali ed europei, emerge anche dai risultati della Relazione annuale sulla tutela degli interessi dell’Unione che la Commissione europea presenta oggi dove spicca l’alta prestazione dell’Italia nella lotta antifrode. Si tratta di statistiche che dimostrano lo sforzo di un Paese nella lotta contro le attività illegali».