Voucher baby sitter: il ministero del Lavoro ha emanato il decreto, ora in attesa del via libera dell’Inps. Soddisfazione espressa dalla Confartigianato: “Finalmente anche le imprenditrici possono conciliare lavoro e famiglia”
Voucher baby sitter: buone notizie per le mamme italiane che non hanno un contratto di lavoro dipendente.
Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze – ha emanato un decreto che di fatto estende l’erogazione del voucher per l’acquisto dei servizi di baby sitting o per far fronte agli oneri dei servizi per l’infanzia anche a lavoratrici autonome e imprenditrici.
Parliamo di un importo di 600 euro mensili che potrà essere richiesto dalle mamme in sostituzione del periodo di congedo parentale, ovvero per i 3 mesi di astensione facoltativa da lavoro.
L’estensione della possibilità di richiedere voucher baby sitter anche per le lavoratrici autonome è un’importante novità per quel che riguarda i diritti delle neomamme: inizialmente, la misura si rivolgeva solo alle madri lavoratrici dipendenti del settore pubblico e privato e alle lavoratrici autonome iscritte alla gestione separata Inps.
La possibilità di trasformare il congedo parentale, ovvero l’ex astensione facoltativa, in voucher per il pagamento di baby sitter o asili nido è stata prevista dalla legge di Stabilità 2016 ma il decreto attuativo è stato emanato soltanto adesso. Ancora non è possibile presentare domanda ma non appena sarà attivata la procedura da parte dell’Inps si potrà procedere alla richiesta del voucher: il tutto fino all’esaurimento dei 2 milioni di euro di risorse messe a disposizione.
“Grazie alla battaglia di Confartigianato, le imprenditrici artigiane conquistano il diritto a coniugare attività d’impresa e impegni familiari – ha commentato Edgarda Fiorini, presidente di Donne Impresa Confartigianato –. Il decreto segna il superamento di un’incomprensibile disparità di trattamento tra dipendenti e titolari d’impresa. Apprezziamo che nella prossima legge di Bilancio, grazie anche alla nostra battaglia, la misura sperimentale prevista lo scorso anno è stata resa strutturale per gli anni 2017 e 2018, incrementando le risorse dai 2 milioni di euro del 2016 ai 10 milioni per ognuno degli anni futuri”.
Il testo completo del decreto ministeriale pubblicato in Gazzetta ufficiale è scaricabile al seguente link.